Alla domanda di un giornalista relativa al fatto che gli USA hanno ridefinito la RPDC come “paese sponsor del terrorismo”, il portavoce del Ministero degli Affari Esteri della RPDC ha dato il 22 la seguente risposta:
Il 21 di questo mese gli USA hanno rimesso la RPDC nella lista degli “sponsor del terrorismo”.
Poco tempo fa, Trump ha pronunciato alla riunione dell’ONU parole assurde come la “distruzione totale” del nostro Stato e stavolta ci ha etichettati come “sponsor del terrorismo”, il che è una provocazione grave e una violazione aperta contro il nostro degno Stato.
Dal 1979, il paese nordamericano ha messo il cappello di “sponsor del terrorismo” agli Stati che non gli obbediscono. Nel gennaio del 1988 lo misero al nostro paese e glielo levarono nell’ottobre del 2008.
È una cosa estremamente illogica e una burla alla pace e alla sicurezza internazionale il fatto che gli USA, caporioni del terrorismo di ogni tipo, etichettino o meno a loro capriccio altri paesi sovrani come “sponsor del terrorismo” come se fossero il “giudice internazionale del terrorismo”, senza avere la capacità di prevenire gli atti terroristi all’interno del loro paese.
Questa farsa degli USA non è altro che uno dei mezzi banditeschi volti a schiacciare i paesi indipendenti che non obbediscono loro e una facciata per coprire la loro incapacità.
Questa volta gli USA hanno pubblicato, oltre a ridefinirle, sanzioni aggiuntive contro la RPDC col pretesto di interrompere i fondi illeciti necessari al “piano illegale di armi nucleari e missili della Corea del Nord”.
Le nostre armi nucleari diventano il deterrente per difendere la nostra sovranità e il diritto all’esistenza e allo sviluppo davanti all’estrema politica ostile verso la RPDC e alla minaccia nucleare degli USA.
Tanto più continua l’ostilità anti-RPDC degli USA, tanto più si intensificherà il nostro deterrente.
Tramite la campagna anti-RPDC, il paese nordamericano ha dimostrato senza riserve a tutto il mondo la sua intenzione di schiacciare la nostra idea e il nostro regime avvalendosi di tutti i mezzi e metodi.
La figura miserabile degli USA, che parlano di “risoluzione pacifica” da una parte e dall’altra etichettano il nostro paese come “terrorista”, ci insegna che è giusta la nostra linea di sviluppo parallelo e che bisogna impugnare più fermamente la spada nucleare.
Gli USA si assumeranno la responsabilità di tutte le conseguenze delle loro provocazioni.
KCNA (fonte: Naenara)
Rodong News TeamLa Russia spera di tornare al progetto di un gasdotto in Corea del Sud attraverso la Corea del Nord
27/11/2017 09:44Maggio Grigory00661 visualizzazioni
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La Russia ha espresso la speranza che i progressi nella situazione politica nella penisola coreana consentiranno il ritorno al progetto del gasdotto attraverso la Corea del Nord verso la Corea del Sud.
"Il progetto del gas si trova nella fase più avanzata di attuazione, ma la situazione politica che sta emergendo sulla penisola, non consente di andare alla attuazione pratica, - ha detto il vice capo della Asian Morgulov Club Conferenza del Ministero degli Esteri russo" Valdai".
Secondo lui, questo sarebbe assolutamente vantaggioso per tutte e tre le parti del progetto. In precedenza, il presidente della Corea del Sud Mun Jae Ying ha promesso di contribuire alla costruzione di un gasdotto dalla Russia attraverso la Corea del Nord, che sarebbe il modo più conveniente per fornire gas alla regione e risolvere il problema dellapprovvigionamento energetico.