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La VOCE ANNO XIX N°8

aprile 2017

PAGINA 4         - 16

Pyongyang minaccia di ridurre gli Stati Uniti in cenere se attuano la politica dell’attacco preventivo

di sitoaurora

La Corea democratica testa un nuovo potente motore per missili

Sputnik 20/03/2017 La Corea democratica ha apparentemente ignorato gli avvisi del segretario di Stato Rex Tillerson che l’azione militare contro il Paese è "sul tavolo", procedendo a una prova a terra del nuovo motore a razzo ad alte prestazioni. Il test del nuovo motore, che sarebbe utilizzato nei missili, è stato salutato come un successo dal leader Kim Jong-un. Kim Jong-un era presente presso l’impianto di lancio satellitare Sohae di Dongchang-ri, il 18 marzo, alla prova, secondo la Korean Central News Agency. Il giovane leader, citato da KCNA, ha detto che il test è stato un "grande evento di portata storica", che segnava la "nuova nascita" del settore missilistico della Corea democratica, che cerca di cancellare la dipendenza dalla tecnologia di altri Paesi. "Tutto il mondo sarà presto testimone di quale significato la grande vittoria riportata oggi sia ricca di eventi", ha detto il leader presumibilmente dopo l’evento. L’agenzia della nazione aveva detto che lo scopo della prova era confermare l’affidabilità delle caratteristiche del motore, compresa la potenza della camera di combustione ed i movimenti delle varie valvole.
Il teste avviene dopo che Tillerson ha detto che la pazienza strategica degli Stati Uniti con la Corea democratica è finita, avvertendo che "tutte le opzioni sono sul tavolo" a Washington verso Pyongyang, compreso l’intervento militare. Tillerson, che ha visitato il confine tra le due Coree il 17 marzo, durante il suo viaggio diplomatico in Asia, ha detto che la "politica della pazienza strategica è finita". "I diplomatici ed altri sforzi degli ultimi 20 anni per portare la Corea democratica alla de-nuclearizzazione sonno falliti. Quindi abbiamo 20 anni di approccio fallito. Gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno un trattato di mutua difesa in vigore dal 1954”. “Hanno un certo numero di interessi comuni, a prescindere dalla leadership o dal segretario di Stato", aveva detto il Dr. Daniel Pinkston, docente di relazioni internazionali presso la Troy University di Seoul. "Quegli interessi rimangono gli stessi e ancora una volte ci sono più possibilità di conoscere le persone e capire le eventuali modifiche eventuali, che a mio avviso saranno minori nella posizione degli Stati Uniti. Era l’occasione per Tillerson di conoscere persone, interlocutori e controparti nella regione. L’esercito è sempre sul tavolo e fa parte del calcolo di ogni Stato che cerca di raggiungere obiettivi politici. Quindi è sempre stato sul tavolo. Gli Stati Uniti hanno combattuto una guerra nei primi anni ’50 e numerosi alleati li sostennero, con la Repubblica di Corea, ovviamente, e i volontari cinesi popolari che sostennero il Nord… La guerra si concluse con un armistizio in cui le due parti trovarono un accordo militare, un cessate il fuoco, ancora in vigore”.
"Dal punto di vista degli Stati Uniti, e non credo che questo cambi a prescindere dal cambiamento di personale o presidenti, gli Stati Uniti hanno un trattato di difesa reciproca di lunga data con la Corea del Sud e il comandante delle Nazioni Unite qui è un generale degli Stati Uniti che ha l’obbligo di rispettare l’armistizio e il cessate il fuoco", secondo il dottor Pinkston, che non crede che la Corea democratica abbia la capacità di sostenere uno scontro militare contro le altre nazioni della regione. "La Corea democratica assegna un’enorme quantità di risorse ai militari. Detto questo, ha molto materiale antiquato e non ha le risorse per mantenere una campagna militare a lungo termine. Ha preso decisioni su come allocare le risorse su un triplo-sistema. Ha così tante persone sotto le armi, ma non può addestrale tutte in modo adeguato, formando gruppi scelti come fanteria, forze speciali ed assegna molte risorse nelle capacità asimmetriche come la guerra cibernetica, armi nucleari, artiglieria, sottomarini, gallerie e altre tattiche e tecniche che pensa di poter applicare con queste capacità asimmetriche e trarre vantaggio". Nonostante

il Dr. Pinkston creda che la Corea democratica non possa impegnarsi in una guerra a lungo termine con la Corea del Sud e i suoi alleati, l’uso della forza militare "sempre sul tavolo" contro il Nord sarebbe un errore. "Ci potrebbe essere un incidente o la Corea democratica potrebbe scatenarsi, ma senza che questo accada, come Stati Uniti ed alleati lancerebbero una guerra preventiva? Nessuno lo sosterrebbe; la Corea del Sud non ha intenzione di sostenerla né il Giappone, che fornirebbe gli spazi logistici per il flusso di materiali per la penisola, e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non ha intenzione di sostenerla".
Il 6 marzo, i media riferirono che la Corea democratica aveva sparato quattro missili balistici, e tre erano caduti nella zona economica esclusiva del Giappone. Secondo il Ministero della Difesa giapponese, i missili non inflissero danni. I militari della Corea del Sud affermarono che i missili avevano volato per oltre 600 miglia. Pyongyang aveva detto che i lanci avvennero in un’esercitazione per colpire strutture militari degli Stati Uniti situate in Giappone. I colloqui a sei avviati nel 2003 per porre fine al programma nucleare della Corea democratica vedono Stati Uniti, Cina, Russia, Giappone, Corea del Sud e Corea democratica. I negoziati hanno raggiunto un punto morto quando la Corea democratica si è ritirata dai colloqui nel 2009 e da allora ha effettuato diversi test nucleari e balistici.


Mentre le tensioni tra Stati Uniti e Corea democratica continuano a crescere, il leader Kim Jong Un minaccia di ridurre gli USA "in cenere" se "anche un solo proiettile" viene sparato da Washington su Pyongyang. Tra gli avvertimenti della Corea del Sud che Pyongyang compie progressi "significativi" con l’ultima prova del motore-razzo, il ministero degli Esteri della nazione isolata rilasciava una dichiarazione, "l’Esercito Popolare di Corea ridurrà in cenere le basi dell’aggressione e della provocazione con gli invincibili missili Hwasong con testate nucleari, difendendo in modo affidabile la sicurezza del Paese e la felicità del suo popolo, nel caso le forze di Stati Uniti e dei fantocci della Corea del Sud sparino un solo proiettile sul territorio della Corea democratica", secondo il Daily Express. Il viceportavoce del ministero della Difesa sudcoreano Lee Jin-woo ha detto, "Attraverso questo test, si è constatato che il motore ha fatto progressi significativi, ma un’analisi più approfondita è necessaria per precisare la spinta e possibili usi". Al-Jazeera ha riferito che dopo il test, mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump lasciava il resort Mar-a-Lago di Palm Beach, in Florida, aveva detto ai giornalisti che “ha avuto incontri sulla Corea democratica. Si comporta molto, molto male. Vi dirò, si comporta molto male". Alla domanda su una risposta degli Stati Uniti alla provocazione della Corea democratica, durante un incontro a Tokyo, il segretario di Stato americano Rex Tillerson rifiutava di escludere un’azione militare, sottolineando che la "politica della pazienza strategica" con Pyongyang era finita. "Gli sforzi diplomatici ed altri degli ultimi 20 anni per portare la Corea democratica al punto della de-nuclearizzazione sono falliti. Quindi abbiamo 20 anni di approccio fallito compreso il periodo in cui gli Stati Uniti fornirono 1,35 miliardi di dollari in assistenza alla Corea democratica per incoraggiarla a prendere un percorso diverso... Se elevano la minaccia del loro programma di armamenti al livello che riteniamo richiedere un’azione è un’opzione sul tavolo".
La Korean Central News Agency del Nord (Kcna) ha detto che il test ha avuto luogo presso il sito di lancio satellitare Sohae alla presenza di Kim Jong Un. Le foto diffuse in seguito mostrano il leader con un ampio sorriso guardare molto soddisfatto i risultati. Kim "ha osservato che il mondo intero sarà presto testimone di quale significato la grande vittoria riportata oggi sia ricco di eventi", secondo l’agenzia. Nonostante le sanzioni delle Nazioni Unite e gli inviti alla denuclearizzazione da tutto il mondo, la Corea democratica ha condotto cinque esperimenti nucleari e una serie di lanci di missili, con alcuni funzionari governativi ed esperti credere che la Repubblica popolare democratica di Corea sia pericolosamente vicina allo sviluppo di un missile in grado di colpire gli Stati Uniti.


Traduzione di Alessandro Lattanzio
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