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La VOCE  ANNO XII N° 6

  FEBBRAIO  2010

PAGINA  4

  La VOCE
Degli esteri 
ing. Domenico Anastasia

EVO  MORALES NON  HA PIU' AVVERSARI
Fernando Gualdoni -  El Pais Spagna

Inarrestabile e infaticabile, Evo Morales ottiene un secondo mandato presidenziale  e preme subito sull' acceleratore  per consolidare il suo progetto  di rifondazione della Bolivia.  Lunedì 6 dicembre dopo l' ufficializzazione  della sua vittoria, il presidente aymara ha tenuto un discorso davanti a un migliaio di sostenitori. "Abbiamo l' enorme  responsabilità di approfondire questo  processo di cambiamento, L' aver ottenuto i due terzi dei seggi alla camera e al  senato mi obbliga  a rafforzare la trasformazione socialista".

In effetti la sua vittoria è stata schiacciante . Morales è stato rieletto con il 62 per cento dei voti contro il 28 per cento del suo  principale oppositore, il conservatore Manfred Reyes Villa. Ancora più importante è la vittoria alle legislative: il duo movimento al socialismo (Mas)  ha ottenuto 24 senatori su 36,  e 84 deputati su 130.In questo modo il presidente non avrà problemi a far passare  le riforme necessarie  per attuiare i principi contenuti  nella nuova costituzione , approvata a febbraio con un referendum.

Tre i particolare: la legge per le autonomie indigene, la riforma del sistema politico  e quella del sistema giudiziario.

L' ex leader cocalero  non ha perso tempo e ha immediatamente convocato  i suoi collaboratori per pianificare  il programma di governo in vista  dell' inizio dell' attività parlamentare , il 6 febbraio.

Il Ma ha vinto in sei province su nove. Anche nella parte orientale del paese , quella più ostile verso morales , il partito ha ottenuto degli ottimi risultati, vincendo per la prima volta  nella regione di Tarija  e aumentando la sua popolarità  del 118 per cento in quella di Pando. Inoltre Morales ha ottenuto l' appoggio  dei boliviani che votavano all' estero. Ma il presidente ha anche teso la mano all' opposizione: "Siamo il governo del dialogo". Ha poi affrontato il tema di una eventuale rielezione  nel 2015, che sarebbe stata impossibile con la vecchia carta costituzionale. "Questa è la mia prima elezione, secondo la nuova costituzione", ha detto il presidente, sapendo che il nuovo testo permette due mandati consecutivi. Ma ha poi dichiarato:" Comunque, la rielezione non mi interessa".

Ora tutti si chiedono come Morales deciderà di usare il suo enorme potere. I suoi sostenitori sono convinti  che, nonostante i discorsi spesso carichi di retorica antimperialistica, Morales sia molto più pragmatico di quanto  appaia, e spiegano che, in privato, il presidente non perderebbe occasione per prendere le distanze da Chavez e da Fidel Castro.

Altri non sono d' accordo. Secondo molto analisti il voto del 4 dicembre ha rafforzato l' egemonia politica del Mas. La Bolivia non avrebbe più un sistema politico tradizionale, sostiene il giornalista Fernando Molina. "I partiti tradizionali sono scomparsi e quasi tutto lo spazio è stato occupato dal Mas, che ha concentrato nelle sue mani il potere esecutivo, parlamentare ed economico.

Nota della redazione:

Se il carattere del paese è a regime socialista, la popolazione non ha nulla da temere. Non come da noi decreti e leggi ad personam, antipopolari, anticulturali, antilavoratori, e solo rivolte al profitto senza limiti e senza scrupoli. come appunto succede in Italia, paese capitalista e lacché dell' imperialismo.

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