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azioni terroristiche, organizzate, finanziate e perpetrate dal territorio nordamericano, in molti casi con la stessa complicità del Governo degli Stati Uniti.
La manipolazione politica di un tema così sensibile come la lotta contro il terrorismo offende anche la memoria delle vittime delle criminali azioni dell'11 ottobre 2001, fatto che ha suscitato la solidarietà e l'offerta di aiuto incondizionato del nostro Governo e del nostro popolo. Cuba esige che il Governo degli Stati Uniti punisca i veri terroristi che oggi risiedono in territorio nordamericano, che liberi i Cinque Eroi e che metta fine alla politica di blocco e di ostilità contro il nostro paese che attenta
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LA SFIDA DI PARIGI E BERLINO Le Monde Paris
Angela Merkel e Nicolas Sarkozy non si lasciano più: dopo una serie di incontri negli ultimi due anni , si sono rivisti il 16 agosto a Parigi per un vertice bilaterale.
Nel momento in cui la crisi del debito pubblico destabilizza uno dopo l' altro tutti gli anelli deboli dell' eurozona, lo scopo dell' incontro era chiaro: dimostrare ai mercati e agli speculatori che Francia e Germania non abbandonano l' Europa.
Era il meno che potessero fare. Parigi e Berlino fanno bene a ripetere di voler difendere la moneta unica anche se dovrebbe essere scontato.
Il fatto che i due paesi, assumendosi le loro responsabilità , si impongano come "direttorio europeo" deriva dal ruolo propulsivo che svolgono da mezzo secolo nell' integrazione europea e soprattutto in tempi di crisi.
Il fatto che cerchino di creare un "governo economico dell' Unione" è un altro passo verso la direzione giusta, visto che evidentemente una moneta comune esige una maggiore integrazione economica e di bilancio.
Infine, il fatto che predichino il rigore finanziario e ne facciano un imperativo europeo è salutare. Anche se proprio Francia e Germania per prime si fecero beffe, nel 2003 delle regole contenute ne patto di stabilità e di crescita.
E quella "regola aurea" è incisa nel marmo dei trattati che in linea di principio sono ben più vincolanti delle costituzioni nazionali.
I mercati sospettosi e inquieti ascolteranno ora la cancelliera tedesca e il presidente francese più di quanto abbiano fatto dopo gli incontri precedenti?
Dubitarne è lecito (anche se non in modo definitivo) l' introduzione degli eurobond (cioè nuove obbligazioni europee che consentano di mettere in comune il debito pubblico dei paesi membri) e rifiutando di aumentare le risorse al Fondo europeo di stabilità finanziaria, Parigi e Berlino hanno mostrato i limiti del loro impegno.
La cancelliera Merkel lo ha ricordato senza giri di parole: "La gente cerca una panacea universale. Io non credo a soluzioni del gennere. Bisogna procedere un passo alla volta".
La scommessa franco tedesca è doppiamente rischiosa. Rifiutando oggi di introdurre gli eurobond, ma lasciando la porta socchiusa, Sarkozy e Merkel sembrano dire ai mercati: continuate pure ad attaccarci, prima o poi finiremo col cedere.
E probabilmente, purtroppo, saranno ascoltati.
I due leader continuano invece a tacere sull' unico rimedio in grado di stimolare le entrate e ridurre in modo stabileil debito pubblico: una cre
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