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PESSIMI SEGNALI
Si moltiplicano nel nostro paese pessimi segnali che nulla fanno presagire di buono per l'immediato futuro. Non è che gli altri stiano molto meglio: non facciamo del nazionalismo alla rovescia; non ci stracciamo inutilmente le vesti. Tutti i paesi, in particolare quelli dell'Occidente capitalista che sono quelli del gruppo di cui facciamo parte, danno forti segnali di crisi economica, culturale e sociale; ma parliamo dell'Italia perché è il nostro paese. La nuova prevista vittoria delle destre, ed in particolare della Lega, dimostra che si allentano i legami di solidarietà nazionale e sociale di fronte al dilagare della crisi economica con i suoi corollari di disoccupazione, precarietà e povertà. Da Venezia a Torino ci si batte per regionalizzare il regime fiscale in un ottica miope di bottega che trova però molti sostenitori anche al livello di vasti strati di classe operaia impaurita, impoverita e tradita dalla "sinistra" ormai latitante sui grandi temi sociali e politici che la caratterizzavano. Si tuona contro l'immigrazione, ed anche su questo tema si trova vasta udienza anche presso quell'elettorato che una volta era fedele alle parole d'ordine della vecchia sinistra di classe. D'altra parte, anche su questo tema, la cosiddetta "opposizione" non riesce ad andare al di là di un generico sterile e ipocrita "buonismo", incapace di affrontare questa problematica in modo scientifico, come facevano Marx ed Engels (chi si ricorda più dell'esercito industriale di riserva di cui parlavano i nostri classici, con tutti i problemi connessi?). Il blocco governativo vara una nuova legislazione contro il mondo del lavoro introducendo il concetto di "arbitrato" che scardinerebbe alla base i contratti collettivi frutto di secoli di lotte sindacali. Per fortuna questa volta persino l'ambiguo Napolitano, che tutto ha firmato nella sua vita di Presidente, non ha avuto lo stomaco di firmare la legge e l'ha rimandata alle camere. Ma cosa aspettarsi alla fine in un paese in cui precarizzazione, moderazione salariale, mancanza di garanzie per il mondo del lavoro sono promosse da destra e da sinistra, dal "pacchetto Treu" alla Legge Biagi, con la molle opposizione pro-forma, se non l'aperto assenso, dei maggiori sindacati, CGIL compresa?
La ministra-killer Gelmini, longa manus di Berlusconi e della destra, dopo aver massacrato scuola e ricerca con tagli continui, si appresta a licenziare decine di migliaia di insegnanti. E' una notizia incredibile per un paese civile. E' la morte annunciata della cultura di massa, della ricerca, della stessa innovazione tecnologica senza cui il paese non può andare avanti. Invece, i soldi per mandare soldati sui fronti di guerra più disparati, al servizio dell'imperialismo statunitense, si trovano sempre (da destra e da "sinistra")! Intanto la Chiesa Cattolica, sempre più retriva, scatena le sue campagne contro i candidati sgraditi: non siamo sostenitori della guerrafondaia e sionista Bonino, sostenitrice dei "diritti umani" a senso unico, ma certamente questa volta la Chiesa le ha proprio tirato un brutto colpo. La forsennata campagna contro l'aborto trova una sponda nei nuovi governatori leghisti che straparlano contro le leggi dello Stato cercando di sabotare l'uso della pillola abortiva, in grado di evitare molti drammi e dolori alle donne. Ma d'altra parte su chi contare? L'opposizione, compresa la formazione di Di Pietro, che almeno dimostra un minimo di combattività, vivacchia sull'attacco personale a Berlusconi evidenziando i suoi guai giudiziari e sessuali, che certo esistono. Ma questo basta? Preferiremmo sapere quale è il tipo di programma alternativo e di società per cui i partiti di opposizione intendono lottare; ma ormai gli esponenti di queste formazioni (comprese quelle presunte "radicali") vanno solo a caccia di poltrone e non sanno più dire nulla alle masse abbandonate alla demagogia della destra. Che fare? Bisogna ricominciare tutto da capo e ricostruire un'opposizione vera a questo sistema, dal basso e contando solo su piccoli gruppi, movimenti e sindacati di base esistenti. E' poco, ma non c'è altra via! Intanto speriamo che la "vecchia talpa" stia continuando a scavare!
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