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buona o cattiva fede, ha il fegato di leggere il sito ogni giorno.
La prima pagina de La Repubblica di oggi (12/1/2011), poi, ha tutta l'aria di un quotidiano dedito a pagare l'ennesima e periodica marchetta a chi ha a cuore che si tenga alta l'attenzione su un presunto "allarme antisemitismo" che in realtà è bel lungi dal costituire un vero e proprio pericolo per le comunità ebraiche, nel mondo e nel nostro paese. La notizia riguarda la pubblicazione di una "blacklist dell'odio antisemita [.] sulle pagine italiane del forum neonazista americano Stromfront, fondato [.] da un ex leader de Ku Klux Klan".
Secondo La Repubblica, l'attenzione dell'opinione pubblica dovrebbe essere oggi concentrata, accanto, per esempio, alle notizie di politica o agli aggiornamenti in vista del referendum sull'accordo imposto agli operai di Mirafiori, su un allarme derivante da rigurgiti deliranti di gruppi che, chissà perché, assumono la dignità sufficiente per meritarsi un posto in prima pagina.
O forse si sa perché: non sarà che questo tipo di operazioni mediatiche, quindi la costante attenzione data alla propaganda neonazista e follemente antisemita, siano funzionali a una propaganda, quella appunto filo-sionista, che ingigantendo l'allarme antisemitismo, in realtà ben poco radicato nella società contemporanea, vuole solo terreno fertile perché l'opinione pubblica accetti, o quantomeno taccia, sui progetti sionisti in Medio Oriente?
Non sarà perché in tal modo l'equazione antisionismo = antisemitismo sia automaticamente accettata dall'opinione pubblica e, senza apparire come una strumentale forzatura, sia egualmente giustificata la criminalizzazione di ogni tipo di critica alle politiche israeliane di occupazione e apartheid?
Inoltre, perché nessuno si occupa del sito ultrasionista www.masada2000.org, che da anni pubblica black lists con migliaia di nomi di ebrei colpevoli di non essere abbastanza fascisti, fra i quali Woody Allen, Daniel Barenboim, Ilan Pappe, Dror Feiler, gli italiani Giorgio Forti e Paola Canarutto, addirittura l'ex premier israeliano Olmert (evidentemente colpevole di aver sterminato solo qualche migliaio di libanesi e palestinesi di Gaza)?
Dimenticavamo: il Manifesto è definito da "Informazione Corretta" "il quotidiano di Rocca Cannuccia" perché, come si spiega nel pezzo del 06.01.2011 (dal titolo "Il più grande giacimento di gas al mondo è di Israele" - lo ha deciso "Informazione Corretta"?) "finché il Manifesto continuerà a scrivere Tel Aviv al posto di Gerusalemme, noi faremo seguire alla testata la seguente frase: il quotidiano di Rocca Cannuccia".
Bene, lo annunciamo ufficialmente: se servirà a ristabilire la legalità internazionale e a far sì che la Palestina diventi uno Stato con capitale Gerusalemme, siamo disposti tutti a trasferirci a Rocca Cannuccia.
Nota redazionale: Il G.A.MA.DI. e La VOCE condividono le amare riflessioni e le proteste del Forum Palestina ed esprime solidarietà a Michele Giorgio e soprattutto a Manlio Dinucci che conosciamo e che stimiamo per il suo serio, corretto e coerente impegno letterario, giornalistico, civile sociale e politico.
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