Le piace venire in Serbia, ci difende anche quando non lo meritiamo. Che cosa La lega al nostro popolo? Io amo la Serbia, ma non sempre. E quando vi amo, la colpa è mia.
Nei suoi libri non affronta i fatti storici, Le interessa il destino del piccolo uomo nel vortice della storia?
Mi interessa la storia. La storia della Jugoslavia è molto complessa e tragica. Nessuno ha ragione fino in fondo. Neanche io ho potuto averla fino in fondo, mentre scrivevo i miei libri. Ho cercato di trovare un equilibrio, ma non ci sono riuscito. Tuttavia, ci vediamo l'anno prossimo a Gerusalemme.
Con i suoi libri è riuscito a cambiare l'immagine della Serbia in Europa?
Poco, molto poco, nell'ambito di un piccolo numero di persone. Tuttavia, questo piccolo numero di persone aumenta di giorno in giorno. E sarebbe bene che facessero tanta prole.
Perché la Serbia è così calunniata e demonizzata sui mezzi di comunicazione?
Quando si conduce una guerra, qualcuno deve fare il ruolo dell'uomo cattivo. E quando per il ruolo dell'uomo cattivo si sceglie un uomo per bene, i media occidentali non riconosceranno mai questo errore.
Questo errore perfino aumenta di intensità. In tedesco questo si chiama - fuga in avanti.
Chi ha contribuito di più al crollo della Jugoslavia: L'Europa, o soltanto noi?
L'Europa, certamente l'Europa. L'Europa non poteva tollerare l'esistenza di un paese di successo come la Jugoslavia. Nel 1990 ho viaggiato per la Jugoslavia. I giovani appoggiavano la sopravvivenza del paese, mentre quelli più anziani hanno ricominciato a condurre la battaglie iniziate nella Seconda guerra mondiale. Gente malvagia ha preso il sopravvento.
Il tribunale dell'Aja processa principalmente i Serbi. E' giusto questo?
Il Tribunale dell'Aja sarebbe stato efficace nel condannare i leader locali, quelli che hanno commesso delitti. I Balcani non sono uguali all'Occidente. I potenti locali sono molto più responsabili che non il comando supremo. All'Aja hanno sottoposto al giudizio i più alti funzionari della Serbia, e con questo si è realizzata - una menzogna giudiziaria. Questa è una grande tragedia per la Serbia. In Jugoslavia è stata combattuta una guerra civile e religiosa, le vittime sono cadute ugualmente sia sul lato croato, che dal lato mussulmano o serbo. Entrambi i Mussulmani e i Serbi avevano dei campi di concentramento. Ci sono stati dei processi equi al Tribunale dell'Aja contro i comandanti mussulmani, ma i media hanno scritto solo dei processi contro i Serbi. Questo non era possibile rettificarlo. E' successo come nel "Processo" di Kafka, soltanto che Kafka fu ottimista.
Che cosa si aspetta dalla Corte Internazionale di Giustizia sul dibattimento fissato per l'inizio del mese di dicembre, riguardo l'autoproclamata indipendenza di Kosovo e Metohija?
Un proverbio tedesco dice che esiste soltanto una sorpresa bella. Credo che la Corte non sia in grado di produrre neanche una sorpresa.
Lei ha detto una volta che desidera essere sepolto secondo il rito ortodosso. Rimane ancora su questa decisione?
L'ho scritto nel mio testamento. Mi sono messo d'accordo con l'Arcivescovo occidentale Luka. Voglio essere sepolto secondo il rito ortodosso, in qualunque posto, forse a Shaville nei pressi di Parigi dove vivo e dove c'è una piccola chiesa ortodossa che frequento. Non ho ancora versato il pagamento, ma lo farò per intero.
Quando arriva in Serbia, in Kosovo e Metohija, che tipo di musica le piace ascoltare nei caffè, ha una sua canzone preferita?
Sì, è una vecchia "starogradska" ["canzone della città vecchia", tipica canzone tradizionale serba]: "Ci sono dei giorni in cui non so cosa fare" („Ima dana kada ne znam šta da radim" ndt.). Mi piacciono anche le canzoni di Ceca e Tozovac.
Che cosa consiglia ai Serbi in Kosovo, cosa è meglio per loro?
Su questa domanda si può rispondere solo con un minuto di silenzio!
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