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2) non ci fu alcuna "pulizia etnica"; 3) le "bande comuniste del maresciallo Tito" storicamente non esistono perché si trattava dell'Esercito popolare di liberazione jugoslavo, facente parte a tutti gli effetti degli Alleati contro le forze dell'Asse; 4) gli "esuli" non furono 350.000 ma circa 200.000 e se ne andarono dalla Jugoslavia nel corso di vent'anni.
La motivazione addotta dalla "Commissione Cultura" è tesa a ribaltare i dati di fatto storici: secondo i politici italiani la "pulizia etnica" la facevano i partigiani, non gli occupatori fascisti e nazisti. Questa interpretazione pseudo-storica, assolutoria dei fascisti, è clamorosamente bugiarda ed i parlamentari che l'hanno sottoscritta meritano tutto il disprezzo dei democratici, italiani e stranieri, delle generazioni presenti, passate e future. Ad una visione così fascista dei fatti della II Guerra Mondiale replicano in silenzio i ventimila partigiani italiani caduti combattendo dalla parte dell'Esercito Popolare di Liberazione jugoslavo, per riscattare l'onore dell'Italia infangato dalle politiche fasciste, ed anche le molte centinaia di partigiani jugoslavi morti ammazzati sulla nostra penisola, mentre davano man forte alla nostra Resistenza.
7 Febbraio 2010: E' morto a Belgrado l'accademico serbo Mihajlo Markovic
Il 7 febbraio 2010, a Belgrado, all'età di 87 anni, è morto l'accademico Mihajlo Markovic, professore presso l'Università di Belgrado, scienziato e filosofo serbo di grande fama internazionale.
Nato a Belgrado il 24 febbraio 1923, nel 1940 entra nell'organizzazione giovanile del Partito Comunista Jugoslavo, e nel 1944 diventa membro del Partito stesso, partigiano nella guerra di liberazione nazionale antifascista nel 1941-1945 e insignito di molte medaglie di guerra e di pace. Lavorando a stretto contatto con altri filosofi indipendenti di orientamento marxista, sia serbi che delle ex repubbliche jugoslave, fu uno dei fondatori della rivista "Praxis" nel 1964, e della cosiddetta scuola di Korcula (seminari estivi annuali di filosofia politica che si svolgevano sulla isola di Korcula, con studiosi internazionali).
Autore di numerosi libri di filosofia, politica e opere di memoria storica-
Ha pubblicato centinaia di articoli e analisi su riviste nazionali e internazionali. Oltre all'Università di Belgrado, dove è stato professore, ha anche insegnato presso università negli Stati Uniti, Germania, Belgio, Russia e altri paesi.
Ha collaborato con molti filosofi e scienziati di fama mondiale, tra cui Jean-Paul Sartre, Bertrand Russell, Noam Chomsky, Michel Chossudovski e altri.
Mihajlo Markovic è stato un coerente sostenitore del pensiero e delle idee socialiste. Fu tra i fondatori e primo Vice-Presidente del Partito Socialista di Serbia, oltre che estensore del suo programma politico.
Con coerenza e coraggio fu tra i più fermi difensori del Presidente Slobodan Milosevic. E' stato uno dei fondatori dell'Associazione di intellettuali e personalità "Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali", nel 2000, di cui era membro del Consiglio di amministrazione e Presidente del Consiglio di programmazione dell'Associazione stessa.
Autore di articoli, ha pubblicato oltre 30 libri per il Forum Belgrado (sulle questioni nazionali e le priorità dello Stato, sul ruolo degli intellettuali nella realtà sociale, sulla sinistra in Serbia e nel mondo, sulla Costituzione della Serbia, sul Kosovo e Metohija ed il suo futuro, ecc.).
Mihajlo Markovic, fautore della necessità di un concetto più ampio dei diritti umani: che devono comprendere i campi sociali, economici, politici, civili, del diritto all'istruzione e dell'assistenza sanitaria gratuiti. Fu primo firmatario di un'iniziativa di 200 intellettuali serbi per un referendum sulla questione dell'adesione
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