COMUNICATO
DEL G.A.M.A.D.I. SUL SEMINARIO INTERNAZIONALE DEL 7 OTTOBRE 2017 A
ROMA SULL’IDEA DEL JUCHE
Il
7 ottobre si è svolto a Roma, nella bella cornice del
complesso dell’Hotel EUR, il seminario internazionale
sull’idea del Juche, che costituisce l’idea politica
strategica di base, lanciata dal fondatore della Corea
Popolare Democratica (RPDK),
Kim
Il Sung,
impavido partigiano contro l’occupazione colonialista
giapponese negli anni 30 e 40, divenuto poi il segretario del Partito
dei Lavoratori Coreano e primo Presidente della RPDK.
Al
Seminario, che intendeva rivolgersi a compagni europei interessati ad
approfondire il tema del Juche, hanno partecipato vari gruppi ed
associazioni italiane, come il G.A.M.A.D.I.
(Gruppo Atei Materialisti Dialettici), che ha attivamente collaborato
all’organizzazione insieme all’Ambasciata della Corea
Popolare Democratica, il CARC,
il Comitato
Studi Juche
di Firenze, e rappresentanti di altre organizzazioni pacifiste ed
antimperialiste. Erano presenti compagni di vari paesi europei:
Francia,
Gran Bretagna, Germania, Svizzera, ex-Jugoslavia, Ucraina, Russia,
Romania, Finlandia,
oltre a rappresentanti
coreani
ed una delegazione
giapponese.
Il
seminario, che aveva come parole d’ordine significative Pace
ed Indipendenza,
era presieduto dal Prof.
Matteo Carbonelli,
Segretario Generale della Società Europea Regionale per lo
Studio dell’idea del Juche (ERSSJI), che ha condotto con mano
sicura lo svolgimento dei vari interventi, pronunciati in varie
lingue con traduzioni simultanee in italiano ed inglese, integrandoli
con significativi commenti.
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I
lavori sono stati introdotti dal francese Prof.
Edmond Jouvé,
Direttore Generale dell’ERSSJI, che ha integrato la sua
illustrazione delle idee di indipendenza e sovranità del Juche
con le sue esperienze personali maturate durante i suoi viaggi in
Corea, che smentiscono la miriade di malevoli ed interessate
descrizioni denigratorie della vita nella RPDK.
Particolarmente
apprezzato è stato l’appassionato intervento della
Presidente del G.A.M.A.D.I. , Miriam
Pellegrini Ferri,
che ha innanzitutto condannato il vile atteggiamento del Governo
italiano, ed in particolare del Ministro degli Esteri, Alfano, che ha
negato l’accredito al nuovo ambasciatore della RPDK, in
ossequio servile alla politica aggressiva degli USA. Miriam ha
ricordato che Juche significa indipendenza, autonomia, difesa della
sovranità dalle mire imperialiste, coniugata con lo sforzo di
costruzione del socialismo basato su un’alleanza nazionale tra
operai, contadini ed intellettuali. Una delle caratteristiche del
Juche è infatti il peso dato alla cultura
e all’istruzione che si traduce nella frase:” l’uomo
è padrone di ogni cosa e decide ogni cosa”
e fa sì che nella bandiera della RPDK accanto alla falce e
martello compaia anche il pennello da scrittura. Infine Miriam ha
ricordato la figura della rivoluzionaria Kim
Jong Suk,
compagna di Kim Il Sung e nonna dell’attuale Presidente Kim
Jong Un,
di cui ricorre l’anniversario in questi giorni.
Interessante
è stato anche l’intervento del giapponese Prof.
Ogami Ken-ichi,
Segretario Generale dell’Istituto Internazionale dell’Idea
del Juche, che ha presentato un documento in cui si denunciano i
crimini dall’Imperialismo USA e l’occupazione militare
del Giappone ridotto a satellite. Si loda il ruolo della RPDK che
difende efficacemente la sua indipendenza dotandosi anche di armi
nucleari che servono a frenare le mire imperialiste e mantenere la
pace.
Vasile
Orleanu,
del Comitato Nazionale per lo studio dell’ideologia del Juche
della Romania,
ha
ribadito i concetti di indipendenza e difesa della pace. L’ucraino
Nikolai
Polishnik
ha denunciato i tentativi di destabilizzazione degli USA in Europa,
osservando, però, che cresce in molti paesi l’aspirazione
alla difesa della sovranità e che è necessario seguire
l’esempio della Corea Democratica, di cui bisogna diffondere il
pensiero politico. Il russo Mikhail
Panchenko,
Segretario Generale dell’Alleanza per lo studio del Juche in
Europa Orientale e Asia Centrale, ha denunciato i guasti prodotti dal
capitalismo nell’Est dell’Europa, i cui paesi hanno perso
la loro sovranità. Ha osservato che i successi della RPDK in
campo nucleare hanno cambiato gli equilibri internazionali e che è
necessario dotarsi di un’ideologia rivoluzionaria come quella
coreana. La Prof.ssa di Scienze Politiche Lyne
Siniodium
dell’Università
di Parigi ha
denunciato la debolezza della politica europea e la necessità
di rilanciares politiche popolari ed indipendenti. Anche l’inglese
Dr.
Dermot
Hudson
ha lodato l’esempio di politica popolare ed
..segue ./.
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