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La gloriosa Bandiera

La VOCE ANNO XX N°3

novembre 2017

PAGINA 1         - 13

RAPPORTO PRESENTATO ALLA SESSIONE PLENARIA DEL
MARZO 2013 - KIM JONG UN

Nuovo articolo su KFA Italia - notizie e attività

CONDANNIAMO FERMAMENTE L’ESPULSIONE DELL’AMBASCIATORE RPDC DALL’ITALIA

di kfaitalia

Stamane, in un’intervista al quotidiano “Repubblica”, il ministro degli esteri della Repubblica italiana ha annunciato l’interruzione della procedura di accreditamento del nuovo ambasciatore della RPDC a Roma e la sua espulsione dal territorio nazionale, allo scopo di «mantenere alta la pressione sul regime», pur lasciando ancora aperto «un canale di comunicazione».
L’Associazione d’amicizia Italia-RPDC condanna fermamente questo ennesimo atto di servilismo verso gli Stati Uniti, l’ultimo di una lunga serie divenuta sempre più umiliante dopo l’ultimo sussulto di dignità nella notte di Sigonella. Non c’è infatti nessuna ragione obiettiva che possa motivare un simile atteggiamento ostile, considerando che il 4 gennaio 2000 l’Italia fu il primo paese occidentale ad avviare regolari rapporti diplomatici con la RPDC, rapporti che nel corso degli anni si sono proficuamente estesi all’ambito sportivo, economico e culturale. Solo la servile obbedienza ai diktat di Washington può dunque spiegare un’azione palesemente in contrasto con i comuni interessi nazionali dei nostri due paesi e con la prassi diplomatica consolidata.
Chiunque abbia a cuore la pace e l’amicizia tra i popoli comprende benissimo come le pressioni diplomatiche e le sanzioni economiche contro un Stato sovrano che esercita il proprio legittimo diritto all’autodifesa possano soltanto accrescere la tensione internazionale ed ostacolare ogni sincera iniziativa di dialogo. Con nostro vivo rammarico dobbiamo constatare che il governo italiano ha voluto seguire ciecamente gli USA e i loro satelliti nel pantano di queste manovre anacronistiche e fallimentari, che ledono il prestigio del nostro paese nel mondo e intralciano lo sviluppo di rapporti internazionali sani, basati sul rispetto reciproco e sulla non-ingerenza negli affari interni degli altri paesi.
Le macchinazioni degli imperialisti americani e dei loro zelanti seguaci per isolare e soffocare la RPDC sono votate all’insuccesso, perché l’arbitrio e i doppi standard delle grandi potenze, per quanto possano avvelenare l’atmosfera politica straniera, sono impotenti contro l’inarrestabile marcia del popolo coreano verso l’edificazione di uno Stato socialista prospero e potente, verso una forza nucleare deterrente che dissuada gli eventuali aggressori e garantisca la tutela della pace e della sicurezza regionale e mondiale. La nostra Associazione continuerà a prestare il suo attivo sostegno al popolo coreano che, sotto la saggia direzione del Partito del Lavoro di Corea e del Maresciallo Kim Jong Un, lotta per plasmare liberamente il suo destino contando sulle proprie forze.
Esprimiamo la nostra solidarietà a S.E. l’ambasciatore della RPDC, compagno Mun Jong Nam, e al resto del personale diplomatico, nonché a tutto il popolo coreano in lotta per affermare i suoi diritti sovrani, augurandoci che questa pagina vergognosa sia al più presto cancellata dalla storia della diplomazia italiana.

Nuovo articolo su KFA Italia - notizie e attività

Kim Jong Un compie una visita congratulatoria alla Scuola Rivoluzionaria di Mangyongdae

di kfaitalia

Kim Jong Un, segretario del Partito del Lavoro di Corea, presidente della Commissione Affari di Stato della RPDC e comandante supremo dell'Esercito Popolare di Corea, ha effettuato una visita congratulatoria alla Scuola Rivoluzionaria di Mangyongdae nel 70° anniversario della sua fondazione.

Lo stimato Dirigente Supremo Kim Jong Un è stato accolto dal maggiore generale dell'Esercito O Ryong Thaek, preside della scuola, e da altri funzionari dirigenti della scuola.

Egli ha reso omaggio alle statue del Presidente Kim Il Sung e del dirigente Kim Jong Il nella scuola.

Ha avuto una sessione fotografica col corpo docente e gli studenti della scuola e si è congratulato con loro nel 70° anniversario della sua fondazione.

Ha espresso l'aspettativa e la convinzione che il corpo docente e gli studenti della scuola avrebbero, anche in futuro, fatto progredire risolutamente la discendenza di Mangyongdae e giocato sempre un ruolo centrale nella sacra lotta per raggiungere la vittoria finale della causa socialista.

Aggirandosi per il museo rivoluzionario recentemente costruito, per diverse aule, palestre ampie e piscine dotate di un ambiente didattico moderno e di equipaggiamento scientifico e didattico sotto la benevolenza del Partito, egli si è informato nel dettaglio sulla costruzione e l'istruzione.

Ha notato con grande piacere che la Scuola Rivoluzionaria di Mangyongdae, costruita e rafforzata sotto la cura degli impareggiabili grandi uomini, ha preservato e dato lustro al carattere e alla natura della scuola del Presidente Kim Il Sung e del dirigente Kim Jong Il, formando molte avanguardie decise e affidabili illimitatamente fedeli al Partito e alla rivoluzione tracciando così il cammino orgoglioso nella storia del progresso della causa rivoluzionaria negli ultimi 70 anni.

Ha notato che i diplomati della scuola che crescono bevendo l'acqua e respirando l'aria di Mangyongdae compiono con successo la loro missione e il loro dovere quali pilastri e nucleo della rivoluzione nel confronto con l'imperialismo e gli USA e in ogni posto di lavoro per la costruzione di una potente nazione socialista.

Sottolineando la necessità di compiere nuovi progressi nel lavoro per formare studenti in talenti rivoluzionari che acquisiscano conoscenze multilaterali in conformità alla missione e al dovere delle avanguardie nella formazione degli studenti e delle colonne portanti che erediteranno il lignaggio della rivoluzione Juche, egli ha elencato gli importanti compiti che servano da linee guida nell'istruzione, nella gestione e nel funzionamento della scuola.

È stato accompagnato da Choe Ryong Hae, membro del Presidium dell'Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito del Lavoro di Corea, vicepresidente della Commissione Affari di Stato della RPDC e vicesegretario del CC del PLC e da Ri Il Hwan, Kim Yong Su, Kim Yo Jong e Jo Yong Won, alti funzionari del CC del PLC.

Squadra di notizie politiche

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