LA VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   SCIENZA 

GIÙ

Stampa pagina

 Stampa inserto 

LA VOCE 1011

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

La VOCE ANNO XIII   N° 3

NOVEMBRE  2010

Pagina 5

RIBALTONE DELLE UNIVERSITA' AMERICANE
Tullio Di Mauro


Da anni diverse agenzie offrono  classifiche graduate delle università del mondo.
I risultati pesano sugli orientamenti di stati e finanziatori  privati e di studenti e di famiglie  che possono permettersi di scegliere.

I criteri sono più o meno oggettivi: quantità di diplomati e di Nobel , impatto delle pubblicazioni di docenti , stima degli specialisti  di diversi ambiti disciplinari.

Washington Monthly sta cercando da alcuni anni  di innovare la metodologia.

Per classificare  le università statunitensi utilizza le graduatorie ufficiali pubblicate dal dipartimento federale dell' istruzione , ma soprattutto utilizza le risposte degli studenti a complessi questionari raccolti dal Community College Survey of Student Engagement (Cesse).

Per il Montly è centrale l' effettivo modo di vita e formazione degli studenti. Esempio estremo: quanti studenti fanno volontariato nei Peace corps o per Teaching for America?

Sul massimo di cento punti  29 sono assegnati all' apprendimento attivo e collaborativo, 19 alla qualità scientifica (l' unica centrale per altri), 14 all' interazione studenti-facoltà, 12 all' impegno degli studenti, 12 ai supporti nelllo studio. I 15 punti restanti sono assegnati sulla base delle graduatorie del dipartimento federale.

Viste così, grandi università blasonate e vezzeggiate scivolano in fondo, qualcuna, come Stanford, resiste, ma emergono piccole o poco note università dove si lavora seriamente per preparare agli impegni della vita intellettuale e civile del mondo presente.

BRASILE: la pubblicità che inquina

Per le elezioni presidenziali brasiliane  del prossimo 3 novembre si profila la vittoria annunciata di Dilma Rousseff, l' ex guerrigliera trasformata  qualche mese fa da Lula nella sua erede simbolica. La vera sfida potrebbe essere un'altra.
Per il partito dei lavoratori  la cui politica estera è molto più a sinistra  dell' orientamento liberale  e populista adottato  negli affari interni - si tratta di vincere a S?o Paulo: in questo modo, per la prima volta dal ritorno  della democrazia in Brasile, il partito di governo avrebbe un peso schiacciante. La campagna elettorale è entrata nel  momento decisivo  ed è diventata anche piuttosto Appassionante. Poi c'è la novità dell' importanza di Internet, che potrebbe fare la differenza, accanto ai mezzi d' informazione  più tradizionali.  E c' è un' altra particolarità di questa sfida per S?o Paulo: l' uso delle immagini.
La città paulista applica da un paio di anni la legge Cidade limpa che vieta le affissioni pubblicitarie in nome della lotta all' inquinamento visivo. Ma i politici sono riusciti a ottenere una deroga alla legge che loro stessi hanno votato: potranno farsi pubblicità. Con dei limiti. Così sono spuntati ovunque , lungo le grandi arterie cittadine, dei piccoli  ridicoli pannelli con i ritratti atroci dei candidati. Può darsi che questa pratica , in una città di 20 milioni di persone che  hanno imparato ad apprezzare la pulizia visiva, sia addirittura controproducente.

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

 LA VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   SCIENZA 

SU

Stampa pagina

 Stampa inserto 

LA VOCE 1011