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La VOCE 1810 |
P R E C E D E N T E | S U C C E S S I V A |
La VOCE ANNO XXI N°2 | ottobre 2018 | PAGINA 3 - 23 |
Segue da Pag.22: Modificare legge per revocare onorificenza a Tito? Una mozione alla regione FVG, di Marco Barone Sarà interessante quanto riporterà anche il The Guardian ovvero che solamente due giorni prima della visita di Tito si era svolto in Italia il tentato colpo di stato e che dovevano essere state coinvolte anche alcune centinaia di emigranti sloveni che avrebbero avuto il compito di dare una mano ai gruppi neofascisti e di rendere impossibile la visita dello statista jugoslavo.( George Armstrong: Italians ready for Tito’s postponed visit. The Guardian, 22. 3. 1971. Il ritaglio si trova per es. in TNA FCO 28/1640 ). Ma a quanto pare la "notte della Madonna" doveva non solo coinvolgere Roma ma contestualmente anche Zagabria e la commissione d'inchiesta come istituita da Tito, che nel marzo del '71 presentò le conclusioni, fece trapelare che il tutto, per quanto riguardava le vicende croate, sembrava essere ricondotto ad un mero intrigo dei servizi segreti locali. Il messaggio dell'ANPI per la visita del '71 di Tito [FOTO: Tito e Agnelli (fonte: https:// L'importante visita avverrà nel marzo del 1971. Il 24 marzo 1971, il giorno antecedente la vista di Tito in Italia, l'ANPI saluterà il tutto in modo positivo così scrivendo: “la visita affonda le sue radici ideali nella comune
resistenza al nazismo, quando tutti e due i nostri popoli lottarono non solo per la cacciata dell'invasore straniero ma anche per il radicale rinnovamento delle vecchie strutture politico sociali ed economiche che avevano fino ad allora impedito lo sviluppo dei nuovi ordinamenti democratici e popolari (...) Nell'impegno che ci deriva dal comune passato di lotte nel nome di una amicizia che nell'odierna visita trova una ulteriore conferma ed alimento. salutiamo il maresciallo Tito, da partigiani a partigiano, col vecchio grido di guerra della resistenza: " Morte al fascismo. libertà ai popoli”. Nel primo comunicato congiunto emesso tra le autorità Jugoslave e quelle Italiane si evidenziava innanzitutto che “le due parti hanno concordato circa la necessita di continuare ad adoperarsi per un rafforzamento di un clima di fiducia e di distensione internazionale che consenta di individuare adeguate soluzioni alle crisi che tuttora turbano la pace nel mondo”. Tito visiterà anche la FIAT e sarà nota la foto sorridente tra Tito ed Agnelli con una
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delegazione dello stabilimento di Torino, visita che si ripeterà nel 1973. Probabilmente l'elemento più importante della visita di Tito
in Italia sarà l'incontro, di oltre due ore, avuto con il Papa Paolo VI. La Jugoslavia veniva considerata come l'unico Paese socialista europeo che aveva completamente normalizzato le proprie relazioni diplomatiche con il Vaticano.
Il messaggio del Papa A conclusione dell'incontro il Papa, rivolgendosi a Tito ed alla Jugoslavia, riconobbe che “non senza interesse abbiamo visti affermati nei fondamenti della vostra Carta principi come quelli della umanizzazione dell'ambiente sociale e del rafforzamento della solidarietà e della collaborazione fra gli uomini e del rispetto della dignità umana”. [FOTO: messaggio di Pertini per Tito, conservato a Belgrado Nell'Italia disastrata, dove succede di tutto e di più, a cosa deve pensare giustamente il Governo? Quale la sua priorità? Modificare legge per revocare la giusta onorificenza riconosciuta a Tito ai cui funerali parteciparono tutti i più importanti capi di Stato del mondo, a partire dal nostro. --- Sullo stesso tema si veda anche: ANVGD chiede revoca dell’onorificenza a Tito (24 maggio 2013) / Lettera Aperta ad ANPI e ANVRG sulla onorificenza a Tito (Redazione Diecifebbraio.info, 25 luglio 2013) === Una commissione sulle Fake News? Cominciamo da quelle che hanno provocato guerreSulla scia di quanto accade negli USA, impazza anche in Italia la paranoia su fake news, diffuse da orde di “trolls di Putin” per avvelenare la Democrazia e inquinare le campagne elettorali ed è di questi giorni la proposta di Emanuele Fiano, responsabile sicurezza del Pd, di istituire una Commissione parlamentare dedicata allo studio di questa presunta “minaccia”. Continua invece la negligenza nei confronti delle fake news che causano guerre: Alla proposta di Fiano ha risposto Vito Petrocelli, (Movimento Cinque Stelle) presidente della Commissione Affari Esteri del Senato: ..segue ./.
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