Last name:

 La VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   PALESTINA   RUSSIA   SCIENZA   SCUOLA&RICERCA 

Stampa pagina

 Stampa inserto 

La VOCE 2110

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  


GIÙ

SU

La VOCE ANNO XXVI N°2

ottobre 2021

PAGINA A         - 33

Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.
polemiche su covid, vaccini, green pass: armi di distrazione di massa. da sincero pacifista antimperialista e critico del capitalismo monopolistico e finanziario imperante, confesso di essere sconcertato per come le critiche antimperialiste ed anticapitaliste, e le tematiche egualitarie a favore dalle masse mondiali oppresse da sfruttamento economico e repressioni militari, siano oggi sostituite o confusamente mischiate con considerazioni relative all’emergenza sanitaria legata al covid. queste considerazioni risultano spesso demagogiche, superficiali e prive di solidi fondamenti scientifici. esse rischiano di diventare potenti armi di “distrazione di massa”, forse ancora più pericolose delle bombe termonucleari e delle armi chimiche. a costo di suscitare aspre polemiche, penso sia giunto il momento di aprire una discussione pacata su questi argomenti, basata su argomenti scientifici seri e considerazioni razionali, evitando suggestioni irrazionali ed anatemi. mi sembra che per prima cosa occorra dire che un’emergenza sanitaria mondiale esiste, anche se non grave come le pesti di metà del ‘300 e di metà del ‘600, che falcidiarono la popolazione europea, o l’influenza “spagnola” di inizio ‘900 che causò decine di milioni di morti. mi sembra che le schiere dei “negazionisti”, un tempo numerose, si siano ormai ridotte al minimo. una seconda cosa da dire è che questa emergenza sanitaria è certamente stata resa più grave dai tagli operati in europa, e in genere nell’occidente sviluppato, alla sanità pubblica, ed alle condizioni sanitarie pessime esistenti in gran parte dei paesi del terzo e quarto mondo, che costituiscono gran parte della popolazione terrestre. ciò non toglie che per affrontare un’emergenza come questa, di origine virale, sia necessario l’uso dell’unica efficiente difesa di massa contro i virus, costituita dai vaccini. non hanno senso obiezioni del tipo che si sa poco del virus specifico o che addirittura siano stati prodotti vaccini prima di isolare il virus. ricordiamo che i primi vaccini “storici” antivirali, come quello sperimentato dal dr. jenner all’inizio dell’800, che ha debellato in modo praticamente completo il vaiolo, e quello anti-rabbico sperimentato con successo dal grande microbiologo pasteur a metà dell’800, furono prodotti con metodi empirico-sperimentali quando non si sospettava nemmeno l’esistenza dei virus, scoperti solo molti decenni dopo. infatti grandi ricercatori come pasteur e koch disponevano di microscopi atti a vedere solo i batteri, e non i virus che sono mediamente 100 volte più piccoli dei batteri, e che oggi vediamo solo con microscopi molto potenti. inoltre i vaccini anti-covid sono stati sufficientemente testati dalle grandi organizzazioni internazionali su campioni di persone sufficientemente ampi prima di permetterne l’uso. oggi la sperimentazione di massa su una base di vaccinati molto più ampia permette un ulteriore approfondimento sugli effetti dei vaccini (anche di eventuali effetti negativi), ma questo non significa che non fossero stati già testati a sufficienza prima. al contrario, non è dimostrato su una base scientifica, né a campione, né di massa, che l’uso di medicine alternative invocate da chi ha paura dei vaccini (come la clorochina usata in genere contro la malaria, malattia completamente diversa) possa essere efficace. i dubbi ed i timori sui vaccini sono stati certamente alimentati dalle infelici dichiarazioni e dai provvedimenti parziali, spesso contraddittori ed incerti, di governi e pseudo-esperti poco seri che hanno cercato di fornirci notizie false o edulcorate. ma questo non deve farci dubitare dell’efficacia complessiva delle vaccinazioni. anche le giuste considerazioni sul fatto che i vaccini abbiano solo una copertura parziale (comunque in genere prossima al
90%) non giustifica gli atteggiamenti “no vax” perché anche una copertura parziale, ma alta, diminuisce drasticamente la possibilità di ammalarsi e di infettare gli altri. anche le giuste considerazioni sulla necessità di studiare seriamente eventuali effetti nocivi - anche gravi - delle vaccinazioni, ci deve certamente spingere ad ulteriori approfondimenti scientifici ed ad interventi mirati su casi di persone allergiche: d’altra parte anche altri prodotti medici (dall’aspirina agli antibiotici) presentano casi sporadici di allergie o effetti negativi, senza che si possa per questo rinunciare al loro uso di massa. un’altra obiezione che viene fatta è quella secondo cui i vaccini sarebbero diffusi per favorire le grandi case farmaceutiche, cosiddetto “big pharma”, che avrebbero addirittura organizzato una specie di complotto per arricchirsi. anche qui bisogna ricordare che in regime capitalista (un regime sicuramente non amato da chi scrive) tutti i prodotti (dal pane, alla pasta, alle case, agli ospedali, ai mezzi di trasporto ecc.) sono prodotti per il profitto. ma questo non significa che non siano utili alla vita. ricordiamo che anche paesi considerati comunisti – come cuba, il venezuela, o il vietnam - o paesi che comunque perseguono un proprio percorso socialista, - come la cina – sono ricorsi all’uso generalizzato dei vaccini ed alle restrizioni delle libertà individuali per combattere l’emergenza, tanto contestate anche dai movimenti “no vax” occidentali. anche l’annunciato rifiuto della corea popolare di importare lotti di vaccini astrazeneca e sinovac potrebbe avere diverse spiegazioni, come quella di pochi casi di covid visto l’isolamento del paese, o l’uso di diversi tipi di vaccini. tra i provvedimenti restrittivi in corso quello su cui più si discute è il “green-pass”, provvedimento certo discutibile, ma su cui ci si accanisce attualmente con cortei e manifestazioni di piazza e con argomentazioni che spesso non hanno molto senso scientifico: ad esempio si ricorda che il green pass è stato prima previsto per 6 mesi, poi esteso a 12 mesi. a questo proposito bisogna ricordare che l’efficacia di un vaccino non decade di botto dopo 6 o 12 mesi ma è legato al livello di anticorpi prodotti dal vaccino che diminuisce gradualmente nel tempo. il periodo fissato per un green-pass o una nuova vaccinazione è quindi sostanzialmente una decisione politica e di buon senso legata al livello di anticorpi che si ritiene sufficiente. né si può ignorare l’opinione certamente prevalente nella popolazione, che non è opportuno sedere in un cinema o in uno stadio a contatto con gente che potrebbe infettarti più facilmente per non essersi vaccinata. su tutto questo oggi prevalgono opinioni più dettate da diffidenza e paura che razionali. questo porta all’abbandono di tematiche più politiche e sociali (legate alla pace, allo sfruttamento, ai licenziamenti come quelli in corso all’ati o alla gkn, all’ecologia) sostituite da un pasticcio di tematiche che mettono insieme antimperialismo ed emergenza sanitaria. sorgono così voci di fantomatici complotti internazionali, di oscuri “reset” mondiali studiati a tavolino da menti perverse. le piazze e le strade sono spesso invase da manifestazioni su cui la destra estrema (da forza nuova, a fratelli d’italia, all’ala più fondamentalista della lega) esercita la sua egemonia. vedere fascisti, leghisti e “fratelli d’italia” alla testa di cortei o nelle piazze gridare “libertà, libertà!” a fianco di provati compagni o ex-compagni, è uno spettacolo a dir poco surreale. speriamo di poter aprire su questi temi un confronto razionale basato su solide argomentazioni scientifiche. roma 30 settembre 2021, vincenzo brandi.

POLEMICHE SU COVID, VACCINI, GREEN PASS: ARMI DI DISTRAZIONE DI MASSA


Da sincero pacifista antimperialista e critico del capitalismo monopolistico e finanziario imperante, confesso di essere sconcertato per come le critiche antimperialiste ed anticapitaliste, e le tematiche egualitarie a favore dalle masse mondiali oppresse da sfruttamento economico e repressioni militari, siano oggi sostituite o confusamente mischiate con considerazioni relative all’emergenza sanitaria legata al COVID. Queste considerazioni risultano spesso demagogiche, superficiali e prive di solidi fondamenti scientifici. Esse rischiano di diventare potenti armi di “distrazione di massa”, forse ancora più pericolose delle bombe termonucleari e delle armi chimiche. A costo di suscitare aspre polemiche, penso sia giunto il momento di aprire una discussione pacata su questi argomenti, basata su argomenti scientifici seri e considerazioni razionali, evitando suggestioni irrazionali ed anatemi.

Mi sembra che per prima cosa occorra dire che un’emergenza sanitaria mondiale esiste, anche se non grave come le pesti di metà del ‘300 e di metà del ‘600, che falcidiarono la popolazione europea, o l’influenza “spagnola” di inizio ‘900 che causò decine di milioni di morti. Mi sembra che le schiere dei “negazionisti”, un tempo numerose, si siano ormai ridotte al minimo.

Una seconda cosa da dire è che questa emergenza sanitaria è certamente stata resa più grave dai tagli operati in Europa, e in genere nell’Occidente sviluppato, alla sanità pubblica, ed alle condizioni sanitarie pessime esistenti in gran parte dei Paesi del terzo e quarto mondo, che costituiscono gran parte della popolazione terrestre. Ciò non toglie che per affrontare un’emergenza come questa, di origine virale, sia necessario l’uso dell’unica efficiente difesa di massa contro i virus, costituita dai vaccini. Non hanno senso obiezioni del tipo che si sa poco del virus specifico o che addirittura siano stati prodotti vaccini prima di isolare il virus. Ricordiamo che i primi vaccini “storici” antivirali, come quello sperimentato dal Dr. Jenner all’inizio dell’800, che ha debellato in modo praticamente completo il vaiolo, e quello anti-rabbico sperimentato con successo dal grande microbiologo Pasteur a metà dell’800, furono prodotti con metodi empirico-sperimentali quando non si sospettava nemmeno l’esistenza dei virus, scoperti solo molti decenni dopo. Infatti grandi ricercatori come Pasteur e Koch disponevano di microscopi atti a vedere solo i batteri, e non i virus che sono mediamente 100 volte più piccoli dei batteri, e che oggi vediamo solo con microscopi molto potenti. Inoltre i vaccini anti-COVID sono stati sufficientemente testati dalle grandi organizzazioni internazionali su campioni di persone sufficientemente ampi prima di permetterne l’uso. Oggi la sperimentazione di massa su una base di vaccinati molto più ampia permette un ulteriore approfondimento sugli effetti dei vaccini (anche di eventuali effetti negativi), ma questo non significa che non fossero stati già testati a sufficienza prima. Al contrario, non è dimostrato su una base scientifica, né a campione, né di massa, che l’uso di medicine alternative invocate da chi ha paura dei vaccini (come la clorochina usata in genere contro la malaria, malattia completamente diversa) possa essere efficace.

I dubbi ed i timori sui vaccini sono stati certamente alimentati dalle infelici dichiarazioni e dai provvedimenti parziali, spesso contraddittori ed incerti, di Governi e pseudo-esperti poco seri che hanno cercato di fornirci notizie false o edulcorate. Ma questo non deve farci dubitare dell’efficacia complessiva delle vaccinazioni. Anche le giuste considerazioni sul fatto che i vaccini abbiano solo una copertura parziale (comunque in genere prossima al

90%) non giustifica gli atteggiamenti “no vax” perché anche una copertura parziale, ma alta, diminuisce drasticamente la possibilità di ammalarsi e di infettare gli altri. Anche le giuste considerazioni sulla necessità di studiare seriamente eventuali effetti nocivi - anche gravi - delle vaccinazioni, ci deve certamente spingere ad ulteriori approfondimenti scientifici ed ad interventi mirati su casi di persone allergiche: D’altra parte anche altri prodotti medici (dall’aspirina agli antibiotici) presentano casi sporadici di allergie o effetti negativi, senza che si possa per questo rinunciare al loro uso di massa.

Un’altra obiezione che viene fatta è quella secondo cui i vaccini sarebbero diffusi per favorire le grandi case farmaceutiche, cosiddetto “Big Pharma”, che avrebbero addirittura organizzato una specie di complotto per arricchirsi. Anche qui bisogna ricordare che in regime capitalista (un regime sicuramente non amato da chi scrive) tutti i prodotti (dal pane, alla pasta, alle case, agli ospedali, ai mezzi di trasporto ecc.) sono prodotti per il profitto. Ma questo non significa che non siano utili alla vita. Ricordiamo che anche Paesi considerati comunisti – come Cuba, il Venezuela, o il Vietnam - o Paesi che comunque perseguono un proprio percorso socialista, - come la Cina – sono ricorsi all’uso generalizzato dei vaccini ed alle restrizioni delle libertà individuali per combattere l’emergenza, tanto contestate anche dai movimenti “no vax” occidentali. Anche l’annunciato rifiuto della Corea Popolare di importare lotti di vaccini Astrazeneca e Sinovac potrebbe avere diverse spiegazioni, come quella di pochi casi di COVID visto l’isolamento del Paese, o l’uso di diversi tipi di vaccini.

Tra i provvedimenti restrittivi in corso quello su cui più si discute è il “green-pass”, provvedimento certo discutibile, ma su cui ci si accanisce attualmente con cortei e manifestazioni di piazza e con argomentazioni che spesso non hanno molto senso scientifico: ad esempio si ricorda che il green pass è stato prima previsto per 6 mesi, poi esteso a 12 mesi. A questo proposito bisogna ricordare che l’efficacia di un vaccino non decade di botto dopo 6 o 12 mesi ma è legato al livello di anticorpi prodotti dal vaccino che diminuisce gradualmente nel tempo. Il periodo fissato per un green-pass o una nuova vaccinazione è quindi sostanzialmente una decisione politica e di buon senso legata al livello di anticorpi che si ritiene sufficiente. Né si può ignorare l’opinione certamente prevalente nella popolazione, che non è opportuno sedere in un cinema o in uno stadio a contatto con gente che potrebbe infettarti più facilmente per non essersi vaccinata.

Su tutto questo oggi prevalgono opinioni più dettate da diffidenza e paura che razionali. Questo porta all’abbandono di tematiche più politiche e sociali (legate alla pace, allo sfruttamento, ai licenziamenti come quelli in corso all’ATI o alla GKN, all’ecologia) sostituite da un pasticcio di tematiche che mettono insieme antimperialismo ed emergenza sanitaria. Sorgono così voci di fantomatici complotti internazionali, di oscuri “reset” mondiali studiati a tavolino da menti perverse. Le piazze e le strade sono spesso invase da manifestazioni su cui la destra estrema (da Forza Nuova, a Fratelli d’Italia, all’ala più fondamentalista della Lega) esercita la sua egemonia. Vedere fascisti, leghisti e “fratelli d’Italia” alla testa di cortei o nelle piazze gridare “Libertà, libertà!” a fianco di provati compagni o ex-compagni, è uno spettacolo a dir poco surreale. Speriamo di poter aprire su questi temi un confronto razionale basato su solide argomentazioni scientifiche

Roma 30 settembre 2021, Vincenzo Brandi


  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

Stampa pagina

 Stampa inserto 

La VOCE 2110

 La VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   PALESTINA   RUSSIA   SCIENZA   SCUOLA&RICERCA 

Visite complessive:
Copyright - Tutti gli articoli possono essere liberamente riprodotti con obbligo di citazione della fonte.