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LA VOCE 0909

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Il 28 giugno u.s. il G.A.MA.DI.  e La VOCE sono stati colpiti da un grave lutto: la dipartita dell' ing. Italo Libri, veterano del G.A.MA.DI. e illustre Membro del Comitato Scientifico omonimo.
Lo vogliamo ricordare con la consapevolezza che la sua persona è insostituibile tra le nostre file. Il suo ottimismo, la sua dedizione alla cooperazione, ci mancheranno e questo vuoto sarà incolmabile.
Ha vissuto una infanzia infelice, non amato e non compreso dai genitori. Punito senza ragione, e per sfiducia e sotto valutazione della sua persona, accompagnato da essi  a scuola fino al liceo, facendo provare al giovane Italo una forte umiliazione e vergogna.
Educato alla religione cattolica, prima dei trent' anni, mentre si era già laureato due volte e si era formato una bella famiglia, si avvide dell' inganno delle religioni e si allontanò con ferma determinazione.
Egli non aveva ancora incontrato Miriam e Spartaco, compagni partigiani e comunisti che egli adottò come genitori. Per cui, per colmare il vuoto lasciatogli dalla religione si avvicinò alla massoneria, credendo di trovare lì, quei valori che più tardi, al contrario,  ha trovato nel G.A.MA.DI.
Se fosse vissuto ancora, si sarebbe allontanato certamente anche dalla religione laica massonica.
Italo  aveva un' indole buona ed onesta. Sapeva analizzare anche i conflitti internazionali con lucida scientificità. Sosteneva il G.A.MA.DI.  con ogni mezzo  perché lo considerava uno strumento prezioso.
Era diventato nonno da qualche mese e ne era commosso. Amava molto Tamara, la sua compagna di vita, venezuelana, persona gentile che lo capiva.
Amava i suoi figli: Ruben (che lui da piccolo chiamava Salsiccia), Tania (che lui  chiamava Scamorzetta), Andres (che lui chiamava l'Animalino). Aveva saputo dare grande attenzione  alla sua famiglia, a questa istituzione naturale alla quale diede gran parte di  se stesso.
Italo amava il suo lavoro di docente, sacrificando ore e ore in più del dovuto per trasmettere agli studenti le conoscenze necessarie per divenire un giorno dei professionisti preparati, coscienti e capaci.
Vogliamo ricordare che una trentina di anni orsono Miriam e Spartaco lo incontrarono all'associazione Giordano Bruno che allora aveva una direzione accettabile e democratica. Italo li seguì anche al Circolo Giustizia e Libertà.
Miriam e Spartaco lo piangono come un figlio, come un collaboratore, come un vero compagno e lo sentiranno sempre presente nel G.A.MA.DI.                                                                                                     

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