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La VOCE ANNO XXI N°5

gennaio 2019

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Salma Karmi e la negazione del popolo palestinese



Andrea spiega il diritto al BDS

Ronnie: un ebreo antisionista che non piace agli israeliani

Lettera da Gaza, legge Patrizia Cecconi

Wasim Dahmash e l'identità della Palestina

Il saluto del Comune di Torino

Comitato per il boicottaggio: il magnate palestinese di ‘Rawabi’ Bashar Masri “deve terminare tutte le attività di normalizzazione con Israele”



Copertina – Bashar Masri con Leocadia Zak, direttrice dell’United States Trade Development Agency, dopo aver firmato un accordo a Rawabi, marzo 2010. Haytham Othman MaanImages

Archivio Invictapalestina: Ali Abunimah, settembre 2012

Il comitato nazionale palestinese per il boicottaggio disinvestimento sanzioni, il gruppo direttivo della campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) hanno rilasciato oggi la seguente dichiarazione che condanna le attività di “normalizzazione” del magnate palestinese-americano Bashar Masri accusato di promuovere “interessi personali e profitto a spese dei diritti dei palestinesi”.

Masri è noto come il costruttore di “Rawabi”, un quartiere residenziale di lusso finanziato dal Qatar, costruito in Cisgiordania su terra confiscata a tre villaggi palestinesi dall’Autorità Palestinese e consegnata alla società privata di Masri. Electronic Intifada aveva già riferito su alcune delle attività di Masri in relazione a Rawabi.

La società civile palestinese denuncia la normalizzazione di Bashar Masri con Israele come una minaccia alla lotta per i diritti dei palestinesi.

Palestina Occupata, 10 settembre 2012 – Il Comitato nazionale palestinese per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BNC), la più grande coalizione nella società civile palestinese che include partiti politici, sindacati, ONG e organizzazioni di base palestinesi e che guida il movimento globale BDS, condanna fermamente la partecipazione di un uomo d’affari palestinese, Bashar Masri, alla conferenza annuale israeliana High Tech Industry Association (HTIA) che si è tenuta tra il 10 e il 12 settembre a Haifa e Gerusalemme.

Tra gli altri relatori della conferenza figurano il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e Nir Barakat, il sindaco israeliano di Gerusalemme occupata. Masri parlerà ad un panel con un uomo d’affari israeliano in una conferenza sostenuta tra gli altri organi dello stato israeliano, dal Ministero degli Affari Esteri. La partecipazione di Masri a questa conferenza costituisce un atto di normalizzazione con Israele che aiuta a mascherare la sua occupazione, colonizzazione e apartheid in corso contro il popolo palestinese e che mina la lotta palestinese per la libertà, la giustizia e l’autodeterminazione.

Le istituzioni e gli individui alla guida di questa conferenza propagandistica, che mira a promuovere Israele nel mondo come ‘paradiso high-tech’, partecipano attivamente all’oppressione dei palestinesi e sono ostinati trasgressori del diritto internazionale. L’industria high-tech israeliana è uno dei principali partner del complesso di sicurezza militare israeliano e fa affidamento su di esso per la sua crescita e il suo successo. Le esportazioni dell’industria high-tech israeliana aiutano a sostenere il budget militare. Non sorprende quindi che la conferenza goda del pieno sostegno dell’élite al potere in Israele, con l’industria dell’alta tecnologia che rappresenta un terzo del PIL di Israele e che costituisce un pilastro fondamentale per l’egemonia di Israele nella regione.

La relazione simbiotica tra l’industria high-tech di Israele e il complesso militare è fondato in parte a spese dei palestinesi, da quando Israele usa la sua occupazione militare della Cisgiordania e della Striscia di Gaza per provare in combattimento, o testare sul campo, i suoi progressi tecnologici e
..segue ./.

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