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P R E C E D E N T E | S U C C E S S I V A |
La VOCE ANNO XX N°2 | ottobre 2017 | PAGINA 10 |
I centocinquanta anni del Capitale di Karl MarxLo ricordiamo con passione rivoluzionaria agli operai e a tutti i lavoratori. E crediamo che la cosa più efficace, in questo nostro ricordo, sia far parlare subito Marx in prima persona. Egli era ben consapevole non solo del valore scientifico della propria opera, ma anche dellimportanza enorme che essa avrebbe avuto politicamente, per la lotta che la classe operaia stava conducendo in tutta Europa e negli Stati Uniti dAmerica contro il capitale. “E sicuramente il più terribile proiettile che sia mai stato scagliato in testa ai borghesi (compresi i proprietari terrieri)”, scriveva con orgoglio Marx alloperaio tedesco Johann Becker il 17 aprile 1867, parlandogli del libro a cui stava lavorando. E sono ben note le terribili condizioni di salute e di miseria personale e familiare in cui egli portò avanti il suo lavoro a Londra in quei drammatici decenni dopo la sconfitta della rivoluzione europea del Quarantotto. “Durante questo periodo - scriveva il 30 aprile 1867 Marx al socialista tedesco Siegfried Meyer - sono stato sullorlo della fossa. Dovevo quindi utilizzare ogni istante in cui mi era possibile lavorare per portare a termine la mia opera, alla quale ho sacrificato salute, fortuna e famiglia. Io me ne infischio degli uomini cosiddetti “pratici” e della loro saggezza. Se uno volesse comportarsi come un bue, potrebbe naturalmente volgere le spalle alle pene dellumanità e preoccuparsi solo della propria pelle”. Un punto fondamentale vogliamo immediatamente sottolineare: lintreccio indissolubile, in Marx, fra il suo lavoro teorico e la sua pratica rivoluzionaria di dirigente del movimento operaio del suo tempo. Gli anni di preparazione del I libro del Capitale sono gli anni del contributo decisivo di Marx alla fondazione dellAssociazione Internazionale degli Operai (la Prima Internazionale), della quale egli redige lIndirizzo Inaugurale, i primi Statuti provvisori, il Programma della prima Conferenza, le Istruzioni per i delegati del Congresso di Ginevra. Era ormai superata la stasi delle lotte operaie succeduta al 1850, il movimento era in ripresa ovunque. Ciò che Marx soprattutto desiderava era che il Capitale uscisse proprio negli anni in cui lEuropa e lAmerica erano scosse dalla gravissima crisi economica che ebbe il suo culmine negli anni 60 del XIX secolo. Il Capitale è, come le Teorie sul plusvalore e gli altri lavori economici di Marx, unopera di continua demistificazione di tutti gli errori, le illusioni e le interessate menzogne delleconomia politica borghese, “scienza” apologetica di un sistema economico irrazionale, anarchico e distruttore di ricchezze umane e naturali qual è il modo di produzione capitalistico. Karl Marx ha scoperto la legge del plusvalore creato dal lavoro non retribuito l’operaio salariato, che è la legge economica fondamentale del capitalismo. Ha messo in luce le leggi immanenti che porteranno alla fine il capitalismo, che da circa un secolo è giunto nel suo ultimo stadio. Questo modo di produzione storicamente determinato ha sviluppato in enormi proporzioni le forze produttive e impresso loro un carattere sempre più sociale, acuendo così tutte le sue contraddizioni inconciliabili, che si manifestano nelle devastanti crisi cicliche di sovrapproduzione, come quella che abbiamo visto scoppiare nel 2007, di cui ancora subiamo le conseguenze. Contraddizioni che possono essere superate solo con il passaggio a una nuova economia e una nuova società, basta sulla proprietà sociale dei mezzi di produzione: la società socialista e comunista, che la classe operaia ha il compito storico di costruire dopo aver ridotto in frantumi con la sua rivoluzione la vecchia macchina statale della borghesia. Allo studio, alla lotta! E questo lappello che rivolgiamo a tutti gli operai, a tutti i comunisti, affinché – sotto la direzione politica di un unico Partito comunista del proletariato – diventi presto realtà anche nel nostro paese lobiettivo rivoluzionario al quale Marx dedicò tutta la sua vita. Da Scintilla n. 82, settembre 2017 Tre Canti su Lenindi Dziga Vertov |
Il compagno Pdi Friedrich Ermler |
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