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La VOCE ANNO XVIII N°8

aprile 2016

PAGINA 6

8 Marzo, giornata internazionale di lotta delle donne!

Le operaie, le braccianti, le lavoratrici dei servizi, le casalinghe, sono state in questi ultimi anni il bersaglio preferito delle politiche di austerità e neoliberiste, dell’offensiva dei capitalisti e dei loro governi che cercano incessantemente di intensificare lo sfruttamento, con forza lavoro a basso costo e senza diritti.
Licenziamenti, sottosalari, precarietà, discriminazioni, allungamento dell’età pensionabile, tagli ai servizi sociali e alla sanità pubblica, boicottaggio della L.194….la borghesia perpetua e aggrava la condizione di sfruttamento e oppressione delle donne, cancella i loro diritti fondamentali, diffonde quotidianamente una cultura basata sulla violenza contro le donne.
Di fronte a questa drammatica realtà, occorre fare dell’8 Marzo una vera giornata internazionale di lotta e unità per gli interessi e i diritti delle donne proletarie e degli strati popolari, non una ridicola festa consumistica, che nulla ha a che vedere con il suo reale e storico significato.
Manifestiamo, protestiamo e sviluppiamo il movimento e l’organizzazione delle donne per l’uguaglianza economica e sociale, per il lavoro sicuro e senza discriminazioni, per i servizi sociali e sanitari pubblici e gratuiti, contro la violenza padronale e maschilista, contro la reazione politica e l’oscurantismo clericale, contro il razzismo e la guerra imperialista che è sempre diretta contro le lavoratrici, i lavoratori, i popoli oppressi.
Le operaie, le donne degli strati popolari svolgono un ruolo indispensabile nella lotta per una nuova società in cui sia abolito lo sfruttamento, così come l’oppressione delle donne.
Senza la ribellione e l’organizzazione delle donne, le loro aspirazioni e le loro energie non si potrà sconfiggere la classe dei capitalisti e costruire il nuovo mondo. Allo stesso modo, il lavoro di formazione del Partito comunista non può prescindere dall’apporto delle donne proletarie più avanzate e coscienti!
Marzo 2016

Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

Uno schiaffo in faccia ad Hollande: Sophie Marceau rifiuta la Legion d'onore: precisazione

L’attrice francese Sophie Marceau, lanciata anni fa dalla commediola giovanilista "il tempo delle mele", dimostra di avere non solo un bel viso ed un bel personale, ma anche giudizio, dignità ed un cervello ben funzionante.
Ha rifiutato la Legion d’Onore, massima onorificenza francese. Motivo: il presidente Hollande l’aveva concessa anche ad un ministro dell’Arabia Saudita, noto stato canaglia, che nega ogni diritto ai suoi cittadini (specie se di genere femminile), guerrafondaio, protettore del terrorismo internazionale.
Ogni tanto arriva anche qualche notizia positiva e piacevole, Vincenzo Brandi

Preciso che il ministro saudita di cui si parla è lo stesso principe ereditario della famiglia Saud, noto per le sue posizioni oltranziste.

Sulle torture di Asti l’Italia verrà giudicata dalla Corte Europea dei Diritti Umani

Antigone/Tortura. Asti: CEDU rifiuta la composizione del Governo. Si andrà a sentenza.
La Corte europea dei diritti umani ha respinto la richiesta del Governo di composizione amichevole nel caso dei due detenuti torturati nel carcere di Asti, decidendo di andare a giudizio e valutare nel merito la questione.

Il caso ebbe inizio nel 2004 quando i due detenuti vennero denudati, condotti in celle di isolamento prive di vetri nonostante il freddo intenso, senza materassi, lenzuola, coperte, lavandino, sedie, sgabello. Gli venne razionato il cibo, impedito di dormire, furono insultati e sottoposti nei giorni successivi a percosse quotidiane anche per più volte al giorno con calci, pugni, schiaffi in tutto il corpo e giungendo, nel caso di uno dei due, a schiacciargli la testa con i piedi.

La vicenda giudiziaria ebbe inizio a seguito di due intercettazioni nel febbraio del 2005 nei confronti di alcuni operatori di polizia penitenziaria sottoposti a indagine per altri fatti. Si arrivò quindi al rinvio a giudizio degli indagati dopo oltre sei anni dai fatti, il 7 luglio 2011. Antigone si costituì parte civile nel processo.

Il 30 gennaio 2012 si arrivò alla sentenza di primo grado e la Corte di cassazione chiuse processualmente il caso il 27 luglio dello stesso anno. Per nessuno dei responsabili si arrivò a condanna, in quanto non esistendo il reato di tortura, si procedette per reati di più lieve entità arrivando, nel caso di due, a prescrizione, mentre per altri due indagati l’assoluzione arrivò per motivi procedurali. Il giudice comunque mise nero su bianco che i fatti, pur qualificandosi come tortura ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite, non potevano essere perseguiti come tali poiché in Italia non esiste una legge che riconosca il reato di tortura.

A seguito dell’impossibilità dei tribunali italiani di garantire giustizia Antigone, con l’avvocato Simona Filippi, difensore civico dell’Associazione, ha collaborato a predisporre i ricorsi alla Corte europea dei diritti umani. Alla stesura e alla presentazione degli stessi collaborò anche Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia. Nello scorso mese di novembre la Corte EDU dichiarò ammissibile il ricorso.

Il governo si limitò a proporre 45 mila euro a ricorrente senza prendere altri impegni.

“La Corte di Strasburgo – dichiara Simona Filippi – a nostro avviso ha deciso di andare avanti in quanto il Governo si è limitato a fare un’offerta economica ai due ricorrenti senza assumersi nessun impegno per sanare la grave lacuna normativa consistente nell’assenza del delitto di tortura nel codice penale italiano”. “Come Antigone faremo un atto di intervento davanti alla Corte” conclude la Filippi.

“E’ ora che il Governo presenti un proprio disegno di legge coerente con il testo Onu e che lo faccia approvare nel più breve tempo possibile” dichiara Patrizio Gonnella. “E’ un impegno governativo a questo punto. Il Presidente del Consiglio dia seguito al tweet che scrisse dopo la condanna europea per le torture alla Diaz, a chiederglielo sono anche gli oltre 54.000 firmatari della nostra petizione”. “Sono trascorsi 27 anni dalla ratifica del Trattato Onu contro la tortura e ogni passaggio temporale ulteriore è faticoso a capirsi”.

Roma, 14/03/2016

Attentati terroristici di Bruxelles:
la responsabilità politica e morale
è dell’imperialismo!

Bruxelles - cuore dell’UE e sede della NATO - è stata colpita da due vili attacchi terroristici di tipo fascista che hanno causato almeno 32 morti e circa 270 feriti. Gli attacchi sono stati rivendicati dall’ISIS, strumento della borghesia araba reazionaria che mira a realizzare il Califfato islamico.
I barbari attentati di Bruxelles, così come quelli avvenuti in altri paesi, sono direttamente legati alla politica di guerra condotta incessantemente negli ultimi 15 anni dagli USA, dalla NATO e dall’UE in Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Yemen, etc.
Queste forze imperialiste, assieme ai loro alleati (Turchia, Arabia Saudita e le monarchie reazionarie del Golfo) hanno svolto un ruolo fondamentale nella creazione e nel rafforzamento dell’ISIS. Un’organizzazione armata ultrareazionaria assai utile per ridisegnare la mappa della regione mediorientale e africana, per mantenere le masse nell’oscurantismo religioso, diffondere il settarismo e minacciare le forze comuniste, rivoluzionarie, laiche e progressiste.
Ora che le bandiere nere jihadiste hanno esteso il loro campo d’azione e colpiscono in Europa per i loro scopi retrivi, i governi europei rispondono con più militarizzazione, misure emergenziali, maggiore controllo e sorveglianza poliziesca dei cittadini, limitazioni dei diritti dei lavoratori, criminalizzazione della protesta sociale, controriforme costituzionali. Incapaci di proteggere la sicurezza delle masse popolari ma pronti a sopprimerne le poche e limitate libertà.
Gli attentati commessi dai fanatici islamisti vengono anche usati per avallare nuove aggressioni militari in Siria e in Libia, paese dove il governo Renzi nutre vecchie ambizioni imperialiste, causando altra distruzione e morte che alimenteranno il terrorismo.
Rifiutiamo in blocco gli ipocriti appelli dei capi di governo e delle istituzioni sovranazionali borghesi che si ergono a paladini della “civiltà attaccata” e chiamano alla “sacra unità” attorno ai famelici interessi delle classi sfruttatrici e parassitarie.
Non lasciamoci ingannare dalle loro lacrime di coccodrillo! Sono i principali responsabili della politica di depredamento, saccheggio e dominio dei popoli dipendenti che ritorna in Europa anche sotto forma di bombe negli aeroporti e nelle metropolitane.
La lotta contro il terrore reazionario e fascista, è indissolubilmente legata alla lotta contro l’imperialismo, un sistema agonizzante che può portare all’umanità solo sfruttamento del lavoro, impoverimento, insicurezza della vita economica e fisica.
Di qui la necessità di forgiare un’altra unità: quella proletaria e popolare, l’unica veramente efficace per farla finita con un sistema che genera inevitabilmente le guerre di rapina e il terrore, per aprire con la rivoluzione la via alla società socialista, in cui vi sarà benessere e sicurezza per le masse lavoratrici.
Continuiamo, estendiamo e rafforziamo le nostre lotte e mobilitazioni, dicendo: NO alla politica di guerra, terrore e miseria! NO alla militarizzazione della vita sociale, NO al razzismo e al fascismo! SI ai diritti dei migranti!
Fuori l’Italia dalla NATO e dalla UE! Ritiro immediato di tutte le truppe inviate all’estero! Basta con le spese militari! Rottura di ogni relazione con i paesi che praticano e sostengono il terrorismo! Solidarietà con i popoli in lotta per la loro autodeterminazione!
Costruiamo un ampio Fronte popolare contro l’offensiva capitalista, la reazione politica e le minacce di guerra e terrore, per mandare a casa il governo antipopolare e bellicista Renzi!
Per dirigere la lotta diventa sempre più urgente un forte Partito comunista di classe e rivoluzionario. Perciò diciamo ai proletari d’avanguardia: uniamoci, organizziamoci e lottiamo insieme, subito!
23 marzo 2016

Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

Mauro Biglino 2015 HD la bibbia, gli alieni, il fumetto

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