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La VOCE 2105

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La VOCE ANNO XXIII N°9

maggio 2021

PAGINA 7

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"il giorno del sole" per festeggiare il 109° anniversario della nascita di kim il sung il padre della repubblica popolare democratica di corea. è presente il primo segretario dell'ambasciata di roma della r.p.d. di corea, pak myong gil. presenta il segretario del g.a.ma.di. linda galassi. sono relatori vincenzo brandi, presidente del g.a.ma.di., marco tumminaro di kfa-csij e roberto gessi, direttore de la voce, organo di diffusione del g.a.ma.di. introduzione di linda galassi per chiarimenti/osservazioni. intervento di vincenzo brandi per chiarimenti/osservazioni. intervento di jean-calude martini per chiarimenti/osservazioni. letto da marco tumminaro. intervento di roberto gessi per chiarimenti/osservazioni. intervento di marco tumminaro per chiarimenti/osservazioni. molto probabilmente questo intervento in diretta sarà inviato all'istituto universario delle scienze sociali di pyongyang, che svolge un ruolo importantissimo nelle relazioni internazionali. in chiusura abbiamo risposto alle domande più interessanti, ma si può anche scrivere a la voce per fare altre domande e considerazioni. presentazione rivista n. 1/2021 di marxventuno. marxventuno edizioni. 180 iscritti. presentazione del n. 1/2021 della rivista. il movimento comunista internazionale nel 2019-20. acquistabile qui: https://www.marx21books.com/prodotto/. venerdì 16 aprile 2021 ore 18.00-20.00. introduce: andrea catone, direttore di marxventuno. intervengono. renato caputo, redattore de la città futura. francesco galofaro, redazione di marxventuno. andrea martocchia, coordinamento nazionale per la jugoslavia. massimiliano romanello, dottorando in astrofisica. nadia schavecher, abbonata di lungo corso alla rivista. bruno steri, direttore di ragioni e conflitti. salvatore tinè, redattore di marxismo oggi.
grillo e la difesa dell’indifendibile. cinzia sciuto 20 aprile 2021. nello sproloquio diffuso per difendere il figlio dalle accuse di stupro beppe grillo difende l’indifendibile: ossia tutto il contesto di “goliardia” machista che rappresenta la cornice ideale nel quale poi avvengono le violenze. fossi nel figlio di grillo, colpevole o no, mi vergognerei molto di cotanto padre. e, colpevole o no, mi dissocerei dalle sue indegne parole. parole che, se possibile, sono persino più gravi di quello che il figlio potrebbe aver fatto. più gravi perché ponderate, più gravi perché pronunciate da un padre, più gravi perché dette da una personalità con un ruolo pubblico. più gravi perché per difendere il figlio difende l’indifendibile: ossia tutto il contesto di “goliardia” machista che rappresenta la cornice ideale nel quale poi avvengono le violenze. forse beppe grillo non lo sa, ma è perfettamente normale che la vittima di uno stupro denunci (quando decide di denunciare) diversi giorni, persino diversi mesi dopo la violenza subita. ed è perfettamente normale che subito dopo lo stupro cerchi di rimuovere quello che è accaduto conducendo una vita il più normale possibile, persino facendo sport. spero dunque per ciro grillo che i suoi avvocati abbiano argomenti ben più fondati di questi per sostenere la sua difesa. a grillo padre invece consiglio la lettura di lucky di alice sebold, in cui l’autrice racconta lo stupro che subì quando aveva 18 anni. leggendo il libro scoprirà che le strategie difensive delle vittime di violenze sessuali sono le più diverse. alice sebold per esempio racconta non solo che lei non urlò, non si dimenò, non cercò di scappare ma addirittura che si spogliò da sola: il suo assalitore infatti non riusciva a toglierle i vestiti e lei, per paura che diventasse ancora più aggressivo, se li tolse «spontaneamente». se avessimo assistito alla scena avremmo persino potuto pensare che fosse consenziente. non sappiamo se ciro grillo è colpevole o innocente. anzi, la nostra costituzione ci impone di considerarlo innocente fino a sentenza definitiva. ma la strategia di screditare preventivamente quella che potrebbe essere la vittima di una violenza è miserevole. di tutto lo sproloquio grillino la frase forse più grave però è “sono dei coglioni, non degli stupratori” a proposito del comportamento del figlio e dei suoi amici che, pare, emerga dai video della serata in questione. quando ero una bambina avevo messo in giro delle voci infamanti su una vicina di casa. era tutto falso, non ricordo perché lo feci, forse per il solito motivo: fare “la figa”, sentirsi accettata dal gruppo eccetera. sta di fatto che mia madre lo venne a sapere e lo sguardo con cui mi fulminò in quell’occasione fece la differenza nella mia vita: uno sguardo di disapprovazione mista a delusione che non scorderò mai più. sarei diventata una bulletta senza quella reazione di mia madre? possibile, tutto è possibile. di certo tornare a casa e trovare qualcuno che ti segnala che quello che hai fatto non è solo una ragazzata ma un comportamento inaccettabile perché lesivo della dignità di un’altra persona può fare la differenza fra rimanere solo dei coglioni e diventare dei bulli. o degli stupratori.

"IL GIORNO DEL SOLE" PER FESTEGGIARE IL 109° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI KIM IL SUNG IL PADRE DELLA REPUBBLICA POPOLARE DEMOCRATICA DI COREA.



È presente il Primo Segretario dell'Ambasciata di Roma della R.P.D. di Corea, Pak Myong Gil.
Presenta il Segretario del G.A.MA.DI. Linda Galassi.
Sono relatori Vincenzo Brandi, Presidente del G.A.MA.DI., Marco Tumminaro di KFA-CSIJ e Roberto Gessi, direttore de La VOCE, organo di diffusione del G.A.MA.DI.
Introduzione di Linda Galassi Per chiarimenti/osservazioni
Intervento di Vincenzo Brandi Per chiarimenti/osservazioni
Intervento di Jean-Calude Martini Per chiarimenti/osservazioni
letto da Marco Tumminaro
Intervento di Roberto Gessi Per chiarimenti/osservazioni
Intervento di Marco Tumminaro Per chiarimenti/osservazioni
Molto probabilmente questo intervento in diretta sarà inviato all'Istituto Universario delle Scienze Sociali di PyongYang, che svolge un ruolo importantissimo nelle relazioni internazionali.
In chiusura abbiamo risposto alle domande più interessanti, ma si può anche scrivere a La VOCE per fare altre domande e considerazioni.

Presentazione rivista n. 1/2021 di MarxVentuno

MarxVentuno Edizioni
180 iscritti

Presentazione del n. 1/2021 della rivista
Il movimento comunista internazionale nel 2019-20
Acquistabile qui: https://www.marx21books.com/prodotto/...​
Venerdì 16 aprile 2021 Ore 18.00-20.00
Introduce: Andrea Catone, direttore di MarxVentuno
Intervengono
Renato Caputo, redattore de La Città futura
Francesco Galofaro, redazione di MarxVentuno
Andrea Martocchia, Coordinamento nazionale per la Jugoslavia
Massimiliano Romanello, dottorando in Astrofisica
Nadia Schavecher, abbonata di lungo corso alla rivista
Bruno Steri, direttore di Ragioni e conflitti
Salvatore Tinè, redattore di Marxismo oggi

Grillo e la difesa dell’indifendibile

Cinzia Sciuto 20 Aprile 2021

Nello sproloquio diffuso per difendere il figlio dalle accuse di stupro Beppe Grillo difende l’indifendibile: ossia tutto il contesto di “goliardia” machista che rappresenta la cornice ideale nel quale poi avvengono le violenze.



Fossi nel figlio di Grillo, colpevole o no, mi vergognerei molto di cotanto padre. E, colpevole o no, mi dissocerei dalle sue indegne parole. Parole che, se possibile, sono persino più gravi di quello che il figlio potrebbe aver fatto. Più gravi perché ponderate, più gravi perché pronunciate da un padre, più gravi perché dette da una personalità con un ruolo pubblico. Più gravi perché per difendere il figlio difende l’indifendibile: ossia tutto il contesto di “goliardia” machista che rappresenta la cornice ideale nel quale poi avvengono le violenze.

Forse Beppe Grillo non lo sa, ma è perfettamente normale che la vittima di uno stupro denunci (quando decide di denunciare) diversi giorni, persino diversi mesi dopo la violenza subita. Ed è perfettamente normale che subito dopo lo stupro cerchi di rimuovere quello che è accaduto conducendo una vita il più normale possibile, persino facendo sport. Spero dunque per Ciro Grillo che i suoi avvocati abbiano argomenti ben più fondati di questi per sostenere la sua difesa.

A Grillo padre invece consiglio la lettura di Lucky di Alice Sebold, in cui l’autrice racconta lo stupro che subì quando aveva 18 anni. Leggendo il libro scoprirà che le strategie difensive delle vittime di violenze sessuali sono le più diverse. Alice Sebold per esempio racconta non solo che lei non urlò, non si dimenò, non cercò di scappare ma addirittura che si spogliò da sola: il suo assalitore infatti non riusciva a toglierle i vestiti e lei, per paura che diventasse ancora più aggressivo, se li tolse «spontaneamente». Se avessimo assistito alla scena avremmo persino potuto pensare che fosse consenziente.

Non sappiamo se Ciro Grillo è colpevole o innocente. Anzi, la nostra Costituzione ci impone di considerarlo innocente fino a sentenza definitiva. Ma la strategia di screditare preventivamente quella che potrebbe essere la vittima di una violenza è miserevole.

Di tutto lo sproloquio grillino la frase forse più grave però è “sono dei coglioni, non degli stupratori” a proposito del comportamento del figlio e dei suoi amici che, pare, emerga dai video della serata in questione.

Quando ero una bambina avevo messo in giro delle voci infamanti su una vicina di casa. Era tutto falso, non ricordo perché lo feci, forse per il solito motivo: fare “la figa”, sentirsi accettata dal gruppo eccetera. Sta di fatto che mia madre lo venne a sapere e lo sguardo con cui mi fulminò in quell’occasione fece la differenza nella mia vita: uno sguardo di disapprovazione mista a delusione che non scorderò mai più. Sarei diventata una bulletta senza quella reazione di mia madre? Possibile, tutto è possibile. Di certo tornare a casa e trovare qualcuno che ti segnala che quello che hai fatto non è solo una ragazzata ma un comportamento inaccettabile perché lesivo della dignità di un’altra persona può fare la differenza fra rimanere solo dei coglioni e diventare dei bulli. O degli stupratori.

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