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La VOCE ANNO XX N°3

novembre 2017

PAGINA 1         - 17

1967-2017: 50 anni senza il “Che”
Attualità di un rivoluzionario
Il prossimo 9 ottobre si svolgerà a Milano, presso lo SPAZIO LIGERA di Via Padova 133, alle ore 20, un' iniziativa (dibattito e proiezione di un film) promossa dal ''Circolo Itinerante Proletario Georges Politzer'' e da Scintilla Onlus, in occasione del 50° Anniversario dell' assassinio di Ernesto Che Guevara.
Il tema sarà: ''Attualità di un rivoluzionario''.
In una occasione Lenin ebbe a dire che, dopo la morte di un dirigente rivoluzionario, le stesse classi dominanti che lo hanno perseguitato e che lo hanno assassinato, cercano in tutti i modi di svilire e di snaturare il contenuto del suo insegnamento.
Questo è ciò che è avvenuto con l'opera del ''Che'', opportunisti di ogni risma hanno cercato di deformare completamente il suo insegnamento.
Gli anarchici hanno cercato di presentare il Che come un combattente ''libertario'' insofferente di ogni tipo di organizzazione e disciplina di partito.
Ma uno studio serio e scientifico dell'opera del ''Che'' non lascia dubbi sulla sua posizione conseguente con l'ideologia del proletariato, col marxismo-leninismo.
Il ''Che'' afferma: ''Nello schema generale di costruzione del partito, questo si pone fermamente alla direzione dello Stato proletario e guida con i suoi atti, col suo esempio, coi suoi sacrifici, con la profondità del suo pensiero  con l'audacia dei suoi atti, ogni momento della nostra rivoluzione.
Nella nuova tappa in cui viviamo, nella tappa della costruzione del socialismo... rimane come unica e determinante la dittatura, la dittatura della classe operaia come classe organizzata sulle altre classi che sono state sconfitte.
In questo momento non si può ammettere altro tipo di dittatura se non la dittatura del proletariato come classe''.
Come si vede, nulla di più lontano dalle teorie anarchiche e spontaneiste.
Anche i trotzkisti hanno cercato di ''tirare'' il "Che" dalla loro parte.
Giocando in maniera disonesta con alcune critiche di Ernesto Guevara nei confronti dei dirigenti revisionisti krusceviani, hanno inventato la favola di un ''Che'' antisovietico e antistalinista.
Ma ancora una volta è sufficiente la lettura dei suoi testi per smontare completamente queste menzogne.
In un discorso del 1966 il ''Che'' afferma:
''Sono arrivato al comunismo grazie a papà Stalin, sono diventato marxista leggendo le opere di Stalin e nessuno può dirmi che non devo leggere le sue opere.
Il mio dovere come comunista marxista-leninista è smascherare la reazione occulta dietro il revisionismo, l'opportunismo e il trotzkismo e insegnare ai compagni che non devono accettare come validi i giudizi contro Stalin formulati da borghesi, socialdemocratici e anche
pseudomarxisti lacchè della reazione il cui vero scopo è distruggere il movimento operaio dall'interno''.
Invitiamo i comunisti, i giovani rivoluzionari, gli operai e i lavoratori a partecipare!
Associazione Scintilla ONLUS

ERNESTO CHE GUEVARA, L’UOMO - ROMA, PALAZZO DELLA MUSICA, 8 OTTOBRE 2017

Auditorium Parco della Musica - Sala Teatro Studio Gianni Borgna
Domenica 8 ottobre 2017, Roma.
"Ernesto Che Guevara | L’uomo"
La storia di un uomo che tentò di cambiare il mondo.
Un evento di stampo giornalistico celebrativo del cinquantenario della scomparsa di Ernesto Che Guevara (1967-2017), condotto dal giornalista Fabrizio Casari, basato su immagini e filmati di repertorio, interviste e dialoghi con ospiti presenti in sala o in collegamento via Internet o tramite video-messaggi, omaggi musicali e letture.
A questa serata, organizzata dall’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, hanno partecipato Victor Dreke Cruz, ospite d’onore ed ex comandante della Rivoluzione Cubana, il prof. Angelo d’Orsi, la giornalista Alessandra Riccio, gli attori Moni Ovadia ed Elio Germano, la cantante Renata Mezenov Sa, Fatmir Mura e molti altri. Saranno presenti, inoltre, come invitati d’onore gli Eroi della Repubblica di Cuba: Gerardo Hernandez e Ramon Labanino.

Vicepresidente cubano sottolinea virtù rivoluzionarie del Che

Vallegrande, Bolivia, 9 ott (Prensa Latina) Il vicepresidente e Comandante della Rivoluzione cubana, Ramiro Valdes, assicurò oggi che Ernesto Che Guevara risplende come uno i più grandi lottatori rivoluzionari contemporanei, durante l’atto realizzato in onore al guerrigliero.


“Oggi ci convoca il sacro dovere di rendere un’altra volta un omaggio nel ricordo e per la solidarietà rivoluzionaria del Che”, espresse Valdes nella cerimonia che contò con la presenza dei figli del lottatore argentino-cubano, degli integranti della sua guerriglia in Bolivia e del presidente Evo Morales.

Nel suo discorso, il dirigente cubano ricordò le parole di Fidel Castro nel veglione solenne in memoria del Che, effettuato il 28 ottobre 1967 a L’Avana quando ha evidenziato i suoi tratti più rilevanti.

“Fu capace di coniugare nella sua personalità non solo le caratteristiche di un uomo di azione, bensì di un uomo di pensiero, di immacolate virtù rivoluzionarie e di straordinaria sensibilità umana, uniti ad un carattere di ferro, volontà di acciaio e tenacia indomabile”, ha affermato Valdes, citando Fidel.

In un altro momento del suo discorso, ratificò che il Che cadde difendendo la causa degli oppressi, dei poveri e degli umili della terra.

Ricordò anche come personaggi oscuri dell’imperialismo mondiale ordinarono l’assassinio del Che e pretesero di sequestrare la preziosa testimonianza della gesta guerrigliera in Bolivia nascondendo il suo diario.

Queste manovre fallirono quando si pubblicò a L’Avana nel 1968 il libro che permise di far conoscere al mondo le verità di quelle lotte e fece conoscere a centinaia di milioni di persone l’essenza del pensiero e dell’azione del Che, aggiunse Valdes.

Riferendosi alla validità del suo pensiero, il Comandante fece sue le parole di Fidel quando espresse: Il Che sta combattendo e vincendo più battaglie che mai.

“Il Che incarna nella sua forma più pura e disinteressata lo spirito internazionalista che caratterizza al mondo di oggi e sempre di più a quello di domani”, enfatizzò Valdés ricordando le parole del leader storico della Rivoluzione cubana.

Ig/clp

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