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Oppure il fatto che tutta la produzione viene eseguita sugli impianti che la Zastava aveva pagato 14 milioni di euro tre anni fa invece di lavorare sulle attrezzature che la Fiat aveva promesso di portare a Kragujevac? Forse festeggiamo perchè abbiamo rinunciato alla licenza per la produzione della „Zastava 10" la quale abbiamo pagato tre milioni di euro tre anni fa, fino al punto di rinunciare al 50 percento del guadagno sul modello attuale a favore della Fiat? Forse festeggiamo perchè i salari ai lavoratori ancora vengono pagati dal budget, perchè rinunciando alla tradizione che dura da un decennio forse potremmo attirare una maledizione sul budget che così potrebbe scivolare in deficit o qualcosa di simile? Forse festeggiamo perchè 20.000 fornitori della Zastava sono rimasti senza lavoro mentre i fornitori della Fiat lavorano a piena capacità? Forse festeggiamo perchè abbiamo un'altra zona franca per cui, oltre a tutti i favori fatti per la Fiat, la Serbia rinuncerà anche alle tasse doganali e dazi relativi alle attività della Fiat? Per la Zastava e per la Serbia non ci sono troppi motivi per la festa.
Per la Fiat invece si. In base al contratto redatto dagli esperti socioeconomici del governo attuale, il produttore taliano, pur non avendo investito nemmeno un euro della somma promessa, ha un guadagno significativo. La Fiat ha il profitto garantito del 10 percento per ogni vettura venduta, e siccome sugli impianti esistenti a Kragujevac vengono ssemblate 2.000 vetture al mese possiamo facilmente calcolare che la Fiat in un anno incasserà circa 17 milioni di euro. Tenendo presente che di tale entrata vengono retribuiti solo i salari per i 35 managers della Fiat residenti a Kragujevac, quasi l'intera entrata si può ritenere profitto. Tutte le spese di produzione sono sostenute dalla Zastava e dallo Stato, la Zastava paga mano d'opera e bolle alla città di Kragujevac mentre lo Stato dal budget paga i contributi per i lavoratori più 10 milioni di euro all'anno per le sovvenzioni per l'acquisto per la vettura Punto.
Nessuno in Serbia dovrebbe essere contento per l'insuccesso del governo relativamente a tale progetto. A me personalmente dispiace perchè un'idea bella che poteva trasformarsi in un progetto efficace (se il Contratto si fosse realizzato in modo professionale e responsabile) si è consumata, e perchè invece di essere utile per lo Stato e per i cittadini serbi è diventata il sinonimo l'imbroglio più grosso di questo governo dall'inizio del suo mandato.
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