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Paesi Bassi, ha osservato le metafore che usiamo per parlare degli stati d' animo. "Non possiamo fare a meno di riprodurle in uno schema spaziale verticale, con l' estremità positiva in alto e quella negativa in basso", spiega.
Ha chiesto a 24 studenti di spostare delle biglie da una scatola a un' altra su uno scaffale più in basso, o viceversa, mentre parlavano di eventi con una valenza emotiva positiva o negativa.
Gli studenti erano molto più veloci a raccontare storie che riecheggiavano la metafora sottintesa delle loro azioni: se spostavano le biglie in alto erano più veloci a raccontare storie dal contenuto emotivo positivo e viceversa.
Oltre che sulla velocità, il movimento fisico influisce anche su quello che si sceglie di dire o di pensare?
Un altro esperimento di Casasanto ha rivelato che la risposta è sì. Mentre spostavano le biglie in alto o in basso gli studenti hanno risposto a domande neutre, come: "Che hai fatto ieri?".
I volontari tendevano a parlare di eventi positivi se spostavano le biglie verso l' alto e di eventi negativi se le spostavano in basso.
Casasanto ha mostrato anche che chi usa il corpo in modo diverso, come i mancini, pensano in modo diverso.
Se le caratteristiche innate del corpo sono responsabili dei pensieri astratti, che succede in corpi radicalmente diversi dal nostro?
Quali sono le implicazioni per l' intelligenza artificiale?
E per l' istruzione'?
Forse stare seduti a un banco non è il modo migliore per studiare la matematica.
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