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La VOCE ANNO XX N°3

novembre 2017

PAGINA 6

Catalogna, opinioni nel G.A.MA.DI.

Miriam Pellegrini Ferri
Mi hanno contattato dalla Catalogna che io conosco e amo. Il mio scritto l’ho inviato a Roberto. Se come spero capiranno la mia posizione di rivoluzionaria ma rispettosa delle leggi per non danneggiate il popolo tenendo presente che necessita rendere l’Europa unita e democratica e non sregolata per volonta’USA . Ho proposto a Gessi di contattarli e vedere se fosse il caso di fare un inserto per la Catalogna. Cosa ne pensate?

Andrea Martocchia
Cara Miriam,
la questione catalana è piena di sfaccettature, proprio per questo motivo potrebbe essere un caso emblematico da esporre di applicazione del metodo dialettico nell’analisi.
Una questione cruciale è quella del ruolo dell’Unione Europea, che a mio avviso è una struttura oppressiva dei popoli e dei lavoratori e non riformabile, come hanno dimostrato l’imposizione del pareggio di bilancio nella nostra Costituzione e lo scandalo del trattamento riservato alla Grecia. Nota bene che proprio la (allora) Comunità Europea dette il via ai riconoscimenti ufficiali delle repubbliche jugoslave per distruggere quello che era allora uno stato socialista, mentre sulla Catalogna ipocritamente non si pronuncia; tuttavia la stessa Unione Europea sta sobillando gli autonomismi in tutte le salse per indebolire gli Stati e distruggere così i meccanismi di tutela sociale, imponendo che si privatizzi TUTTO. Liberarci dalle basi USA è necessario ma non sarà la soluzione di tutti i problemi che abbiamo nella nostra epoca.
Quindi, l’argomento mi sembra piuttosto difficile per farne velocemente un inserto. Comunque, in queste ultime settimane ho raccolto numerosissimi articoli interessanti, uno l’ho scritto io stesso poiché sentivo in giro prese di posizione poco ragionate: http://contropiano.org/.. . Se pensate di fare un inserto posso segnalare alcuni di questi articoli.

Miriam Pellegrini Ferri
L’Europa non ha interessi a sgretolare i paesi per finire col non dominare il nulla. Sono gli USA artefici dei massacri di popoli.
Sulla Catalogna vederne l’aspetto antifascista non può che essere in linea con noi.

Vincenzo Brandi
Personalmente ho molte perplessità verso il movimento secessionista della Catalogna e verso i suoi sponsor palesi o occulti. Mi sembra che anche Andrea esprima delle perplessità e sottolinei la necessità di un approfondimento.
Da parte di una certa "sinistra" poco lucida c’è addirittura un tentativo di accostare i fatti di oggi al conflitto avvenuto durante la guerra civile degli anni ’30 tra Comunisti, Anarchici e Trozkisti a Barcellona (dove ovviamente i Comunisti sono additati come biechi "stalinisti").
Ne è un sintomo anche la programmazione di ieri sera sulla TV 7 che comprendeva il film "Terra e Libertà" di Ken Loach, un regista che amo molto, ma che a volte scantona essendo di tendenze trozkiste. Il film infatti si richiama al libro "Omaggio alla Catalogna" del trozkista Orwell.
Ricordo anche un articolo di Enrico Campofreda su "Contropiano", molto discutibile, e la chiamata (sbagliata) della Rete dei Comunisti ad una manifestazione pro-secessionista.
Ne riparliamo

Roberto Gessi
Su questo argomento mi ha lasciato perplesso fin dall’inizio una sorta di palese, e naturalmente irreale, ingenuità da parte dei secessionisti.
L’impressione che se ne ha di conseguenza, a mio avviso, è che fossero stati promessi supporti esterni (ad esempio da parte di uno o più Paesi Europei a loro volta spinti da ’non voglio meglio identificarli’ interessi economici, che poi siano venuti a mancare o che attendano il momento opportuno per e se rivelarsi).
Su una cosa sono d’accordo con Miriam, ossia che il divide et impera attraverso i secoli abbia giustificato le più bieche strategie di occupazione economica dei territori di altri popoli e sono anche convinto che sia di gran lunga preferibile perseguire l’internazionalismo che il regionalismo.
Su una cosa non sono d’accodo con Andrea, che la struttura oppressiva dell’Europa non sia riformabile: se l’inflazione tedesca scendesse molto sotto al 3% alla Germania converrebbe perdere qualche punto di spread a favore di altri Paesi europei e ogni punto di spread perso dalla Germania equivarrebbe a molti punti guadagnati ad esempio per la Grecia. Voglio dire che se i Paesi Europei economicamente più virtuosi (di cui la Spagna non fa parte) per generare inflazione dovessero accollarsi qualche debito, l’oppressione sui Paesi più poveri potrebbe calare. Idealmente uno spread europeo unico solleverebbero il welfare nei Paesi più poveri senza creare grossi squilibri economici negativi. Certo Andrea ha ragione per il pregresso, la dimostrazione è storica, ma non giustifica secondo me il suo giudizio definitivo.
Per ora la Germania preferisce generare inflazione con l’introduzione di rifugiati politici di una certa estrazione sociale che però per questo presto saranno in grado di non essere più un peso e questa strategia ha molti fattori casuali, mentre l’adozione di un Paese conosciuto fatta per motivi strategici o speriamo politici (i verdi) potrebbe dare risultati equivalenti e più stabili.
Sto comunque proponendo ai secessionisti della Catalogna, se interessati ad avere un inserto su la nostra La VOCE, di inviarci le loro osservazioni sullo stato delle cose e sulle loro aspirazioni appunto per poterle pubblicare. Così potremmo averne anche noi un’idea più precisa, appunto col metodo dialettico dell’analisi.
Purtroppo non ho avute nessuna risposta dalla Catalogna e quindi credo che dovremo stare con il "vedremo" di Enzo se vogliamo capire un poco di più di questa situazione,oppure leggerci il sostanzioso articolo su MarxXXI

Appello Assemblea Operaia Nazionale del 4 novembre a Pomigliano

Cari compagni e compagne,
diffondiamo in allegato l’ <appello-indizione> dell’Assemblea Operaia Nazionale del 4 novembre che si terrà a Pomigliano nel Centenario della Rivoluzione di Ottobre.
Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici, gli organismi di classe operai, tutti coloro che si riconoscono nei principi e nelle lezioni dell’esperienza rivoluzionaria bolscevica, ad aderire e partecipare a questa iniziativa che sosteniamo.
Fraterni saluti comunisti.
pc-pcpi

"Lasciateci scegliere i parlamentari"

Il Rosatellum se lo facciano al bar, non nelle nostre Aule Parlamentari!!!

Come G.A.MA.DI. e come La VOCE abbiamo aderito alla petizione "Lasciateci scegliere i parlamentari" su https://www.change.org/.. e chiediamo anche a voi di aderire e di far aderire amici e conoscenti.
Chi è iscritto a Il Fatto può lasciare un commento anche lì: noi lo abbiamo lasciato: http://www.ilfattoquotidiano.it/..
Grazie,
Miriam e Roberto.

L’ANNIVERSARIO DELLA RIVOLUZIONE DELL’OTTOBRE ROSSO

In un liceo francese, subito dopo la fine della II guerra mondiale, un istituto di ricerca pose a tutti gli studenti la domanda sul chi fosse il paese che avesse dato il maggiore contributo alla vittoria sul nazifascismo.
La risposta fu un coro unanime: l’Unione Sovietica. Gli anni sono poi passati e cinquant’anni dopo tornarono alla stesso liceo, riproponendo la stessa domanda ai nuovi liceali.
La risposta prese, meravigliando gli stessi intervistatori, un altra piega e un altra direzione contraria: non più l’Unione Sovietica, ma l’impero a stelle e strisce, gli Stati Uniti d’America.

Sarebbe interessante oggi "Ottobre" 2017, chiedere agli studenti italiani in quale momento storico le stagioni per l’umanità si sono invertite, dove l’autunno e l’inverno non erano più le stagioni in cui la natura va morendo e i rami sono stanchi e cadono le foglie e freddo nei campi, bensì le stagioni nelle quali la natura é rinata e ha pulsato fremente con la nascita di un "mondo nuovo".

Furono "dieci i giorni che sconvolsero il mondo" , dove non discese più la notte e il "sole rosso" non tramontò e il vento alimentava ogni speranza.
Un suono d’allarme la sì senti in periferia, sirene nelle fabbriche seguito da uno scoppio di fucileria, e una nave incrociatore di nome "Aurora" sparò un colpo di cannone contro il Palazzo d’Inverno. In un altro incrociatore, più noto come "corazzata Potemkin", nel 1905 scoppiò una rivolta, che se anche fu domata, ebbe una grande importanza rivoluzionaria.

Era il via alla Rivoluzione dell’Ottobre 1917 e all’assalto e alla presa del Palazzo d’Inverno della Guardia Rossa.
"L’assalto al cielo" era compiuto, gli ideali rivoluzionari trionfanti con la nascita del primo stato socialista e la tirannia zarista, che aveva portato il paese alla rovina, sconfitta.

Tutte le profezie politiche dei rivoluzionari furono realizzate dal governo dei Soviet con conquiste economiche e sociali raggiunte in brevissimo tempo, grazie ai "proletari bolscevichi del lavoro".
Nuovi orizzonti si aprivano nell’Ottobre,
chiudendo al nero passato, con una nuova capacità di progresso, sia individuale che collettivo, trasmettendo a tutti i popoli la prospettiva di avanzata.

100 anni sono trascorsi da quel formidabile "Ottobre Rosso", ma il suo spettro si aggira ancora per il pianeta terrorizzando anche in quel di Rimini, dove il movimento di "Comunione e Liberazione" nel loro meeting 2017 hanno allestito una mostra, con sfondo sui loro padroni con bare di vetro, dal titolo "Russia 1917. Il sogno infranto di un mondo mai visto".

Avram Iancu scatenò una rivoluzione in Transilvania nell’anno 1848 con l’appoggio dei contadini con solo tre parole "Pronti? Eh, dai!"

Il "Circolo Itinerante Proletario George Politzer" e "Scintilla Onlus" sono pronti sui blocchi di partenza per l’appuntamento del 28 ottobre 2017 dove un incontro dibattito (vedi allegato) ci racconterà, proponendosi di suscitare la discussione, il dialogo e il confronto delle idee con un andare e venire nelle coordinate del tempo, che quell’Ottobre Rosso non è poi così tanto lontano.

Stefano Contena Valsecchi

28 Ottobre
l’Antifascismo in Piazza

95 anni fa i fascisti marciarono su Roma con l’intento di istituzionalizzare la loro ideologia di violenza e morte.

Oggi qualcuno tenta di riportare indietro l’orologio della storia per ricostituire un’Italia incivile, del razzismo e dello squadrismo.

L’ANPI dice No. E per riaffermare il valore dell’antifascismo promuove una “marcia” di iniziative che realizzerà in tutta Italia assieme alle associazioni, ai partiti e ai movimenti democratici
La Sezione Trullo-Magliana "Franco Bartolini" sarà in Piazza Caterina Cicetti (Trullo - Roma) dalle ore 10.30 alle ore 12.30 . Sarà presente con una performance la giornalista satirica Francesca Fornario

Alle ore 16,00 invitiamo tutti a Testaccio in piazza S.Maria Liberatrice per l’appuntamento dell’ ANPI Roma.

Aderisco all’iniziativa e comunico che come G.A.MA.DI. abbiamo invitato tutti i nostri simpatizzanti a fare lo stesso e a chi può anche a partecipare di persona

Miriam Pellegrini Ferri, presidente G.A.MA.DI.

Roberto Gessi, direttore La VOCE, organo di diffusione del G.A.M.DI.

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