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La VOCE ANNO XXVI N°2

ottobre 2021

PAGINA 4

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cina: il rapporto demografico sullo xinjiang smentisce "la menzogna del secolo". di giulio chinappi. un rapporto pubblicato dalle autorità cinesi sulla situazione demografica dello xinjiang smentisce punto per punto la propaganda anticinese che parla di "lavori forzati", "genocidio culturale" o addirittura "pulizia etnica" delle minoranze. disponibile il rapporto integrale tradotto in italiano. nella giornata del 26 settembre, il consiglio di stato della repubblica popolare cinese ha pubblicato un libro bianco che descrive in dettaglio lo sviluppo demografico nella regione autonoma uigura dello xinjiang. questo documento ha il doppio valore di dare una panoramica precisa e dettagliata sulla situazione e sulle prospettive demografiche della regione, ma anche di mettere a tacere la propaganda anticinese che utilizza lo xinjiang come uno dei propri baluardi per screditare l’operato del governo di pechino. il rapporto dimostra come, negli ultimi 70 anni, lo xinjiang abbia visto una crescita demografica rapida e costante, un miglioramento della qualità della vita della popolazione, una maggiore aspettativa di vita e un’urbanizzazione e modernizzazione più rapide, processi dei quali hanno potuto beneficiare tutte le diverse etnie che abitano lo xinjiang, compresa quella uigura: "lo sviluppo demografico dello xinjiang testimonia il progresso sociale della regione. segna il successo di un paese multietnico unificato nel garantire la sana crescita della popolazione delle sue minoranze etniche", si legge in un articolo di commento pubblicato dal quotidiano del popolo. questi dati smentiscono i maniera decisa le menzogne diffuse dalla propaganda anticinese, che accusa la cina di pratiche come i "lavori forzati", la "sterilizzazione obbligatoria" o il "genocidio culturale", fino ad arrivare a millantare una presunta "pulizia etnica" di una popolazione che in realtà è in costante crescita sin dalla fondazione della repubblica popolare cinese, nel 1949. tali pratiche, del resto, sarebbero contrarie alle stesse leggi e alla stessa costituzione della cina. tali accuse infondante, rappresentano "una calunnia contro la politica cinese nello xinjiang e i successi ottenuti nello sviluppo della regione, e una grave violazione del diritto internazionale e dei principi fondamentali delle relazioni internazionali", secondo il quotidiano del popolo, che non esita a definirle "la menzogna del secolo". di recente, l’ambasciatore cinese a londra, zheng zeguang, ha avuto modo di smentire la propaganda anticinese sulle questioni che riguardano lo xinjiang nel corso di una conferenza stampa. il governo cinese rimane fermo nella sua determinazione ad attuare le politiche pertinenti sullo xinjiang. "continueremo a promuovere lo sviluppo di alta qualità, la solidarietà etnica e il progresso sociale, e a migliorare la vita delle persone nello xinjiang, in modo che le persone di tutti i gruppi etnici della regione possano godere di una vita felice", aveva affermato l’ambasciatore, in linea con quelle che sono le politiche applicate tanto dal governo centrale di pechino quanto dal governo regionale di ürümqi. "negli ultimi 40 anni, la popolazione di uiguri nello xinjiang è aumentata da 5,55 milioni a 11,6 milioni. l’aspettativa di vita per gli uiguri è aumentata da 30 a 72 anni negli ultimi 60 anni. cos’altro è più lontano dal "genocidio"?", aveva aggiunto zheng zeguang, rispondendo alle accuse che generalmente vengono formulate dalla stampa asservita all’imperialismo. senza dilungarci oltre, non ci resta che invitarvi alla lettura completa del documento allegato per prendere visione nel dettaglio dei numeri presentati e per comprendere realmente quali sono le condizioni di vita della popolazione dello xinjiang, regione
nella quale sono presenti non solo gli uiguri, ma oltre 50 gruppi etnici diversi che vivono a stretto contatto fra loro. ---------------------------------- dinamiche e dati della popolazione dello xinjiang. l'ufficio informazioni del consiglio di stato della repubblica popolare cinese - settembre 2021. (traduzione in italiano di giulio chinappi). contenuti. prefazione. crescita della popolazione nello xinjiang. aggiornamenti sulla demografia dello xinjiang. iii. cambiamenti demografici nella popolazione uigura. fattori contribuenti allo sviluppo demografico dello xinjiang. prospetti della popolazione dello xinjiang. falsità fabbricate dalle forze anticinesi. conclusione. prefazione. una popolazione sana è essenziale per l'esistenza e lo sviluppo della società umana. tutte le attività economiche e sociali sono strettamente legate alla popolazione. la sua crescita influenza lo sviluppo economico e sociale, la sicurezza e la prosperità nazionali. situato nel nord-ovest della cina e nell'eurasia centrale, lo xinjiang è stato un luogo abitato da più gruppi etnici sin dai tempi antichi. nel 60 a.c., la dinastia degli han occidentali istituì il comando di frontiera delle regioni occidentali per governare l'area dello xinjiang, incorporando ufficialmente l'area nel territorio cinese. nei successivi 2.000 anni e più, vi sono emersi vari gruppi etnici, divisi e mescolati. oggi vivono insieme in armonia e hanno formato un'unità nella diversità. i lavori per porre rimedio alla situazione economica e sociale arretrata nello xinjiang sono iniziati subito dopo la fondazione della repubblica popolare cinese (rpc) nel 1949. la popolazione dello xinjiang, in particolare quella delle sue minoranze etniche, è cresciuta rapidamente sia per dimensioni che per qualità, e l'aspettativa di vita ha visto un aumento sostanziale. oggi la regione gode di una rapida crescita in tutti i settori e di una società stabile e sicura. i gruppi etnici vivono in pace e contentezza e la sua popolazione sta vivendo uno sviluppo sano ed equilibrato. crescita della popolazione nello xinjiang. prima della fondazione della repubblica popolare cinese, il modo di produzione nello xinjiang era arretrato e la sua produttività era bassa. oppressi da invasori stranieri, sfruttatori feudali e una gerarchia religiosa privilegiata, le persone di tutte le origini etniche nella regione conducevano una vita estremamente dura con poca sicurezza. la popolazione è cresciuta molto lentamente. i dati storici mostrano che la popolazione in questa vasta regione non ha mai superato il milione durante i 1.800 anni dal 60 a.c. alla metà del xviii secolo. quando il governo qing istituì la carica di general di ili come governatore della regione nel 1762, la popolazione locale era inferiore alle 300.000 persone, principalmente a causa dei disordini della guerra. la regione divenne una provincia durante la dinastia qing nel 1884. secondo i registri dell'esercito di xiang, la popolazione nello xinjiang era di 1,84 milioni nel 1887. era cresciuta fino a 4,33 milioni al momento della liberazione pacifica nel 1949. lo xinjiang è entrato in un nuovo periodo di rapida crescita demografica dopo la fondazione della repubblica popolare cinese. da un lato, in seguito al suo sviluppo economico e sociale, il tenore di vita e l'assistenza sanitaria sono migliorati, tanto che il tasso di mortalità è sceso rapidamente e la crescita della popolazione ha accelerato notevolmente. dall'altro, un gran numero di intellettuali e giovani si è riversato nello xinjiang da altre parti del paese in risposta alla richiesta del governo di sostenere lo sviluppo delle aree di confine e delle aree con grandi popolazioni di minoranze etniche. secondo i dati del primo censimento nazionale condotto nel 1953, lo xinjiang aveva una popolazione di 4,78 milioni, e, quando fu condotto il secondo censimento nazionale nel 1964, la sua popolazione era aumentata a 7,27 milioni, con un tasso di crescita annuale composto (cagr) del 3,88%. il numero era cresciuto fino a 12,33 milioni quando la cina lanciò la riforma e l'apertura nel 1978, con un aumento di 8 milioni rispetto al 1949, con un cagr del 3,67%. la popolazione dello xinjiang ha continuato a crescere costantemente dopo il 1978. secondo i dati dei censimenti nazionali, la regione contava 13,08 milioni ..segue ./.

Cina: il rapporto demografico sullo Xinjiang smentisce "la menzogna del secolo"



di Giulio Chinappi

Un rapporto pubblicato dalle autorità cinesi sulla situazione demografica dello Xinjiang smentisce punto per punto la propaganda anticinese che parla di "lavori forzati", "genocidio culturale" o addirittura "pulizia etnica" delle minoranze. Disponibile il rapporto integrale tradotto in italiano.

Nella giornata del 26 settembre, il Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese ha pubblicato un libro bianco che descrive in dettaglio lo sviluppo demografico nella Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang. Questo documento ha il doppio valore di dare una panoramica precisa e dettagliata sulla situazione e sulle prospettive demografiche della regione, ma anche di mettere a tacere la propaganda anticinese che utilizza lo Xinjiang come uno dei propri baluardi per screditare l’operato del governo di Pechino.

Il rapporto dimostra come, negli ultimi 70 anni, lo Xinjiang abbia visto una crescita demografica rapida e costante, un miglioramento della qualità della vita della popolazione, una maggiore aspettativa di vita e un’urbanizzazione e modernizzazione più rapide, processi dei quali hanno potuto beneficiare tutte le diverse etnie che abitano lo Xinjiang, compresa quella uigura: "Lo sviluppo demografico dello Xinjiang testimonia il progresso sociale della regione. Segna il successo di un Paese multietnico unificato nel garantire la sana crescita della popolazione delle sue minoranze etniche", si legge in un articolo di commento pubblicato dal Quotidiano del Popolo.

Questi dati smentiscono i maniera decisa le menzogne diffuse dalla propaganda anticinese, che accusa la Cina di pratiche come i "lavori forzati", la "sterilizzazione obbligatoria" o il "genocidio culturale", fino ad arrivare a millantare una presunta "pulizia etnica" di una popolazione che in realtà è in costante crescita sin dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese, nel 1949. Tali pratiche, del resto, sarebbero contrarie alle stesse leggi e alla stessa Costituzione della Cina. Tali accuse infondante, rappresentano "una calunnia contro la politica cinese nello Xinjiang e i successi ottenuti nello sviluppo della regione, e una grave violazione del diritto internazionale e dei principi fondamentali delle relazioni internazionali", secondo il Quotidiano del Popolo, che non esita a definirle "la menzogna del secolo".

Di recente, l’ambasciatore cinese a Londra, Zheng Zeguang, ha avuto modo di smentire la propaganda anticinese sulle questioni che riguardano lo Xinjiang nel corso di una conferenza stampa. Il governo cinese rimane fermo nella sua determinazione ad attuare le politiche pertinenti sullo Xinjiang. "Continueremo a promuovere lo sviluppo di alta qualità, la solidarietà etnica e il progresso sociale, e a migliorare la vita delle persone nello Xinjiang, in modo che le persone di tutti i gruppi etnici della regione possano godere di una vita felice", aveva affermato l’ambasciatore, in linea con quelle che sono le politiche applicate tanto dal governo centrale di Pechino quanto dal governo regionale di Ürümqi. "Negli ultimi 40 anni, la popolazione di uiguri nello Xinjiang è aumentata da 5,55 milioni a 11,6 milioni. L’aspettativa di vita per gli uiguri è aumentata da 30 a 72 anni negli ultimi 60 anni. Cos’altro è più lontano dal "genocidio"?", aveva aggiunto Zheng Zeguang, rispondendo alle accuse che generalmente vengono formulate dalla stampa asservita all’imperialismo.

Senza dilungarci oltre, non ci resta che invitarvi alla lettura completa del documento allegato per prendere visione nel dettaglio dei numeri presentati e per comprendere realmente quali sono le condizioni di vita della popolazione dello Xinjiang, regione
nella quale sono presenti non solo gli Uiguri, ma oltre 50 gruppi etnici diversi che vivono a stretto contatto fra loro.

---------------------------------- Dinamiche e dati della popolazione dello Xinjiang

L'Ufficio Informazioni del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese - Settembre 2021
(traduzione in italiano di Giulio Chinappi)
Contenuti
Prefazione

Crescita della popolazione nello Xinjiang
Aggiornamenti sulla demografia dello Xinjiang
III. Cambiamenti demografici nella popolazione uigura

Fattori contribuenti allo sviluppo demografico dello Xinjiang
Prospetti della popolazione dello Xinjiang
Falsità fabbricate dalle forze anticinesi
Conclusione


Prefazione
Una popolazione sana è essenziale per l'esistenza e lo sviluppo della società umana. Tutte le attività economiche e sociali sono strettamente legate alla popolazione. La sua crescita influenza lo sviluppo economico e sociale, la sicurezza e la prosperità nazionali.

Situato nel nord-ovest della Cina e nell'Eurasia centrale, lo Xinjiang è stato un luogo abitato da più gruppi etnici sin dai tempi antichi. Nel 60 a.C., la dinastia degli Han occidentali istituì il Comando di frontiera delle regioni occidentali per governare l'area dello Xinjiang, incorporando ufficialmente l'area nel territorio cinese. Nei successivi 2.000 anni e più, vi sono emersi vari gruppi etnici, divisi e mescolati. Oggi vivono insieme in armonia e hanno formato un'unità nella diversità.

I lavori per porre rimedio alla situazione economica e sociale arretrata nello Xinjiang sono iniziati subito dopo la fondazione della Repubblica Popolare Cinese (RPC) nel 1949. La popolazione dello Xinjiang, in particolare quella delle sue minoranze etniche, è cresciuta rapidamente sia per dimensioni che per qualità, e l'aspettativa di vita ha visto un aumento sostanziale. Oggi la regione gode di una rapida crescita in tutti i settori e di una società stabile e sicura. I gruppi etnici vivono in pace e contentezza e la sua popolazione sta vivendo uno sviluppo sano ed equilibrato.

Crescita della popolazione nello Xinjiang
Prima della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, il modo di produzione nello Xinjiang era arretrato e la sua produttività era bassa. Oppressi da invasori stranieri, sfruttatori feudali e una gerarchia religiosa privilegiata, le persone di tutte le origini etniche nella regione conducevano una vita estremamente dura con poca sicurezza. La popolazione è cresciuta molto lentamente. I dati storici mostrano che la popolazione in questa vasta regione non ha mai superato il milione durante i 1.800 anni dal 60 a.C. alla metà del XVIII secolo. Quando il governo Qing istituì la carica di General di Ili come governatore della regione nel 1762, la popolazione locale era inferiore alle 300.000 persone, principalmente a causa dei disordini della guerra. La regione divenne una provincia durante la dinastia Qing nel 1884. Secondo i registri dell'esercito di Xiang, la popolazione nello Xinjiang era di 1,84 milioni nel 1887. Era cresciuta fino a 4,33 milioni al momento della liberazione pacifica nel 1949.

Lo Xinjiang è entrato in un nuovo periodo di rapida crescita demografica dopo la fondazione della Repubblica Popolare Cinese. Da un lato, in seguito al suo sviluppo economico e sociale, il tenore di vita e l'assistenza sanitaria sono migliorati, tanto che il tasso di mortalità è sceso rapidamente e la crescita della popolazione ha accelerato notevolmente. Dall'altro, un gran numero di intellettuali e giovani si è riversato nello Xinjiang da altre parti del Paese in risposta alla richiesta del governo di sostenere lo sviluppo delle aree di confine e delle aree con grandi popolazioni di minoranze etniche. Secondo i dati del primo censimento nazionale condotto nel 1953, lo Xinjiang aveva una popolazione di 4,78 milioni, e, quando fu condotto il secondo censimento nazionale nel 1964, la sua popolazione era aumentata a 7,27 milioni, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 3,88%. Il numero era cresciuto fino a 12,33 milioni quando la Cina lanciò la riforma e l'apertura nel 1978, con un aumento di 8 milioni rispetto al 1949, con un CAGR del 3,67%.

La popolazione dello Xinjiang ha continuato a crescere costantemente dopo il 1978. Secondo i dati dei censimenti nazionali, la regione contava 13,08 milioni
..segue ./.

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

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