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La VOCE ANNO XX N°4

dicembre 2017

PAGINA 1         - 17

  CUBA Sui presunti attacchi  
  acustici. Le ragioni di Cuba.

Scritto da Granma

Lo scorso 17 febbraio il Dipartimento di Stato e l’Ambasciata degli Stati Uniti a L’Avana informarono per la prima volta il Ministero delle Relazioni Estere e la sede diplomatica di Cuba a Washington, del fatto di presunti attacchi acustici avvenuti tra novembre del 2016 e febbraio del 2017.

Medici cubani hanno esaminato minuziosamente le persone che vivono nelle zone vicine alle residenze dei diplomatici statunitensi e nessuno ha presentato problema di salute o auditivi.

Lo scorso 17 febbraio il Dipartimento di Stato e l’Ambasciata degli Stati Uniti a L’Avana informarono per la prima volta il Ministero delle Relazioni Estere e la sede diplomatica di Cuba a Washington, del fatto di presunti attacchi acustici avvenuti tra novembre del 2016 e febbraio del 2017.

Le autorità statunitensi hanno sostenuto che questi incidenti sono stati provocati con l’utilizzo di dispositivi del suono con un’ampia portata ed hanno provocato danni alla salute di funzionari di questa sede diplomatica e ai loro familiari.

Cos’è un attacco acustico?

Si definisce attacco acustico l’emissione di alti decibeles di suono per generare differenti reazioni fisiche e cognitive con fini di neutralizzazione, con l’uso di armi non letali o strumenti disponibili nel mercato.

In Cuba non esiste questo tipo di tecnologia ed è proibita l’importazione commerciale di qualsiasi strumento con queste funzioni, per cui la loro introduzione nel paese si potrebbe realizzare solo in maniera illegale.

L’INVESTIGAZIONE

Pie de foto: Tenente colonnello Francisco Estrada Portales, capo della Sezione d’ Investigazione Criminale del Ministero degli Interni.

Dalla prima notifica degli allegati fatti acustici, le autorità cubane hanno assunto con grande serietà le informazioni inviate dagli statunitensi; è stata realizzata una esaustiva investigazione, ordinata dalla massima direzione del governo cubano, nella quale sono state realizzate molteplici azioni d’istruzione, perizie, tecniche e operative, per chiarire i presunti fatti in un area nuova, dato che non esistono precedenti di questo tipo di aggressioni nè in Cuba né in altre parti del mondo.

Eseguendo quanto stabilito nella Legge di Procedimento Penale vigente in Cuba, è stato aperto il rapporto investigativo numero 10/17, per chiarire un possibile delitto d’Azione contro i Capi e i rappresentanti diplomatici di Stati Stranieri

Il Tenente Colonnello Francisco Estrada Portales, capo della Sezione delle Investigazioni Criminali del Ministero degli Interni, ha rivelato un gruppo di azioni d’istruzione sviluppate, tra le quali: la raccolta delle dichiarazioni di testimoni residenti nelle zone vicine ai luoghi dove sono avvenuti i fatti; l’emissione di dispacci a differenti istituzioni perchè certificassero temi d’interesse per l’investigazione, misurazioni dello spettro radio elettronico e sonoro nelle zone dove sono avvenuti i fatti così come registrazioni sonore specifiche in questi ambienti.

Inoltre ha detto che quando le autorità statunitensi hanno consegnato registrazioni raccolte solo da loro nei presunti eventi acustici, sono stati realizzati dettami e perizie.

È stato formato un Gruppo di Lavoro Permanente, responsabilizzato con il processo investigativo, nel quale sono intervenute differenti specialità del Ministero degli Interni ed è stato costituito un comitato di esperti in temi acustici integrato da specialisti dei Ministeri di Scienza, Tecnologia e Ambiente e di Salute Pubblica.

Immediatamente, di fronte alla situazione presentata dalla parte statunitense, il governo di Cuba, compiendo i suoi obblighi con la Convenzione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche, ha incrementato tutte le misure necessarie per impedire qualsiasi azione contro i diplomatici degli Stati Uniti.
Inoltre il Tenente Colonnello Estrada Portales si è riferito al fatto che “negli scambi con i funzionari dell’ambasciata degli USA, hanno espresso un apprezzamento dell’incremento delle misure di sicurezza e protezione ed hanno sollecitato che si mantengano in funzione per garantire la tranquillità dei loro funzionari nel nostro paese”.

APPARECCHI, PAZIENTI, INTENZIONI, RUMORI?

Il Dipartimento di Stato con una nota diplomatica aveva informato che presunti attacchi acustici si realizzavano da apparecchi acustici ad ampia portata, e non ha fornito altre informazioni al proposito.

pie de foto: Da sinistra a destra i dottori Matha Beatriz Martínez Torres, Álida Suárez Landrián e Manuel Jorge Villar Kuscevic, che partecipano al processo investigativo.

Senza dubbio nelle investigazioni realizzate dalle autorità cubane non sono state ottenute informazioni o elementi che hanno indicato l’esistenza di strumenti o apparecchi per emettere suoni come quelli descritti dalla parte statunitense.

Non sono nemmeno state scoperte intenzioni o piani per far entrare nel paese questi dispositivi dalle frontiere aeree o marittime, dov’è stata rinforzata la vigilanza in coordinamento con la Dogana Generale della Repubblica.

Il governo degli Stati Uniti ha anche maneggiato pubblicamente che i suoi diplomatici avevano presentato una varietà di sintomi come: nausea, giramenti di testa, dolori al viso, dolori addominali, problemi all’udito, problemi cognitivi

ed anche danni cerebrali, sperimentati in circostanze e contesti molto diversi, facendo pensare al presunto utilizzo di molteplici dispositivi.

Noti uomini di scienza del mondo, autori di numerose investigazioni in differenti campi della conoscenza come la medicina e la fisica, associati ai fenomeni sonici, hanno sostenuto diverse ipotesi che pongono in dubbio che siano avvenuti i presunti attacchi acustici.

Questi specialisti, vincolati a prestigiose istituzioni accademiche e a centri

d’investigazioni, considerano improbabile che quella grande varietà di sintomi sia stata provocata da apparecchi conosciuti e spiegano che non è possibile provocare danni cerebrali partendo da questi incidenti.

Affermano che la perdita dell’udito si può provocare solo con l’esposizione a fonti udibili e che non si conoscono precedenti medici di questa malattia per suoni non udibili, come presentano insistentemente le autorità e i media della stampa nordamericana.

Gli specialisti indicano che non esistono armi infrasoniche capaci di provocare le malattie descritte e che questo è stato dimostrato negli esperimenti con animali. Questi danni si possono produrre solo con l’uso di potenti apparecchi di grandi dimensioni, che danneggerebbero molte persone in un raggio d’azione determinato e non in maniera selezionata, come sostengono gli statunitensi.

Nonostante i presunti danni alla salute, nessun funzionario dell’Ambasciata degli USA si è rivolto a un’istituzione ospedaliera dove abitualmente ricevono assistenza medica.

«E sino ad ora in nessuna unità del nostro sistema di salute è giunto qualche paziente con questa sintomatologia associata ad una presunta aggressione sonora”, ha confermato la Dra. Martha Beatriz Martínez Torres, specialista in Otorinolaringoiatria, che forma parte del comitato di esperti creato dall’ investigazione.

Il Tenente Colonnello Estrada Portales,a questo proposito ha commentato che

hanno avuto una risposta dalla Direzione Municipale di Salute di Playa, dove hanno certificato di non aver assistito pazienti con patologie che si potessero associare ad attacchi acustici o rumori anomali di decibel alti.

“È stato anche controllato se alcune persone residenti vicino alle residenze dove presumibilmente avvenivano gli attacchi,erano state danneggiate e assistite nelle loro aree di salute, ma con risultati negativi”, ha aggiunto.

Durante l’investigazione, sono stati intervistati 20 testimoni, vicini delle case dei diplomatici presumibilmente aggrediti, che hanno dichiarato di non aver sentito rumori strani né presentato problemi di salute o dell’udito simili a quelli riportati dai diplomatici degli Stati Uniti.

Il capo della Sezione d’Investigazione Criminale, ha confermato che tutti i testimoni sono stati sottoposti ad un esame medico minuzioso e che nessuno ha avuto problemi all’udito che si possano relazionare con i fatti investigati.

La specialista in Audiologia, la Dra. Álida Suárez Landrián ha spiegato che come parte del lavoro sono state realizzate prove audiometriche alle persone vicine dei luoghi presumibilmente implicati nei danni all’udito.

«Tra tutte le prove uditive nessuna ha dato risultati positivi a un trauma acustico, ossia la curva audiometrica è stata negativa per il trauma acustico.

Inoltre sono state realizzate prove di timpanometria e tutte sono state negative» ha segnalato.

Per gli esperti è strano che i vicini del luogo non abbiano subito danni o per lo meno non abbiano percepito i detti rumori.

La Dra. Martha Beatriz Martínez Torres, otorinolaringoiatra, afferma che se all’interno di una casa o un locale ci sono più di 90 decibels, all’esterno si avrà un numero maggiore nella frequenza uditiva.

« Cosa diciamo con questo? Vogliamo dire che non solamente sarebbe danneggiata la persona che sta in una casa o in un locale, ma tutto l’ambiente e tutte le persone che stanno nell’ambiente esterno soffrirebbero a loro volta», ha soggiunto.

In accordo con le norme internazionali, il gruppo degli esperti in temi acustici ha realizzato misurazioni del rumore ambientale in differenti orari e nelle aree vicine alle residenze dei diplomatici statunitensi e non è stata constatata nessuna anomalia.

Il Laboratorio Centrale di Criminalistica del Ministero degli Interni ha effettuato prove prolungate di vigilanza acustica ed ha realizzato registrazioni del rumore ambientale in maniera aleatoria e tutti i parametri risultati sono stati nella norma.

Tra le limitate azioni di cooperazione della parte statunitense, c’è stata la consegna ritardata di alcune mostre sonore vincolate presumibilmente ai fatti informati e dopo questo le autorità degli USA hanno ricevuto un’esaustiva perizia tecnica.

Il Tenente Colonnello Juan Carlos Molina Campos, Ingegnere in Telecomunicazioni, ha precisato che dopo l’analisi realizzata valutando le tre registrazioni consegnate dagli statunitensi, si può dire senza dubbio che le persone che hanno realizzato quelle registrazioni non erano sottopose a un livello di pressione acustica elevato, perchè per danneggiare le persone i livelli d’esposizione devono essere di 80, 90, 100 decibels di segnale.

Il Dr. in Scienze Fisiche Carlos Barceló Pérez ha segnalato: « I livelli che siamo riusciti a misurare stanno nell’ordine dei 74 decibels approssimativamente, e questo livello non riguarda la zona dei danni uditivi traumatici, perchè per avere un danno traumatico permanente ci vogliono livelli al disopra dei 120- 130 decibels. Ma indubbiamente in quello che c’è nella registrazione, i livelli sonori non si avvicinano nemmeno di lontano ai livelli che potrebbero provocare danni all’udito».

I parametri stabiliti dall’Accademia Statunitense di Otorino Laringologia e Chirurgia della Testa e del Collo in relazione ai danni in umani esposti ad armi acustiche hanno un’intensità superiore ai 90 decibels. In nessuno dei casi lee mostre di audio consegnate hanno superato questi livelli, fatto dimostrato tecnicamente, con perizie e scientificamente.

Anche se non è stato provato l’uso di mezzi tecnici per realizzare queste presunte aggressioni in maniera intenzionale, durante la rigorosa analisi le registrazioni hanno mostrato coincidenze con i suoni emessi da alcune specie d’insetti, soprattutto grilli e cicale.

Il Tenente Colonnello Molina Campos ha rivelato quanto segue:«Abbiamo fatto una prova, abbiamo fatto una registrazione in un parco della capitale e l’abbiamo caratterizzata. Poi abbiamo applicato la stesse tecniche d’elaborazione digitale che abbiamo applicato alle mostre di audio che ci

..segue ./.

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