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La VOCE ANNO XIX N°6

febbraio 2017

PAGINA c         - 31


Il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica del Kazakhstan a Mosca

Mosca – Il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica del Kazakhstan, Kairat Abdrakhmanov, su invito del suo omologo russo Sergey Lavrov ha visitato Mosca per una visita. La visita del Ministro degli Affari Esteri della Repubblica del Kazakhstan Kairat Abdrakhmanov in Russia - il meetingQuesta è stata la prima visita in forma bilaterale per il nuovo ministro degli Esteri kazako, nominato appena lo scorso 28 dicembre 2016 eprima rappresentante ufficiale per il suo paese all’ONU.

Il programma della visita è iniziato con la posa dei fiori al monumento ad Abai Kunanbaev e la Tomba del Milite Ignoto. Poi Abdrakhmanov si è recato al ministero degli Esteri russo per i colloqui con Lavrov, che prima dell’inizio dei negoziati congratulato con lui per il suo alto incarico e gli augurato un grande successo.
La-visita-del-Ministro-degli-Affari-Esteri-della-Repubblica-del-Kazakhstan-Kairat-Abdrakhmanovin-Russia-omaggio-al-milite-ignoto-300x192.jpg A sua volta, il Ministro degli Esteri del Kazakistan ha osservato il simbolismo della sua visita, che si svolge alla vigilia del 25 ° anniversario dell’inizio delle relazioni diplomatiche tra il Kazakistan e la Russia. Egli ha sottolineato che il tono di un’ampia cooperazione tra Astana e Mosca ha chiesto personalmente il presidente Nursultan Nazarbayev e Vladimir Putin.

Durante i colloqui, i due ministri degli esteri hanno discusso vari aspetti della cooperazione kazako-russa, in formati multilaterali, così come le visite scambiate sui temi di attualità delle agende regionali e internazionali.

“Durante gli anni di indipendenza del Kazakistan e la Russia non solo si sono conservate le comunità e secoli di rapporti storici, ma abbiamo appreso anche un nuovo modo di costruire il nostri rapporti con principi di uguaglianza e di cooperazione reciprocamente vantaggiosi. Il ruolo di primo piano nel rafforzamento del partenariato strategico tra il Kazakistan e la Russia si svolge in incontri e colloqui regolari, tra i leader dei nostri due stati e non c’è una sola domanda che non trova sempre la sua soluzione”– ha detto nel corso dei negoziati Kairat Abdrakhmanov. Il Kazakhstan , tra l’altro, è membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a partire dal 1 gennaio di quest’anno e le due parti hanno discusso anche della cooperazione tra i due paesi nel quadro del corpo politico principale delle Nazioni Unite, così come nel quadro di organizzazioni regionali come la CSI, CEEA, CSTO, SCO e CICA. Altri temi principali dei colloqui sono stati i temi della sicurezza globale e nazionale, i prossimi colloqui Astana sulla Siria, la situazione in Afghanistan e altre questioni pressanti dell’agenda internazionale.
Dopo i colloqui, Abdrakhmanov e Lavrov hanno firmato un piano di cooperazione tra i ministeri degli esteri dei due paesi negli anni 2017-2018. Abdrakhmanov ha osservato a tale proposito che “nell’anno in corso è prevista una serie di incontri tra i leader dei nostri due paesi. Sono fiducioso perchè ccerto che la riunione odierna servirà ad un ulteriore sviluppo della cooperazione tra il Kazakistan e la Russia – ha concluso il ministro degli Esteri kazakoin uno spirito di reciproca fiducia, collaborazione e amicizia. Il nostro rapporto continuerà ad essere un buon esempio per tutti i nostri partner“.

La Turchia declina l’offerta di appoggio aereo dagli USA e chiede in sostituzione l’intervento aereo della Russia


La Turchia ha declinato l’offerta di aiuto degli USA per fornire appoggio aereo alle sue truppe in Siria ed ha richiesto, in sostituzione, alla Russia di fornire questo tipo di aiuto, come riferito dai responsabili statunitensi.
Questo episodio costituisce un’altro esempio della sconfitta politica statunitense di fronte alla Russia, che ha guadagnato influenza in Medio Oriente nell’ultimo anno.


Due responsabili militari statunitensi hanno detto che Ankara, che ha sostenuto combattimenti contro miliziani curdi e dell’ISIS dentro il territorio siriano, aveva accettato l’appoggio aereo russo negli scorsi giorni, come segnalato anche dal canale TV USA della NBC il Mercoledì scorso.
I turchi dal canto loro hanno rifiutato l’aiuto della coalizione diretta dagli USA, hanno affermato i responsabili del comando statunitense.

Quando è stata fatta la domanda dalla NBC agli ufficiali statunitiensi se i russi stavano attaccando l’ISIS nella città, quelli hanno risposto :”per adesso lo stanno facendo”-

In Agosto la Turchia aveva lanciato una incursione in Siria, affermando che l’operazione militare era diretta contro le forze curde siriane e contro l’ISIS, lo stesso gruppo a cui aveva fornito appoggio per anni.
Damasco aveva condannato l’intervento di Ankara come una violazione della sua sovranità.

I Ministri turchi mettono in questione la presenza delle forze USA nella base aerea di Incirlik
L’offerta di Washington era avvenuta alcune ore dopo che il ministro della Difesa turco, Fikri Isik, aveva avvisato che la mancanza di appoggio aereo nordamericano stava producendo sentimenti negativi nell’opinione pubblica turca rispetto all’utilizzo di questa badse militare da parte delle forze USA.
“Stiamo dicendo ai nostri alleati che….questo ci sta portando a mettere in questione la loro presenza ad Incirlik”, aveva dichiarato con riferimento alla grande base aerea situata vicino alla città di Adana, nel sud della Turchia.

Da parte sua anche il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, aveva criticato la mancanza di appoggio aereo degli USA nelle operazioni militari della Turchia nel nord della Siria ed aveva messo in questione la presenza di personale USA nella base turca.
“Se voi non ci appoggiate nelle operazioni miltari più significative, allora perchè siete situati nella base aere di Incirlik?, aveva dichiarato il ministro turco.

Nota: questi avvenimenti dimostrano la crescente tensione esistente tra gli USA e la Turchia da quando il presidente turco Recepit Erdogan ha accusato Washington di aver tramato il tentativo di colpo di Stato ai suoi danni, fallito come sembra per le informazioni trasmesse dall’intelligence russo.
Da quel momento Erdogan ha dimostrato di non fidarsi più di Washington e si è appoggiato alla Russia, tanto da voltare le spalle ai suoi vecchi alleati e ventilare la possibile uscita della Turchia dalla NATO.

Conseguenze del cambio di relazioni della Turchia:
1) nei giorni scorsi Erdogan ha firmato l’accordo con la Russia per il passaggio del gasdotto South stream dal territorio turco per portare il gas in Europa bypassando l’Ucraina.
2) Erdogan ha pubblicamente denunciato, pochi giorni fa, che Washington avrebbe di fatto aiutato l’ISIS e che di questa complicità i turchi dispongono di prove, filmati e documenti. In realtà questo era un “segreto di Pulcinella” ma, il fatto che lo riveli ufficalmente l’ex alleato Erdogan, mette l’Amministrazione USA in notevole imbarazzo.
3) Inoltre la Turchia ha concluso accordi con la Russia e con l’Iran per negoziare la pace in Siria, estromettendo di fatto gli USA dalle trattative. La Turchia accusa Washington di appoggiare i curdi del YPG che Ankara considera come “terroristi”.

Queste mosse di Ankara non hanno di certo giovato alle relazioni USA-Turchia e non è escluso che Washington, che segue con preoccupazione il nuovo cambio di politica di Ankara, si sia legato al dito il voltafaccia del governo di Erdogan. La Turchia è un paese troppo importante per trascurare le conseguenze del cambio di politica del suo governo.
Da quando si è registrato il cambiamento di campo di Ankara e si è creata la tensione con gli USA, la Turchia viene scossa da una serie di attentati stragisti dell’ISIS, l’ultimo dei quali, verificatisi ad Istanbul, ha causato 39 morti.
Alcuni osservatori si chiedono se questa sia soltanto una coincidenza.

Fonte: Al Manar

Traduzio e nota: Luciano Lago

La Russia per migliori relazioni con gli Stati Uniti ma ’senza farsi illusioni’ e non "contro la Cina"

La Russia per migliori relazioni con gli Stati Uniti ma ’senza farsi illusioni’ e non "contro la Cina"

dichiarazione di Serghey Lavrov, ministro degli Esteri della Federazione Russa

da lantidiplomatico.it

"Siamo a favore che la Russia, Stati Uniti e Cina costruiscano relazioni con altri, ma questo triangolo non deve essere chiuso o non deve avere progetti che siano fonte di preoccupazione per gli altri stati", ha dichiarato il capo della diplomazia russa, Sergei Lavrov, in un discorso alla Duma di Stato, la camera bassa della Russia.

A questo proposito, il ministro ha descritto i rapporti bilaterali tra il suo paese e la Cina "amichevoli" e "efficienti", così come "un esempio per le grandi potenze del XXI° secolo", e quindi assicurando che la solida cooperazione strategica Mosca-Pechino "è immutabile ".

A questo proposito, Lavrov ha aggiunto che l’associazione del suo paese con la Cina non dovrebbe essere influenzata dai rapporti con qualsiasi altro paese.

"Non ho mai avuto amici che sono contro qualcuno (...) Non credo che le prospettive di sviluppo delle relazioni con ogni altro paese debbano mettere in discussione la partnership strategica e di cooperazione multiforme tra la Russia e la Cina," ha spiegato.

Per quanto riguarda i rapporti Mosca-Washington, il capo della diplomazia del Cremlino ha affermato che presumibilmente la normalizzazione chiederà tempo, ma ha sottolineato che la Russia è pronta ad andare per la sua strada.

"È chiaro che per superare i danni causati all’interazione russo-americano nella gestione della (ex Presidenza degli Stati Uniti) di Barack Obama è necessario un lavoro serio, ma come ha fatto notare il presidente (russo, Vladimir) Putin , siamo disposti ad andare per la nostra strada facendo in modo di risanare le relazioni per gli interessi dei nostri popoli e gli interessi della sicurezza globale e della stabilità", ha affermato.

Inoltre, Lavrov ha alluso alle dichiarazioni del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a favore della normalizzazione delle relazioni con la Russia, e ha detto che Mosca si aspetta che Trump "mantenga la sua posizione" e invece di " interferire negli affari di altri paesi, si concentri per "risolvere i problemi dell’America. "

Tuttavia, il ministro degli Esteri russo ha già avvertito in altre occasioni che Mosca non si fa illusioni circa la ripresa delle relazioni con Washington.

Fonte: Hispantv

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