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P R E C E D E N T E | S U C C E S S I V A |
La VOCE ANNO XIX N°20 | giugno 2017 | PAGINA F - 38 |
Professione FisicoFrutto dellimpegno pluriennale di ANFeA – Associazione Nazionale Fisica e Applicazioni – il 7 settembre 2017 è stata pubblicata ed è entrata in vigore la Norma UNI 11683 che regola la professione del Fisico. Assieme al disposto della Legge 4/2013 sulle "professioni non organizzate" siamo dunque ad una svolta per la nostra categoria, che non disponendo di un ordine o collegio aveva dovuto fino ad oggi affrontare lassenza di tutele su più livelli. Se verso il pubblico la Norma UNI e la Legge suddette già garantiscono serietà e qualità, bisogna ancora lavorare perché verso i singoli professionisti siano pienamente implementate le tutele di carattere previdenziale-assicurativo di cui altre categorie professionali da sempre dispongono. Per i riferimenti normativi ed ulteriori informazioni si veda la pagina dedicata sul nostro sito. Posted by: Andrea Martocchia PandoraTV -Unaltra visione del mondoPandoraTV - Pubblicato il 29 set 2017 - Catalogna: È stato Putin - I NO TAV non sono terroristi - Nuova tegola su Banca Carige “L’infinito (nel grande e nel piccolo)” |
loro conseguenze, questioni eluse dal mondo culturale, politico e dell’informazione, e infine il dialogo tra la scrittrice Siri Hustvedt e il neuro scienziato scopritore dei neuroni specchio Vittorio Gallese che si confrontano sul rapporto fra letteratura e scienza. Chiude l’Almanacco di scienza 2017 la beffa ideata da Peter Boghossian e James Lindsay, due studiosi americani che, sulla falsariga del celebre affare Sokal degli anni Novanta, hanno scritto un articolo intenzionalmente nonsense su una fantomatica teoria del “pene concettuale” che ha passato il vaglio di una rivista peer reviewed. Un caso che dovrebbe indurre a una approfondita riflessione circa la qualità della produzione culturale e scientifica. VIDEO - Telmo Pievani presenta l'Almanacco della Scienza MicroMega - Pubblicato il 20 set 2017 “L’infinito (nel grande e nel piccolo)” è il titolo del nuovo Almanacco della scienza di MicroMega, curato da Telmo Pievani, in edicola, libreria, ebook e iPad da giovedì 21 settembre. Presentazione e sommario: https://goo.gl/9r75ve / www.micromega.net "URANIO E LA SISSA"I funzionari investigativi dellOnu sono intervenuti sullIstituto SISSA di Trieste, facendo estromettere 4 studenti nord coreani, rei di studiare fisica. Uno sgradevole impedimento a giovani ricercatori che non è servito a nulla. L’eredità della Secular Conference 2017: la libertà dalla religione come diritto umanoMentre montavo le brevi interviste che ho realizzato alla Secular Conference di luglio a Londra cercavo di capire cosa mi disturbava, (al netto dell’ovvio disgusto per il tracimare di razzismo e sessismo della rovente estate italiana), nel dibattito intorno agli stupri e alla nazionalità di chi li commette, tralasciando (si fa per dire) l’hate speech diffuso nei social su Laura Boldrini, ormai un must come l’ombrello pieghevole in autunno. L’ho capito quando ho rivolto lo sguardo alla borsa di tela distribuita all’incontro londinese contenente il programma dei lavori: il suo titolo, che ogni anno cambia e sintetizza l’angolazione scelta per ragionare di fondamentalismo, cultura femminista, critica al multiculturalismo era lì, stampato e chiaro. #Iwant2Bfree recita il logo: voglio essere libera/libero. Da cosa? Volendo semplificare si tratta di liberarsi dalla religione, il che non significa dal proprio anelito alla spiritualità, ma dal legame pesante del dogma e dell’osservanza di regole su base religiosa che diventano dettami sociali e politici. Dall’automatismo che, a seconda del colore della pelle, dei tratti somatici e della provenienza geografica ingabbia e categorizza gli esseri umani in uno specifico ambito religioso, culturale, tradizionale. E, così facendo, antepone le (presunte) caratteristiche legate dall’appartenenza culturale all’universalità dei diritti e dei doveri. Nel caso di Rimini, infatti, molti degli scambi, il più delle volte violenti e rancorosi, si sono appuntati non tanto sullo stupro, ma sul fatto che gli stupratori fossero africani, quindi tout court islamici. Un procedimento di spostamento dal problema della violenza contro le donne, (che è un problema universale) a quello della nazionalità/religione degli stupratori, che è relativo e sposta l’attenzione dal tema principale. Si tratta di un modo di ragionare pericoloso, perché sposta continuamente il focus dal problema principale che, nel caso del fondamentalismo religioso, è il bisogno di rimettere al centro il diritto di critica e la libertà di espressione e di pensiero. ..segue ./.
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