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La VOCE ANNO XXVI N°3

novembre 2021

PAGINA 4         - 20

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segue da pag.19: anche se non immediatamente l’economia cubana si recupera. alejandro gil fernández ha sottolineato che il modo migliore per affrontare l’inflazione è creando offerte, per far sì che i prezzi si equilibrino con la liquidità nelle mani delle persone. photo: ismael batista. alejandro gil fernández, vice primo ministro e titolare d’ economia e pianificazione ha detto in un incontro con i media nel centro della stampa internazionale della capitale che l’economia cubana sta entrando in una fase graduale di recupero, che parte dal controllo della covid-19, grazie al sistema di salute e alla rapida applicazione delle vaccinazioni. gil fernández ha indicato che il controllo della pandemia «ci pone in condizioni migliori per riaprire attività fondamentali ma che non possono esistere false aspettative perchè non si potranno apprezzare risultati significativi in pochi mesi». poi ha reiterato che realizzare questo proposito necessita l’apertura di determinati servizi, del turismo e della realizzazione di tutte le misure che sta implementando la direzione del paese per annullare gli effetti negativi della pandemia. poi ha spiegato che il 2021 è stato un anno con molte restrizioni, più del 2020. le spese dovute alla lotta contro la pandemia e la paralisi, per questa, delle principali attività, il blocco economico e le sue misure derivate per affogare lo sviluppo del paese, così come le trasformazioni – necessarie sia chiaro – nel piano monetario, sono stati fattori determinanti nella situazione attuale dell’economia cubana. il ministro ha segnalato che la tensione è latente, perche nel 2020 paragonato al 2019, l’economia ha perso 240 milioni di dollari di entrate, «e qustao ha condotto a una contrazione del prodotto interno lordo di quasi l’11%. nell’anno in corso le entrate contano con 500 milioni di dollari meno che nel 2020 alla stessa data». il vice primo ministro ha detto che si stanno realizzand trasformazioni nel funzionameento del settore statale come soggetto economico principale, oltre ai cambi di fondo del settore privato. ha apportato l’esempio della flessibilità nel lavoro indipendente (tcp) ed ha aggiunto l’ampliamento dello spettro dei progetti mentre si fanno i primi passi delle micro, piccole e medie imprese, con l’ampliamento delle cooperative non agricole o dell’allevamento. «in una tappa iniziale, segnaliamo la priorità delle trasformazioni del tcp verso una forma giuridica, perchè in questo modo funzionavano piccoli affari. per questo la decisione che tutti quelli che hanno assunto più tre lavoratori devono convertirsi in una mipyme o cooperativa non agricola. sono state create le piattaforme per questo e oltre a queste conversioni sono state approvate 67 mipymes che sono nuove imprenditorie». il ministro ha spiegato che per questa nuova forma non esiste nessun tipo di limiti o di mete. questo è un attore economico, che realizza il suo ruolo complementare, ma non ha restrizioni né di tempo né di quantità. l’idea è aperta a tutti gli imprenditori che rispettano il disegno di politica approvato dal governo. inoltre ha segnalato che la creazione delle mipyme statali è un’innovazione molto cubana. già ne esistono quattro nel paese e una di queste è del commercio estero, e si dedicherà a gestire le domande in piccole quantità del settore statale o del privato. il titolare del mep ha chiarito che ci sono 60 imprese statali che hanno iniziato il processo di retribuzione ai lavoratori senza l’obbligo d’applicare la scala salariale che limita tanto l’autonomia del settore statale rispetto al non statale. tutti questi risultati concreti, ha spiegato gil fernández, significano che, anche se siamo transitati in una situazine eccezionale di tensioni e liquidità e anche se le misure restrittive statunitensi contro il popolo cubano non si sono mosse nemmeno di un millimetro, stiamo riuscendo a realizzare la differenziazione del tessuto produttivo, la
flessibilità degli attori economici e una maggior partecipazione dell’imprenditoria. tutto questo condurrà poco a poco al recupero dei livelli d’offerta alla popolazione e delle attività che perdute in questi ultimi due anni. priorità inevitabili. nel mezzo di questo contesto attuale non possono mancare priorità che marchino la rotta sicura verso il riscatto, anche se lento, della vita economica e sociale dei cubani. il vice primo ministro ha detto che prima di tutto viene lo scontro all’inflazione, il fenomeno che ha apportato più protste della popolazione, il più polemico e il più difficile da superare. questo è un tema apprezzabile nella quotidianità, e soprattutto nella crescita dei prezzi, le cui cause sono differenti, ma lo dobbiamo risolvere, ha precisato. un obiettivo chiaro del paese è la sostenibilità del sistema eletctrico nazionale, ha riferito, un tema che non solo danneggia la popolazione, ma anche l’attività produttiva. «abbiamo dovuto paralizzare un congiunto di attività di forte scontro per minimizzare gli effetti negativi della situazione energetica nel popolo e questo è in contraddizione con la nececsità di recuperare l’economia», ha affermato. ( gm – granma int.) mani solidali hanno salvato dal mare 183 emigranti haitiani. a camagüey hanno ricevuto assistenza medica immediata e alimentazione, oltre al vettovagliamento indispensabile : mascherine, igiene personale, abiti e scarpe, e alcuni hanno espresso la loro gratitudine agli anfitrioni. autore: granma | internet@granma.cu - 14 ottobre 2021 08:10:51. gli emigranti haitiani hanno ricevuto assistenza medica immediata e alimentazione, oltre al vettovagliamento indispensabile: photo: www.adelante.cu mani solidali hanno strappato al mare la vita di 183 emigranti haitiani alle mercè delle onde, imbarcati in una piccola e insicura barca a vela lunga 12,7 metri e larga 4,10, con un fondale di 1,60, su cui viaggiavano un notevole numero di donne gravide e neonati. il quotidiano di camagüey /adelante/, ha informato che gli emigranti sono arrivati alle spiagge di cayo cruz e, nonostante la difficile situazione della covid-19 e le reali carenze di medicinali e alimenti provocate in gran misura dal violento assedio finanziario, economico e commerciale imposto dagli usa all’isola più grande delle antille, gli inattesi visitatori sono stati assistiti nel centro abilitato in questo territorio. gli haitiani si erano gettati disperatamente nella pericolosa traversata e al loro arrivo i loro volti mostravano ancora la paura per aver perduto tutto nell’ultimo terremoto … e la speranza di molti sogni di giungere al suolo statunitense. a camagüey hanno ricevuto assistenza medica immediata e alimentazione, oltre al vettovagliamento indispensabile : mascherine, igiene personale, abiti e scarpe, e alcuni hanno espresso la loro gratitudine agli anfitrioni. nell’assistenza si presta la maggior attenzione ai bambini e soprattutto ai lattanti. il medico aliosky manuel-hossi estrada ha spiegato che sono state realizzate prove di antigeni a tutti per scartare la covid-19, e sono stati assistiti per primi quelli che presentavano disidratazione e ustioni dovute alla traversata. il personale di salute ha detto che l’ambiente del centro dove sono stati accolti gli emigranti è anche ricreativo, con un campo di calcio e giochi da tavolo. il quotidiano ha segnalato anche nell’articolo che la maggioranza degli haitiani sbarcati a esmeralda, camagüey, ha mostrato la sua disposizione a ritornare nel loro paese se le autorità corrispondenti lo decideranno. disgraziatamente fatti come questi sono comuni nelle nazioni sottosviluppate i cui abitanti guardano con illusione al primo mondo che li sfrutta, mentre questi vende la sua realtà «di successo», attraverso i media di comunicazione e intrattenimento. (gm – granma int.)
Segue da Pag.19: Anche se non immediatamente l’economia cubana si recupera

Alejandro Gil Fernández ha sottolineato che il modo migliore per affrontare l’inflazione è creando offerte, per far sì che i prezzi si equilibrino con la liquidità nelle mani delle persone. Photo: Ismael Batista

Alejandro Gil Fernández, vice primo ministro e titolare d’ Economia e Pianificazione ha detto in un incontro con i media nel Centro della Stampa Internazionale della capitale che l’economia cubana sta entrando in una fase graduale di recupero, che parte dal controllo della COVID-19, grazie al sistema di Salute e alla rapida applicazione delle vaccinazioni.

Gil Fernández ha indicato che il controllo della pandemia «ci pone in condizioni migliori per riaprire attività fondamentali ma che non possono esistere false aspettative perchè non si potranno apprezzare risultati significativi in pochi mesi».

Poi ha reiterato che realizzare questo proposito necessita l’apertura di determinati servizi, del turismo e della realizzazione di tutte le misure che sta implementando la direzione del paese per annullare gli effetti negativi della pandemia.

Poi ha spiegato che il 2021 è stato un anno con molte restrizioni, più del 2020. Le spese dovute alla lotta contro la pandemia e la paralisi, per questa, delle principali attività, il blocco economico e le sue misure derivate per affogare lo sviluppo del paese, così come le trasformazioni – necessarie sia chiaro – nel piano monetario, sono stati fattori determinanti nella situazione attuale dell’economia cubana. Il ministro ha segnalato che la tensione è latente, perche nel 2020 paragonato al 2019, l’economia ha perso 240 milioni di dollari di entrate, «e qustao ha condotto a una contrazione del prodotto interno lordo di quasi l’11%.

Nell’anno in corso le entrate contano con 500 milioni di dollari meno che nel 2020 alla stessa data».

Il Vice Primo Ministro ha detto che si stanno realizzand trasformazioni nel funzionameento del settore statale come soggetto economico principale, oltre ai cambi di fondo del settore privato.

Ha apportato l’esempio della flessibilità nel lavoro indipendente (TCP) ed ha aggiunto l’ampliamento dello spettro dei progetti mentre si fanno i primi passi delle micro, piccole e medie imprese, con l’ampliamento delle cooperative non agricole o dell’allevamento.

«In una tappa iniziale, segnaliamo la priorità delle trasformazioni del TCP verso una forma giuridica, perchè in questo modo funzionavano piccoli affari. Per questo la decisione che tutti quelli che hanno assunto più tre lavoratori devono convertirsi in una Mipyme o cooperativa non agricola. Sono state create le piattaforme per questo e oltre a queste conversioni sono state approvate 67 Mipymes che sono nuove imprenditorie».

Il ministro ha spiegato che per questa nuova forma non esiste nessun tipo di limiti o di mete.

Questo è un attore economico, che realizza il suo ruolo complementare, ma non ha restrizioni né di tempo né di quantità. L’idea è aperta a tutti gli imprenditori che rispettano il disegno di politica approvato dal Governo.

Inoltre ha segnalato che la creazione delle Mipyme statali è un’innovazione molto cubana. Già ne esistono quattro nel paese e una di queste è del Commercio Estero, e si dedicherà a gestire le domande in piccole quantità del settore statale o del privato.

Il titolare del MEP ha chiarito che ci sono 60 imprese statali che hanno iniziato il processo di retribuzione ai lavoratori senza l’obbligo d’applicare la scala salariale che limita tanto l’autonomia del settore statale rispetto al non statale.

Tutti questi risultati concreti, ha spiegato Gil Fernández,
significano che, anche se siamo transitati in una situazine eccezionale di tensioni e liquidità e anche se le misure restrittive statunitensi contro il popolo cubano non si sono mosse nemmeno di un millimetro, stiamo riuscendo a realizzare la differenziazione del tessuto produttivo, la flessibilità degli attori economici e una maggior partecipazione dell’imprenditoria.

Tutto questo condurrà poco a poco al recupero dei livelli d’offerta alla popolazione e delle attività che perdute in questi ultimi due anni.

PRIORITÀ INEVITABILI

Nel mezzo di questo contesto attuale non possono mancare priorità che marchino la rotta sicura verso il riscatto, anche se lento, della vita economica e sociale dei cubani.

Il Vice Primo Ministro ha detto che prima di tutto viene lo scontro all’inflazione, il fenomeno che ha apportato più protste della popolazione, il più polemico e il più difficile da superare.

Questo è un tema apprezzabile nella quotidianità, e soprattutto nella crescita dei prezzi, le cui cause sono differenti, ma lo dobbiamo risolvere, ha precisato.

Un obiettivo chiaro del paese è la sostenibilità del Sistema Eletctrico Nazionale, ha riferito, un tema che non solo danneggia la popolazione, ma anche l’attività produttiva.

«Abbiamo dovuto paralizzare un congiunto di attività di forte scontro per minimizzare gli effetti negativi della situazione energetica nel popolo e questo è in contraddizione con la nececsità di recuperare l’economia», ha affermato. ( GM – Granma Int.)

Mani solidali hanno salvato dal mare 183 emigranti haitiani



A Camagüey hanno ricevuto assistenza medica immediata e alimentazione, oltre al vettovagliamento indispensabile : mascherine, igiene personale, abiti e scarpe, e alcuni hanno espresso la loro gratitudine agli anfitrioni.

Autore: Granma | internet@granma.cu - 14 ottobre 2021 08:10:51

Gli emigranti haitiani hanno ricevuto assistenza medica immediata e alimentazione, oltre al vettovagliamento indispensabile: Photo: www.adelante.cu Mani solidali hanno strappato al mare la vita di 183 emigranti haitiani alle mercè delle onde, imbarcati in una piccola e insicura barca a vela lunga 12,7 metri e larga 4,10, con un fondale di 1,60, su cui viaggiavano un notevole numero di donne gravide e neonati.

Il quotidiano di Camagüey /Adelante/, ha informato che gli emigranti sono arrivati alle spiagge di Cayo Cruz e, nonostante la difficile situazione della COVID-19 e le reali carenze di medicinali e alimenti provocate in gran misura dal violento assedio finanziario, economico e commerciale imposto dagli USA all’Isola più grande delle Antille, gli inattesi visitatori sono stati assistiti nel centro abilitato in questo territorio.

Gli haitiani si erano gettati disperatamente nella pericolosa traversata e al loro arrivo i loro volti mostravano ancora la paura per aver perduto tutto nell’ultimo terremoto … e la speranza di molti sogni di giungere al suolo statunitense.

A Camagüey hanno ricevuto assistenza medica immediata e alimentazione, oltre al vettovagliamento indispensabile : mascherine, igiene personale, abiti e scarpe, e alcuni hanno espresso la loro gratitudine agli anfitrioni.

Nell’assistenza si presta la maggior attenzione ai bambini e soprattutto ai lattanti.

Il medico Aliosky Manuel-Hossi Estrada ha spiegato che sono state realizzate prove di antigeni a tutti per scartare la COVID-19, e sono stati assistiti per primi quelli che presentavano disidratazione e ustioni dovute alla traversata.

Il personale di salute ha detto che l’ambiente del centro dove sono stati accolti gli emigranti è anche ricreativo, con un campo di calcio e giochi da tavolo.
Il quotidiano ha segnalato anche nell’articolo che la maggioranza degli haitiani sbarcati a Esmeralda,
Camagüey, ha mostrato la sua disposizione a ritornare nel loro paese se le autorità corrispondenti lo decideranno.
Disgraziatamente fatti come questi sono comuni nelle nazioni sottosviluppate i cui abitanti guardano con illusione al primo mondo che li sfrutta, mentre questi vende la sua realtà «di successo», attraverso i media di comunicazione e intrattenimento. (GM – Granma Int.)


  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

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