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La VOCE ANNO XVIII N°7

marzo 2016

PAGINA g         - 35

La propaganda per dare a Siria/Russia la responsabilità del fallimento della tregua concordata

Aggiungo alcuni elementi alla sintesi di Marco, che ringrazio.

1) La situazione curdo-siriana rischia di essere un ostacolo per la Turchia. Infatti il PYD tiene rapporti sia con gli Usa da una parte, sia con Russia e Siria dall’altra. Di conseguenza Washington non può permettere ad Ankara di intraprendere una grossa azione nel Nord della Siria. Non è un caso che abbia ufficialmente chiesto alla Turchia di fermare i bombardamenti sulle forze curde. Richiesta per altro disattesa con aumento della tensione tra Usa e Turchia.

2) Siamo forse davanti al secondo culmine della crisi dopo il false-flag degli attacchi chimici di Goutha, poi bisognerà pensare ai negoziati. L’alternativa è una guerra a tutto campo, per lo meno in quello scacchiere, che indebolirebbe gli Usa e la Ue anche perché hanno poche probabilità di vincerla e farebbe compattare tutti i paesi non-Nato (e di sicuro creerebbe dei problemi interni alla Nato stessa), militarmente, politicamente ed economicamente. Bisogna anche tener conto che difficilmente Obama a fine mandato si imbarcherebbe in una grossa guerra. Anche Bush Jr alla fine dell’ultimo mandato era addivenuto a più miti consigli (miti rispetto agli inizi).

3) Che i Curdi siriani si ritaglino una loro zona è uno dei più verosimili scenari postbellici. Possono arrivare a ciò negoziando l’autonomia con Damasco o facendo la guerra a una Damasco rafforzata e sostenuta dai Russi, cosa improbabile, perché bisogna anche considerare che l’Isis non verrà celermente sloggiato dall’Iraq, se mai verrà veramente sloggiato (in questa battaglia gli Iracheni sarebbero coraggiosamente soli se si arriva a un negoziato in Siria, col solo sostegno "back-office" di Russia e Iran).
Il PYD ha aperto recentemente la sua prima rappresentanza diplomatica e guarda caso l’ha aperta a Mosca. Anche un distratto si rende conto che Mosca ha molta più influenza di Washington su Damasco e su questa influenza i Curdi contano anche se sembrano flirtare con gli Usa. Tuttavia gli Usa non possono perdere i contatti coi Curdi. Così il PYD si sta assicurando due protettori contrapposti, rischia di sigillare il confine Turchia-Siria, rischia di stabilire uno stato autonomo federato alla Siria e la Turchia schiuma di rabbia.

4) Gli ospedali bombardati sono delle tragiche e inutile repliche degli attacchi chimici di Goutha. Se gli Usa non hanno dato il via libera all’attacco allora non penso che lo daranno adesso con l’Esercito Arabo Siriano al contrattacco, i terroristi in fuga e mondialmente autosputtanati e la Russia che scorrazza coi suoi jet e chiude gli spazi aerei coi suoi S400. Incidentalmente, faccio notare che l’ospedale "di MSF" è già diventato l’ospedale "sostenuto da MSF" e ho la sensazione che la cosa si stia sgonfiando mediaticamente. Il tutto comunque è costato decine di morti innocenti, come al solito.
Non ho capito l’alzata d’ingegno della Merkel che chiede una no-fly zone, senza che, finora, gli alleati europei l’abbiano seguita. Che diavolo le sta passando per la zucca? Ha così strizza che fratello Erdogan spinga nella "sua" Europa un altro milione o due di profughi e quindi vuole fare la piaciona con lui?

Finisco con un’ultima nota sulla faccenda Regeni. L’attacco al Cairo che vuol dire attacco al governo di Tobruk (per altro fatto esplicitamente da Cremaschi alla famosa riunione di Eurostop) è una incoscienza bella e buona in vista di un possibile intervento dell’Italia in Libia. Queste persone hanno perso ogni bussola non dico leninista o gramsciana, ma politica in generale.

Piotr

Ho fatto un piccolo e sintetico elenco dei temi più spinosi della guerra siriana, una guerra che arriverà ad una svolta obbligata nei prossimi giorni con il fallimento o l’ inizio, oggi improbabile, della tregua concordata a Monaco.

1)Accordo. Giovedì è stato trovato un fragilissimo accordo tra USA, Russia, ONU, alcuni paesi dell’ occidente e i paesi della regione mediorientale. L’accordo prevede - Corridoi umanitari subito - Un cessate il fuoco entro sette giorni, con l’esclusione delle azioni militari contro Daesh, Al Nusra e altri gruppi terroristi.

2)Responsabilità del fallimento. Oggi questa tregua che dovrebbe arrivare tra pochissimi giorni sembra addirittura impossibile. Lo scontro sul campo e mediatico, al momento, sembra finalizzato solo ad assegnare all’ avversario la responsabilità del fallimento.

3)Le mediazioni precedenti dell’ ONU. I tentativi di mediazione e di tregua proposti dall’ ONU negli anni passati si sono sempre fermati su due punti.a) I tentativi di tregua, perchè i gruppi terroristi mai hanno accettato il cessate il fuoco. Oggi il mondo sa che sul campo siriano ci sono anche i terroristi, fino al giugno 2014 i terroristi c’erano ma il mondo non lo sapeva e i fallimenti delle tregue rimanevano avvolti nella nebbia. b)Altro nodo irrisolto è sempre stato “Assad”.

4)Nodo Assad. In realtà l’oggetto del contendere tra Russia/Iran e ribelli/paesi del Golfo/Turchia non è la continuazione della “dittatura” di Assad, ma il modo nel quale si deciderà il futuro della Siria. Se possa esserci una transizione, decisa dai voti dei siriani, alla quale può partecipare Assad con i suoi sostenitori o se debba esserci un “ cambio di regime” prima del voto dei siriani e deciso da molti attori stranieri. Russia e Iran hanno sempre parlato di libere elezioni in una Siria futura.

5)Crimini di guerra. Secondo il diritto internazionale, i bombardamenti non devono mettere in pericolo la vita dei civili, quindi uccidere civili nel corso di bombardamenti per colpire combattenti nemici è un crimine di guerra, se avviene in modo che la morte di civili sia ritenuta probabile. Da molti viene ritenuto un crimine di guerra anche l’ embargo dell’ Unione europea alla Siria, perchè le sanzioni economiche in tempo di guerra non sarebbero permesse dal diritto, aggiungendo una sofferenza ad una situazione già disastrosa e terribile.
E’ da considerare anche che sin dal 2012 la guerra dell’ esercito siriano è contro gruppi terroristi che hanno sempre operato senza alcun rispetto delle consuetudini belliche: uccidendo i prigionieri, uccidendo civili, compiendo rapimenti, compiendo attentati terroristici tra la gente. La Francia, per alcune azioni terroriste dell’ Isis nel suo territorio, ha sopseso molte garanzie costituzionali, provocando anche le dimissioni di una ministra che non condivideva queste scelte. La Siria si trova da 5 anni sotto un attacco di forze terroriste consistenti, con l’Occidente impegnato a metterla in ginocchio economicamente. Possiamo dire, senza temere smentite, che la Siria, lo Stato siriano, ha subito molti più crimini di quanti possa averne commessi.

6)Campo diplomatico. Gli opinionisti affermano concordi che la Siria e la Russia sono favoriti sul terreno diplomatico. In una intervista al Corriere della Sera, papa Francesco ha dichiarato che c’è una convergenza parziale tra Santa Sede e Russia, anche se la Russia ha i suoi interessi e che l’ Occidente dovrebbe fare autocritica su primavere arabe, Libia ed Iraq. Insomma è più interessato a far saltare i negoziati il fronte anti Assad che il governo siriano con i suoi alleati.

7)Ma chi combatte contro il governo siriano ? M Repubblica decrivendo le forze impegnate ad Aleppo indicava come “Ribelli”: Free Syrian Army, e accanto a questa sigla riconosciuta dall’ Occidente come alleata, Fronte Al Nusra, affiliato ad Al Qaeda, “volontari francesi, turchi e ceceni”, che non sono operatori umanitari ma jihadisti stranieri che combattono in Siria, i salafiti del Ahrar al-Sham e Ghuraba al Sham, probabilmento un altro gruppo islamista.

8)L’ intervento in Siria di truppe di terra dell’ Arabia saudita e Turchia. Repubblica di lunedì definiva l’ Isis “il grimaldello” usato da due paesi, alleati dell’ Italia, per perseguire in Siria i loro interessi contro il governo di Assad, il nemico sciita in generale e i curdi.

9)I ricatti all’Occidente di Turchia e Arabia s. La Turchia ricatta l’ Europa minacciando di lasciare le sue frontiere aperte per milioni di migranti che vogliono entrare in europa. L’Arabia saudita, non riducendo le quote Opec di produzione petrolifera, tiene molto basso il prezzo del petrolio e manda in crisi tutta l’ economia mondiale.

10)Emergenza migranti. L’ Europa ha bisogno della pace in Siria per arginare l’ emergenza migranti che rischia di far saltare l’ Ue. Su un milione di migranti arrivati in Europa nel 2015, 500 mila sono siriani. Se il conflitto dovesse continuare, e oggi sembra che tutti diano per scontato che si allarghi ulteriormente, la situazione dei migranti in arrivo in Europa peggiorerebbe in modo ingovernabile. Nessun intervento alle frontiere riuscirebbe ad arginarla. Gli europei, invece di accusarsi reciprocamente di buonismo o razzismo, dovrebbero leggere i dati e capirebbero subito che senza la riduzione dei conflitti armati si andrà verso l’ incremento dell’ emergenza. E’ matematico.

Questo mio scritto è uno scarno elenco dei temi principali attorno ai quali si svolge la tragedia siriana, ogni singolo punto andrebbe approfondito e spiegato meglio. Credo però che sia importante anche mettere insieme le diverse questioni e non affrontare ogni tema come se fosse un sistema chiuso.

Marco Palombo

MOBILITIAMOCI CONTRO LE GUERRE

Nell’imminenza della guerra alla Libia, ordinataci dalla Nato, per tornare a distruggere e depredare quel paese e alla luce della sempre più massiccia aggressione della coalizione Nato-Israele-Golfo a Siria e Iraq, cui si oppone la vittoriosa resistenza del popolo siriano, assistito dalla Russia, il COMITATO NO GUERRA NO NATO diffonde questo volantino. Invitiamo a riprodurlo e a distribuirlo ovunque.

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