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La VOCE ANNO XX N°1

settembre 2017

PAGINA 5

SCRIVIAMO AI POLITICI ITALIANI: NON APPOGGIATE I GOLPISTI E TERRORISTI DELL’OPPOSIZIONE IN VENEZUELA!

a cura di Marinella Correggia
I golpisti dell’opposizione venezuelana, nel loro tentativo di rovesciare il governo con un golpe, con azioni violente e terroristiche e con la menzogna sistematica – uno scenario già visto troppe volte anche negli ultimi anni -, ricevono appoggi e riconoscimenti internazionali.
Occorre agire, prima che con l’appoggio dell’Occidente un altro paese sia rovinato.
Possiamo inviare, con nome cognome e residenza, la lettera seguente (modificatela pure), agli indirizzi delle Commissioni Esteri Camera e Senato che vi copio in fondo. Se qualcuno vuole può pubblicare l’appello sul proprio blog o simili.
L’OGGETTO DELL’EMAIL DEVE ESSERE CHIARO

OGGETTO: NON appoggiate l’opposizione golpista e terrorista in Venezuela!

APPELLO AI POLITICI ITALIANI ED EUROPEI SUL VENEZUELA
NON APPOGGIATE L’OPPOSIZIONE, VIOLENTA E GOLPISTA! NON RENDETEVI COMPLICI DELLA DISTRUZIONE DI UN ALTRO PAESE! ATTENTI ALLE FONTI DI INFORMAZIONE SU QUEL PAESE!
L’Unione Europea (sempre fedelmente al seguito degli Usa) appoggia la creazione di un governo parallelo da parte dell’opposizione venezuelana. L’Europa fa dunque la scelta di appoggiare un’opposizione oligarchica di ex golpisti e terroristi autori di crimini orrendi negli ultimi mesi. La storia non assolverà i politici italiani ed europei conniventi. Come possono i politici europei sostenere un’opposizione che compie crimini nazifascisti o ne è connivente, odia a morte chi ha un’idea politica diversa, un colore e una classe diversi? Che rifiuta il dialogo e tenta il terzo golpe?
Mai condannati dai leader dell’opposizione, gruppi di incappucciati uccidono e torturano, devastano beni pubblici, saccheggiano, lanciano molotov e oggetti contundenti. Hanno bruciato vive varie persone, proprio come fa il sedicente Stato islamico o come faceva l’Inquisizione. Per svegliare le coscienze dovrebbero bastare immagini come queste contropiano.org; e le testimonianze delle vittime o dei loro familiari: youtube.com; e
laiguana.tv.
Questi terroristi sono responsabili di gran parte dei morti nelle strade in questi100 giorni di proteste. Ecco la lista dei morti, con cause, luogo e data, inchieste e arresti: http://
Come si può credere a (ir)responsabili leader antigovernativi che non condannano i terroristi? Come è possibile che essi siano accolti nei parlamenti occidentali? L’opposizione venezuelana si regge sul consenso dall’esterno. Che va negato!
Sulla situazione politica in Venezuela, ecco l’ottima spiegazione dell’inviato Maurice Lemoine: medelu.org.
I linciaggi, il terrorismo, persone arse vive, quasi 100 morti per il terzo tentativo di destituzione violenta del governo eletto e riconosciuto dalle Nazioni Unite (dopo 2002 e 2014): è qualcosa che ricorda gli scenari libici, ucraini, siriani, e in passato cileni. E’ questo che vogliamo per il Venezuela?
Già troppe volte le menzogne, le notizie non verificate, le omissioni hanno scatenato l’inferno. Cittadini e politici europei hanno l’obbligo di agire contro questa opposizione golpista e violenta. I politici italiani ed europei hanno una grossa responsabilità, nel bene o nel male a seconda delle scelte che faranno. Le menzogne portano guerra, la verità porta pace (se non arriva troppo tardi).
Prima o poi la storia chiederà conto.

Nome, cognome, firma
INDIRIZZI AI QUALI INVIARE:

luigi.compagna@senato.it; ornella.bertorotta@senato.it; cristina.depietro@senato.it; emma.fattorini@senato.it; stefano.lucidi@senato.it; claudio.micheloni@senato.it; augusto.minzolini@senato.it; giorgio.napolitano@senato.it; vitorosario.petrocelli@senato.it; paolo.romani@senato.it; giancarlo.sangalli@senato.it; mario.tronti@senato.it; renato.schifani@senato.it; giacomo.stucchi@senato.it; giulio.tremonti@senato.it; francesco.verducci@senato.it; stefania.giannini@senato.it; luigi.zanda@senato.it; claudio.zin@senato.it; pierferdinando.casini@senato.it; paolo.corsini@senato.it; giuseppe.decristofaro@senato.it; francescomaria.amoruso@senato.it; antonio.razzi@senato.it; info@micheloni.ch; carlo.pegorer@senato.it; cicchitto_f@camera.it; alli_p@camera.it; archi_b@camera.it; bueno_r@camera.it; carfagna_m@camera.it; chaouki_k@camera.it; censore_b@camera.it; cimbro_e@camera.it; cirielli_e@camera.it; cassano_f@camera.it; delgrosso_d@camera.it; dibattista_a@camera.it; distaso_a@camera.it; distefano_manlio@camera.it; fava_g@camera.it; fedi_m@camera.it; garavini_l@camera.it; grande_m@camera.it; lamarca_f@camera.it; locatelli_p@camera.it; lomonte_c@camera.it; pinna_p@camera.it; nicoletti_m@camera.it; farina_g@camera.it; monaco_f@camera.it; nissoli_af@camera.it; palazzotto_e@camera.it; picchi_g@camera.it; pini_g@camera.it; tacconi_a@camera.it; porta_f@camera.it; quartapelle_l@camera.it; quintarelli_g@camera.it; manciulli_p@camera.it; rabino_m@camera.it; rigoni_a@camera.it; tidei_m@camera.it; romano_andrea@camera.it; scagliusi_e@camera.it; spadoni_m@camera.it; speranza_r@camera.it; zampa_s@camera.it; tidei_m@camera.it; valentini_v@camera.it

Il Prof. Reznik e la targa di Stalin

Il Prof. Reznik e la targa di Stalin
Il Prof. Henry Reznik è un docente all’accademia statale russa di giurisprudenza e si è dimesso per protesta. perché nell’accademia è ricomparsa in questi giorni una lapide commemorativa di un discorso di Stalin. La lapide era stata messa lì nel 1949 e poi tolta quando Kruscev promosse la destalinizzazione.
Dopo aver definito Stalin “il becchino del diritto che ha autorizzato le rappresaglie di massa extragiudiziarie, le torture, la soppressione del concetto della presunzione d’innocenza e anche la deportazione di interi popoli”, il Prof. Reznik se la prende anche con Vladimir Putin, “grande amico di Bashar Assad, di Donald Trump e di Silvio Berlusconi”.
Insomma, l’attuale Russia di Putin e Putin stesso assomiglierebbero sempre più alla Russia di Stalin e a Stalin stesso.
Ovviamente il Prof. Reznik ha tutto il diritto di esprimere le sue opinioni, ma forse bisognerebbe ricordare alcune cose che forse risulteranno sgradite a molti in questo clima generale di neo-guerra fredda contro la Russia.
-Secondo sondaggi affidabili, fatti da agenzie occidentali, l’uomo politico di tutti i tempi più popolare in Russia è ancora Giuseppe Stalin. I Russi, che non sono stupidi, sanno bene che, industrializzando a tappe forzate l’ex URSS e poi conducendo la "grande guerra patriottica" , Stalin ha dato il contributo decisivo alla vittoria su Hitler e ci ha liberati TUTTI dal Nazismo.
-Per motivi analoghi oggi Putin ha un gradimento in Russia di circa l’85%.
I Russi sanno bene che Putin è riuscito a trarre il paese fuori dal baratro in cui lo aveva cacciato l’ubriacone Eltzin, fantoccio nelle mani dell’imperialismo USA e della grande finanza.
-Il Presidente Bashar Assad, di cui pure si fa cenno, ha avuto alle ultime elezioni presidenziali in Siria l’88% dei voti con il 63% dei votanti. I Siriani sanno bene che Bashar. il suo governo, ed il suo esercito, con l’aiuto prezioso della Russia di Putin, hanno finora impedito che il paese fosse distrutto dall’attacco concentrico di imperialismo USA, paesi della NATO, sceicchi ed emiri del Golfo con Arabia Saudita in testa, Stato Islamico, Al Qaida, Fratelli Musulmani e formazioni jihadiste varie (tutte eterodirette ed ampiamente armate e finanziate dall’estero).
Mi dispiace per chi ingenuamente aderisce alla propaganda della neo-guerra-fredda, ma Putin e Bashar sono sempre più forti col sostegno dei loro popoli (con la mano della Cina sullo sfondo). 
Roma 15.07.2017 Vincenzo Brandi

Progetto "Verità contro le guerre"

di Rete No War - Roma
Ai deputati e senatori italiani delle Commissioni Esteri:
Venezuela, mini-dossier contro le menzogne diffuse. Per evitare altri tragici errori in politica estera, che in anni recenti hanno provocato guerre, distruzione, rovine di interi popoli. Le menzogne provocano guerre, la verità porta la pace.
Per info: 3312053435.

1) PERCHE’ LE PRESE DI POSIZIONE DEI POLITICI ITALIANI TRAVISANO LA REALTA’ IN VENEZUELA: RETE NO WAR. ildialogo.org
2) FOTO E VIDEO SULLE VIOLENZE EFFERATE COMPIUTE DA GRUPPI DELL’OPPOSIZIONE: lantidiplomatico.it; le parole di una vittima: laiguana.tv, e quelle della madre di un altro bruciato vivo che chiede come mai i leader dell’opposizione non reagiscono: 3) LA LISTA DEI MORTI E CHI LI HA FATTI albaciudad.org
4) SULLA COSTITUENTE, DA PARTE DEL RICERCATORE NUNEZ: cambiailmondo.org
5) CHI SONO DAVVERO LOPEZ E LEDESMA AI QUALI SONO STATI REVOCATI I DOMICILIARI E PERCHE’ cambiailmondo.org
6) NON RESTARE IN SILENZIO SUL TERRORISMO DELL’OPPOSIZIONE: cambiailmondo.org
7) TENTATIVI DI UN’ECONOMIA POST-ESTRATTIVISTA IN VENEZUELA cambiailmondo.org
8) INTERVISTA A SUOR EUGENIA ROSSIN ("Se gli errori diventano opportunità di crescita"): adista.it
9) FUCILI NELL’ASSALTO ALLA TIVU’ VENEZUELANA: umbvrei.blogspot.it

Giovedì 03 Agosto,2017 Ore: 18:06

Banche venete: prosegue la macelleria sociale


“Che cos’è l’effrazione di una banca di fronte alla fondazione di una banca?”
(B. Brecht)
Il governo Gentiloni-Renzi ha approvato il decreto legge con cui si stanziano fino a 17 miliardi di euro per prendere in gestione i crediti a rischio delle banche Popolare di Vicenza e Veneto Banca, cedere a prezzi stracciati i crediti di buona qualità al monopolio Intesa Sanpaolo e lasciare carta straccia in mano ai piccoli risparmiatori.
In totale (MPS, Etruria, etc.) sono più di 30 i miliardi di euro spesi dal novembre 2015 per evitare il collasso di un sistema bancario definito per anni «solido» nelle dichiarazioni di Padoan e Visco, ma che ha una montagna di crediti deteriorati, divenuti ingestibili dopo anni di crisi e stagnazione economica.
Da dove viene questo fiume di denaro messo a disposizione delle banche?
Fondamentalmente dalle tasche dei contribuenti, cioè dalla classe operaia e dagli altri lavoratori.
Il governo, lo Stato borghese e l’UE che da il via libera a queste operazioni, funzionano come un’idrovora che drena ricchezza dai salari, dalle pensioni, dai servizi sociali, per trasferirla nei portafogli dei grandi azionisti e obbligazionisti, spesso situati nei paradisi fiscali. Sono istituzioni al
servizio esclusivo del capitale monopolistico finanziario.
I soldi per i disoccupati che fanno la fame, per la scuola e la sanità pubblica, per le pensioni minime,per i contratti dei lavoratori pubblici, per i terremotati, per riparare gli acquedotti e la messa in sicurezza del territorio, non ci sono perché i governi borghesi devono salvare le rendite dei vandali dell’alta finanza e i profitti dei padroni, devono aumentare le spese militari per le guerre di
rapina della NATO e dell’UE.
Intanto che continua la politica di socializzazione delle perdite e privatizzazione dei profitti, i politicanti borghesi ci ingannano con le ipocrite commissioni parlamentari d’inchiesta che non produrranno nulla, tranne rivalse fra lupi di borsa e lupi di voti.
Una domanda s’impone: mentre i “furbetti del quartierino” speculavano sui derivati, rubavano e dilapidavano miliardi, mentre i buchi neri si allargavano e i governi baravano su Jobs Act e controriforme costituzionali, chi doveva controllare (Bankitalia e Consob) cosa ha fatto? Nulla!
Forse ora pagherà qualche manager che ha piazzato montagne di titoli spazzatura, qualche boiardo di Stato che si è girato dall’altra parte? No, pagheranno come sempre gli operai e i lavoratori, la povera gente, sulle cui spalle viene riversato il risanamento delle banche fallite. Il conto ci verrà
girato a settembre con la manovra finanziaria, ennesimo capitolo del massacro sociale.
Sviluppiamo la resistenza e la lotta contro le manovre economiche con le quali il governo e la UE ci vogliono far pagare il salvataggio delle marce istituzioni finanziarie del capitalismo!.
Devono pagare i capitalisti, i ricchi e i parassiti che hanno causato la crisi e beneficiato degli aiuti statali e governativi!
I fondi pubblici vanno usati per le necessità dei lavoratori, dei disoccupati, dei giovani e delle donne del popolo, non per i lerci interessi dell’oligarchia finanziaria, non per le guerre imperialiste!
Via il governo Gentiloni-Renzi! Basta con la politica di austerità e il neoliberismo, basta con il sistema capitalistico!
L’alternativa? Rivoluzionare i rapporti di produzione, socializzare le banche e tutti i principali rami dell’economia, dopo la presa del potere politico da parte della classe operaia.
Per avanzare sulla via della trasformazione sociale è necessario formare un partito indipendente e rivoluzionario del proletariato, guida della lotta di tutti gli sfruttati e gli oppressi per abbattere il capitalismo e costruire il socialismo.
Comunisti, operai d’avanguardia, organizziamoci!
25 giugno 2017
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

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