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UNA VOCE DAL GIAPPONE: DILEMMA NUCLEARE Keiji Tekeuchi - Asahi Shimbun Giappone
Il terremoto che ha devastato la regione TohoKuha ha provocato il primo vero stato di emergenza per gli impianti nucleari giapponesi.
la situazione ci ricorda ancora una volta la pericolosità delle centrali e smentisce chiunque affermi che non sono rischiose perché progettate con cura.
Gli incidenti che si sono verificati negli impianti nucleari durante il terremoto ci costringono a porci una domanda fondamentale: un paese così esposto dal punto di vista sismico può permettersi le centrali nucleari?
Il governo giapponese ha adottato delle misure per rafforzare gli standard di resistenza sismica delle centrali dopo il grande terremoto di Kobe nel 1995. ma a quanto pare quegli standard non sono sufficienti.
la struttura di una centrale è molto resistente, ma il processo di generazione dell' energia comporta un impianto complesso che una unì' enorme quantità di parti e componenti. E' difficile prevedere i possibili danni a tutti i sottosistemi come quello elettrico. Ed è impossibile prevedere quando e dove si verificherà una grande scossa.
A causa delle sue scarse risorse naturali, il Giappone ha sempre considerato la produzione di energia atomica un pilastro della politica energetica e ha aumentato molto lentamente l' uso di fonti rinnovabili di energia.
Una revisione della politica energetica del paese è già allo studio, ma è probabile che quella attuale sia sostanzialmente confermata. Ora dovremmo essere più umili nel prepararci ad affrontare i terremoti, tornare al punto di partenza per approfondire alcune questioni fondamentali e chiederci fino a che punto in questo paese la sicurezza delle centrali potrà essere garantita.
In caso contrario, dopo aver vissuto il timore di fughe radioattive in aggiunta alla devastazione del terremoto e dello tsunami, molte persone non saranno più così convinte della necessità del nucleare.
Nota redazionale: comprendiamo la profonda preoccupazione di questo giornalista giapponese e condividiamo il suo richiamo alla necessità di serie riflessioni e di conseguenti cambiamenti . Per quanto riguarda noi, l' Italia, il paese del sole e del vento, riteniamo sia criminale scartare le fonti rinnovabili per tuffarsi in una funesta avventura nucleare, anziché vedere come il nostro paese abbia bisogno di assistenza e di cura, poiché franano strade e paesi interi, si distruggono i valori architettonici e la vita stessa dei giovani e delle famiglie.
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