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La VOCE 2201

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La VOCE ANNO XXVI N°5

gennaio 2022

PAGINA c         - 27

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segue da pag.26: 250 spazi liberi dall’apartheid israeliana in tutta italia. la solidarietà non conosce limiti. se è vero che l’apartheid israeliana non conosce limiti, arrivando addirittura a praticare l’apartheid sanitaria, negando vaccini ai palestinesi durante una pandemia, non li conosce neanche la solidarietà attiva con il popolo palestinese. sono ora 250 spazi in tutta italia che si sono dichiarati spazi liberi dall’apartheid israeliana (splai). nonostante tutto, o forse proprio per via della situazione che stiamo vivendo, la rete splai continua a crescere ed espandersi. è una delle tante espressioni del desiderio di creare un mondo in cui nessuno rimane indietro, nate dalle crisi sanitaria ed economica. la mappa dell’italia si colora di arancione, ma con un significato positivo: quello del crescente sostegno alle legittime richieste di libertà, giustizia e uguaglianza del popolo palestinese. i tanti spazi sociali, culturali, sportivi e commerciali della rete splai hanno a cuore l’etica e la coerenza di non restare indifferenti di fronte all’ingiustizia e all’oppressione, ovunque accada. hanno a cuore l’uguaglianza e la coerenza di denunciare ogni forma di discriminazione. hanno a cuore la difesa dei diritti universali e la coerenza di rifiutare ogni rapporto con chi contribuisce alla violazione di questi diritti. ma non è un rifiuto simbolico. splai è una delle campagne del movimento internazionale a guida palestinese per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (bds). hanno l’obiettivo di spingere le imprese e le istituzioni che sostengono il regime israeliano di occupazione e apartheid che opprime milioni di palestinesi a porre fine alla loro complicità. questo mese, anche la più grande organizzazione israeliana per i diritti umani, b’tselem, ha confermato ciò che studiosi palestinesi e sudafricani affermano da anni: israele è un regime di apartheid, tanto nei territori palestinesi occupati quanto all'interno di israele. come ha scritto il direttore di b’tselem sulla pagine del guardian, “non c’è un solo centimetro quadrato nel territorio controllato da israele in cui un palestinese e un ebreo siano uguali.” la rete splai si impegna concretamente per porre fine al sistema israeliano di oppressione, affermando che i diritti fondamentali devono essere garantiti per tutte e tutti. tu puoi aiutarci a farla crescere. sulla campagna splai. sono centinaia gli spazi in tutto il mondo che si dichiarano liberi dall'apartheid israeliana. chi aderisce a splai si impegna a non mettere in commercio e a non usufruire di prodotti o servizi di aziende, israeliane e non, direttamente implicate nelle politiche di occupazione e apartheid israeliane. inoltre, si impegna a non ospitare eventi sostenuti dalle istituzioni israeliane complici o partecipati dai suoi rappresentanti ufficiali. al centro della campagna vi è proprio questa complicità, e non l’identità nazionale, etnica o religiosa degli attori. ognuno di noi conosce un esercente, un locale, una bottega equo-solidale, una libreria, una casa editrice, una parrocchia, un cineclub, un centro culturale, una palestra o una squadra di sport popolare i cui valori rispecchiano quelli della campagna, quindi …
attivati concretamente per la palestina. sostieni e promuovi la campagna splai. sostieni le realtà che si sono dichiarate “spazi liberi dall’apartheid israeliana”. parla della campagna ai gestori degli spazi che frequenti o conosci e invitali ad aderire compilando il modulo online. fai conoscere ai tuoi amici e conoscenti la campagna splai e invitali a promuoverla. per maggiori informazioni sulla campagna, scrivi a bdsitalia@gmail.com bds italia. bdsitalia.org. bdsitalia@gmail.com. facebook.com/bdsitalia. @bdsitalia. bds italia è un movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro l'occupazione e l'apartheid israeliane, costituito da associazioni e gruppi in tutta italia che hanno aderito all'appello della società civile palestinese del 2005 e promuovono campagne e iniziative bds a livello nazionale e locale. il movimento bds sostiene la parità di diritti per tutte e tutti e perciò si oppone ad ogni forma di razzismo, fascismo, sessismo, antisemitismo, islamofobia, discriminazione etnica e religiosa. israele ha 90 testate nucleari, ma i leader usa non lo diranno mai perché altrimenti dovrebbero tagliargli gli aiuti. dic 25, 2021 | riflessioni - di philip weiss, mondoweiss, 23 dicembre 2021. qualsiasi discussione realistica sul programma nucleare iraniano dovrebbe includere il fatto eclatante che israele ha 90 testate nucleari. ma riconoscerlo farebbe scattare le leggi statunitensi contro la concessione di aiuti esteri a paesi che hanno armi non autorizzate. jake sullivan, consigliere nazionale per la sicurezza, esprime il suo sostegno alle esigenze di sicurezza di israele nell’incontro con il primo ministro israeliano naftali bennett, 22 dicembre 2021. screenshot dal video del governo israeliano. è davvero difficile da credere, ma gli stati uniti hanno un vivo interesse a riportare in vigore l’accordo sul nucleare iraniano, e non possono farlo perché un piccolo paese non vuole che lo facciano. il nostro caro amico israele dice che l’iran è una minaccia “esistenziale” e i nostri leader ascoltano i suoi leader, che ci esortano a intraprendere un’azione militare contro l’iran a causa del suo programma nucleare. e nel frattempo tutti nell’establishment americano nascondono il fatto che israele ha le armi nucleari. almeno 90 testate, secondo gli esperti. qualsiasi discussione realistica sul programma nucleare iraniano dovrebbe includere questo fatto lampante: israele ha 90 testate nucleari. questa affermazione dovrebbe essere di prammatica in qualsiasi articolo. ma i nostri ..segue ./.
Segue da Pag.26: 250 Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana in tutta Italia. La solidarietà non conosce limiti.



Se è vero che l’apartheid israeliana non conosce limiti, arrivando addirittura a praticare l’apartheid sanitaria, negando vaccini ai palestinesi durante una pandemia, non li conosce neanche la solidarietà attiva con il popolo palestinese.

Sono ora 250 spazi in tutta Italia che si sono dichiarati Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana (SPLAI).

Nonostante tutto, o forse proprio per via della situazione che stiamo vivendo, la rete SPLAI continua a crescere ed espandersi. È una delle tante espressioni del desiderio di creare un mondo in cui nessuno rimane indietro, nate dalle crisi sanitaria ed economica. La mappa dell’Italia si colora di arancione, ma con un significato positivo: quello del crescente sostegno alle legittime richieste di libertà, giustizia e uguaglianza del popolo palestinese.

I tanti spazi sociali, culturali, sportivi e commerciali della rete SPLAI hanno a cuore l’etica e la coerenza di non restare indifferenti di fronte all’ingiustizia e all’oppressione, ovunque accada. Hanno a cuore l’uguaglianza e la coerenza di denunciare ogni forma di discriminazione. Hanno a cuore la difesa dei diritti universali e la coerenza di rifiutare ogni rapporto con chi contribuisce alla violazione di questi diritti.

Ma non è un rifiuto simbolico. SPLAI è una delle campagne del movimento internazionale a guida palestinese per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS). Hanno l’obiettivo di spingere le imprese e le istituzioni che sostengono il regime israeliano di occupazione e apartheid che opprime milioni di palestinesi a porre fine alla loro complicità.

Questo mese, anche la più grande organizzazione israeliana per i diritti umani, B’Tselem, ha confermato ciò che studiosi palestinesi e sudafricani affermano da anni: Israele è un regime di apartheid, tanto nei Territori palestinesi occupati quanto all'interno di Israele. Come ha scritto il direttore di B’Tselem sulla pagine del Guardian, “Non c’è un solo centimetro quadrato nel territorio controllato da Israele in cui un palestinese e un ebreo siano uguali.”

La rete SPLAI si impegna concretamente per porre fine al sistema israeliano di oppressione, affermando che i diritti fondamentali devono essere garantiti per tutte e tutti. Tu puoi aiutarci a farla crescere.

Sulla campagna SPLAI
Sono centinaia gli spazi in tutto il mondo che si dichiarano liberi dall'apartheid israeliana.

Chi aderisce a SPLAI si impegna a non mettere in commercio e a non usufruire di prodotti o servizi di aziende, israeliane e non, direttamente implicate nelle politiche di occupazione e apartheid israeliane. Inoltre, si impegna a non ospitare eventi sostenuti dalle istituzioni israeliane complici o partecipati dai suoi rappresentanti ufficiali. Al centro della campagna vi è proprio questa complicità, e non l’identità nazionale, etnica o religiosa degli attori.

Ognuno di noi conosce un esercente, un locale, una bottega equo-solidale, una libreria, una casa editrice, una parrocchia, un cineclub, un centro culturale, una palestra o una squadra di sport popolare i cui valori rispecchiano quelli della campagna, quindi …

ATTIVATI CONCRETAMENTE PER LA PALESTINA
SOSTIENI E PROMUOVI LA CAMPAGNA SPLAI
  • Sostieni le realtà che si sono dichiarate “Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana”.
  • Parla della campagna ai gestori degli spazi che frequenti o conosci e invitali ad aderire compilando il modulo online.
  • Fai conoscere ai tuoi amici e conoscenti la campagna SPLAI e invitali a promuoverla.
Per maggiori informazioni sulla campagna, scrivi a bdsitalia@gmail.com BDS Italia
Bdsitalia.org
bdsitalia@gmail.com
facebook.com/BDSItalia
@bdsitalia

BDS Italia è un movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro l'occupazione e l'apartheid israeliane, costituito da associazioni e gruppi in tutta Italia che hanno aderito all'appello della società civile palestinese del 2005 e promuovono campagne e iniziative BDS a livello nazionale e locale. Il movimento BDS sostiene la parità di diritti per tutte e tutti e perciò si oppone ad ogni forma di razzismo, fascismo, sessismo, antisemitismo, islamofobia, discriminazione etnica e religiosa.

Israele ha 90 testate nucleari, ma i leader USA non lo diranno mai perché altrimenti dovrebbero tagliargli gli aiuti



Dic 25, 2021 | Riflessioni - di Philip Weiss, Mondoweiss, 23 dicembre 2021.

Qualsiasi discussione realistica sul programma nucleare iraniano dovrebbe includere il fatto eclatante che Israele ha 90 testate nucleari. Ma riconoscerlo farebbe scattare le leggi statunitensi contro la concessione di aiuti esteri a paesi che hanno armi non autorizzate.

Jake Sullivan, Consigliere Nazionale per la Sicurezza, esprime il suo sostegno alle esigenze di sicurezza di Israele nell’incontro con il Primo Ministro Israeliano Naftali Bennett, 22 dicembre 2021. Screenshot dal video del governo israeliano.

È davvero difficile da credere, ma gli Stati Uniti hanno un vivo interesse a riportare in vigore l’accordo sul nucleare iraniano, e non possono farlo perché un piccolo paese non vuole che lo facciano. Il nostro caro amico Israele dice che l’Iran è una minaccia “esistenziale” e i nostri leader ascoltano i suoi leader, che ci esortano a intraprendere un’azione militare contro l’Iran a causa del suo programma nucleare.

E nel frattempo tutti nell’establishment americano nascondono il fatto che Israele ha le armi nucleari. Almeno 90 testate, secondo gli esperti.

Qualsiasi discussione realistica sul programma nucleare iraniano dovrebbe includere questo fatto lampante: Israele ha 90 testate nucleari. Questa affermazione dovrebbe essere di prammatica in qualsiasi articolo. Ma i nostri
..segue ./.

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