La VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   PALESTINA   RUSSIA   SCIENZA 

Stampa pagina

 Stampa inserto 

La VOCE 1706

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  


GIÙ

SU


La VOCE ANNO XIX N°10

giugno 2017

PAGINA d         - 32

GayRussia.ru denuncia la fake di Yuri Guaiana sui lager gay in Cecenia


Sarebbe interessante sapere cosa sarebbe accaduto a quel gruppo di attivisti negli Stati Uniti. Gli avrebbero sparato direttamente"

da Premio Goebbels per la disinformazione

Nikolai Alexandrovich Alexeyev, leader di GayRussia.ru (ma come, esistono organizzazioni Lgbtq legali nella Russia del "dittatore omofobo" Putin?) si dissocia dalla vicenda che ha visto protagonista Yuri Guaiana, l’attivista italiano fermato ieri a Mosca e poi rilasciato dopo poche ore. Alexeyev ricorda il trattamento che egli stesso ha subito, in un caso analogo, dalla polizia della "democratica" Francia. E poi chiude: "Sarebbe interessante sapere cosa sarebbe accaduto a quel gruppo di attivisti negli Stati Uniti. Gli avrebbero sparato direttamente".


GayRussia.ru è, tra l’altro, l’organizzazione che ha denunciato la bufala dei "campi di sterminio per omosessuali" in Cecenia ed ha querelato Novaya Gazeta, il quotidiano che per primo l’ha diffusa. Ha chiesto ed ottenuto anche la rimozione di foto fuorvianti, decontestualizzate ed addirittura false, utilizzate da media online e siti di petizioni per "dimostrare" l’esistenza di quei presunti lager. Alcune di tali immagini ritraevano lo stesso Alekseev o, addirittura, gruppi di neonazisti russi repressi dalla polizia durante manifestazioni omofobe!

Ricordiamo che Guaiana si trovava a Mosca proprio per presentare una raccolta di firme a supporto della suddetta fake news sulla Cecenia.

Dichiarazione della Segreteria del CC del Partito Comunista Operaio Russo (RCWP)

Partito Comunista Operaio Russo (RCWP) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

18/05/2017

Nel giorno delle celebrazioni della vittoria del popolo sovietico sul fascismo, le autorità della Federazione Russa hanno intensificato le persecuzioni nei confronti dei comunisti russi. Diversi attivisti del ROT Front (Russian United Labor Front) sono stati arrestati e detenuti con pretesti ridicoli. Due degli attivisti sono membri del Comitato Centrale del RCWP, dirigenti di organizzazioni regionali del ROT Front: i compagni A. Batov e P. Tipakov incarcerati rispettivamente per 7 e 10 giorni.

Siamo perfettamente consapevoli che la detenzione non ha nulla a che vedere con le presunte violazioni formali (tanto più che non ce n’era nessuna). Le ragioni sono molto più profonde.

I compagni A. Batov e P. Tipakov sono ben noti tra i lavoratori delle loro città. Sono riconosciuti come abili agitatori in grado di analizzare profondamente le questioni e di evidenziarne chiaramente la sostanza tanto che ognuno possa comprendere.

Questa è la vera ragione della paura delle autorità capitaliste. Il regime ha speso milioni e milioni di rubli per i suoi spettacoli propagandistici, cercando di distogliere l’attenzione dei lavoratori dalla realizzazione dei loro interessi reali ma quando agitatori preparati fanno la loro comparsa, le menzogne e l’ipocrisia delle autorità vengono immediatamente rivelate. Così la dittatura borghese non ha altra opzione che progredire nel terrore aperto contro i comunisti. I nazisti iniziarono allo stesso modo. E’ alquanto significativo che la riunione dei comunisti di Mosca sia stata tenuta vicina al monumento a Ernst Thälmann, ucciso brutalmente dai nazisti predecessori degli attuali anticomunisti. E quindi era particolarmente minaccioso per la borghesia la ripetizione della canzone di Thalmann e il gesto e grido: Rot Front!

Possiamo vedere chiaramente la crescente repressione del regime che si trova nella situazione di una inevitabile crescita delle precondizioni oggettive per la rivoluzione, quando la presa di coscienza dei lavoratori che sono stati condotti in un abisso da parte dei capitalisti porterà l’ira delle masse.

Non sappiamo ancora quando l’indignazione popolare romperà la diga di menzogne e di oppressione, ma sappiamo che stiamo facendo quello che dobbiamo fare e questo lavoro non sarà inutile. Migliaia di nuovi combattenti sostituiranno quelli strappati dai nostri ranghi, mentre la marcia dei battaglioni proletari di ferro calpesterà il serpente decadente e putrescente del capitalismo.

Facciamo appello ai compagni di lotta per il loro sostegno - e a esprimere la loro posizione sulla detenzione dei membri del RCWP e attivisti del Rot Front con dichiarazioni e messaggi, anche alle autorità russe (presidente e governo).

Chiediamo che le persecuzioni politiche debbano essere fermate!
Chiediamo che i nostri compagni siano liberi!

V.A. Tyulkin
Primo segretario del CC del RCWP e ROT Front

PARATA MILITARE A MOSCA
PER IL GIORNO DELLA VITTORIA


Seicentomila persone hanno preso parte a Mosca sulla piazza rossa alla tradizionale parata degli Immortali, nel giorno, il 9 maggio, in cui si commemora la vittoria degli alleati sul nazifascismo.

Nella marcia semplici cittadini hanno sfilato con immagini dei loro parenti che hanno combattuto nella seconda guerra mondiale; Il presidente Vladimir Putin ha partecipato mostrando la fotografia del padre.
“Sono orgogliosa di mio nonno e del mio unico figlio che si è unito all’esercito e se è necessario impegnarsi per la madrepatria lo farà di buon grado”.

Putin ha condito lo sfoggio di potenza militare dicendo che “Non c’erano, non ci sono e non ci saranno forze che possano conquistare la nostra nazione”, aggiungendo che la Russia deve “aumentare le proprie capacità difensive”, per poter affrontare efficacemente “terrorismo, estremismo, neonazismo e altre minacce”.

WT: perché i media americani
bruciano di russofobia

La russofobia dei media americani non è legata alla volontà di mettere in cattiva luce la Russia, ma piuttosto il presidente Donald Trump, ritiene il colonnista del Washington times L. Todd Wood.

Dal suo punto di vista i media USA in questa maniera aiutano i democratici a promuovere i loro interessi e a bloccare l’iniziativa presidenziale.

"I democratici stanno usando queste relazioni di Donald Trump con la Russia, prima e dopo le elezioni, come ottuso strumento per colpire il presidente USA legalmente eletto e per non permettergli di condurre la propria politica. E i media corrotti aiutano in questo", afferma l’autore, sottolineando che in realtà il Partito Democratico "non ha mai avuto e mai avrà problemi col Cremlino".

"L’attuale isteria antirussa" ha un analogo storico, aggiunge Wood. Secondo lui alla fine degli anni ’90 il presidente russo Boris Eltsin temeva più di tutto che, se avesse perso il potere, sarebbe stato perseguito penalmente.

"Vediamo adesso lo stesso scenario per Obama e la Clinton" scrive il colonnista. Proprio per questo i democratici sono fortemente contrariati dal recente licenziamento del capo dell’FBI James Comey da parte di Trump, il quale "difendeva ed era a conoscenza dei loro spaventosi segreti".

Dal punto di vista di Wood, la Russia e gli USA non potranno mai coesistere senza il rispetto reciproco.

"Io non credo che la Russia sia una minaccia per l’esistenza degli Stati Uniti. I russi non tagliano la testa agli americani o ai propri alleati. La Russia storicamente è una grande potenza e bisogna relazionarsi con essa con il dovuto rispetto" sottolinea l’autore.

Molti politici e giornalisti americani negli ultimi tempi spesso ricorrono ad una retorica antirussa. Ad esempio il Time da poco ha pubblicato una copertina nella quale la Casa Bianca si fonde con la Chiesa di San Basilio. Con questo il giornalista irlandese Bryan McDonald nella sua rubrica per RT ha sottolineato che il Time aveva in mente il Cremlino nella pubblicazione, e non la cattedrale ortodossa. Ha ammesso, di non aver mai visto un errore più ridicolo.



  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

Stampa pagina

 Stampa inserto 

La VOCE 1706

 La VOCE  COREA  CUBA  JUGOSLAVIA  PALESTINA   RUSSIA   SCIENZA 

Visite complessive:
Copyright - Tutti gli articoli possono essere liberamente riprodotti con obbligo di citazione della fonte.