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La VOCE 1904

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La VOCE ANNO XXI N°8

aprile 2019

PAGINA 8

segue da pag.7: saturazione dei tempi e plusvalore relativo in fca. si aumenta la cadenza delle linee e si moltiplica la tipologia dei pezzi in lavorazione (diversi tipi di autovetture che comportano un diverso impegno da parte dell'operaio), in modo che è impossibile determinare un tempo medio della prestazione lavorativa. si evita ogni strozzatura delle linee, per renderle più fluide e veloci possibile. la lotta del capitale allo "spreco di tempo" e di movimenti che non lo valorizzano non si limita a questo. i manager, gli esperti e i capi studiano il lavoro operaio per carpire i margini di tempo che gli operai con la loro professionalità, esperienza e astuzia si sono ritagliati (a volte anche lavorando "in anticipo" per poter guadagnare tempo utile a fronte di maggiori carichi di lavoro, o velocizzando il lavoro per avere tempo a fine turno) così da azzerarli e raggiungere la massima condensazione della giornata lavorativa. l'obiettivo è l'eliminazione arbitraria di ogni porosità del lavoro con la saturazione dei tempi di lavorazione, dunque la totale coincidenza fra tempo di lavoro e tempo di valorizzazione del capitale. marx, alla fine del iv capitolo del capitale, definisce l'operaio come "qualcuno che abbia portato al mercato la propria pelle e non abbia ormai da aspettarsi altro che la conciatura". e oggi l'operaio della "fabbrica integrata", col mostruoso controllo dei suoi tempi di lavorazione da parte del capitale, non può aspettarsi altro che la propria torchiatura. spinto dalla concorrenza internazionale e dalla ricerca del massimo profitto, il capitale monopolistico spreme infatti l'operaio per comprimere una massa maggiore di lavoro entro un dato periodo di tempo. dal punto di vista marxista, in che modo l'aumento della saturazione dei tempi determina l'aumento del grado di sfruttamento degli operai? nel capitalismo i mutamenti nel processo lavorativo che impongono all'operaio un maggiore dispendio di lavoro in un tempo invariato, una tensione più alta della forza- lavoro, un più fitto riempimento dei pori del tempo di lavoro, cioè una condensazione del lavoro a un grado più elevato, non mirano ovviamente ad accorciare la giornata lavorativa, ma ad accorciare il tempo di lavoro socialmente necessario per produrre una data quantità di oggetti di consumo, in questo caso autovetture. attraverso il riempimento di tutti i pori della giornata lavorativa, annullando cioè tutti i tempi di lavoro non produttivi di valore, il medesimo tempo di lavoro fornisce al capitalista una massa di valore maggiore di prima. in questo modo si riduce il tempo di lavoro necessario a creare un valore pari a quello della forza lavoro dell'operaio. tale accorciamento del tempo di lavoro necessario prolunga il plusvalore relativo, che è il mezzo usato dai capitalisti per incrementare il grado di sfruttamento dell'operaio senza modificare la durata della giornata di lavoro. ricordiamo che per marx il plusvalore relativo è «il plusvalore che deriva dall'accorciamento del tempo di lavoro necessario e dal corrispondente cambiamento nel rapporto di grandezza delle due parti costitutive della giornata lavorativa» (il capitale, libro i). con l'attuale livello di sviluppo delle forze produttive se all'operaio prima occorrevano due ore per la riproduzione del valore della forza lavorativa (tale valore espresso in denaro è il salario), adesso con un maggiore dispendio di lavoro ne occorre solo una, prolungando la parte della giornata lavorativa in cui l'operaio lavora gratis per conto del capitalista. si modifica dunque il rapporto fra il tempo di lavoro necessario e il tempo di lavoro superfluo, in cui il lavoro impiegato è pluslavoro: il primo si accorcia, il secondo si prolunga. di conseguenza aumenta il tasso del plusvalore, che esprime l'elevazione del grado di sfruttamento del proletariato da parte del capitale. risultato: "il bilancio non è mai stato così positivo, con ebit (leggi profitti) record e niente debito" (mike manley, ceo di fca, 5.3.2019). assieme ai profitti aumentano chiaramente anche la miseria operaia, il logorio psicofisico, i danni muscolo-scheletrici, lo stress, gli infortuni, etc. ma al capitalista non importa nulla del sacrificio degli operai e delle operaie, e di fronte al calo delle immatricolazioni di auto aumenta la mostruosa pressione su di loro. i fatti sono testardi: gli interessi della classe operaia e quelli della borghesia sono oggettivamente inconciliabili. la contraddizione fra proletariato e borghesia costituisce la principale contraddizione di classe nella società capitalistica, che può essere risolta solo dalla rivoluzione socialista. e' dentro questa prospettiva che il lavoro può e deve difendersi dal capitale con il conflitto, la lotta collettiva e organizzata. con wcm e ergo uas i margini di trattativa e di negoziato sono azzerati. la parola è ai rapporti di forza che gli operai riescono a costruire con gli scioperi, le fermate, i blocchi della produzione e della circolazione delle merci. dobbiamo imporre al padrone con il fronte unico di lotta operaia rivendicazioni immediate e urgenti che unifichino e mobilitino la massa degli operai per migliorare le condizioni di lavoro, che si scontrino frontalmente con il dispotismo del capitale; dobbiamo approfittare della lotta per la soddisfazione di queste rivendicazioni come leva per mettere a nudo le cause reali delle condizioni di lavoro della classe operaia, educare politicamente gli operai e indicare la lotta rivoluzionaria per il potere politico, per una società senza sfruttamento dell'essere umano sull'essere umano, quale unica via per l'emancipazione dei lavoratori! da scintilla n.97 -marzo 2019 - www.piattaformacomunista.com. israele dovrebbe essere giudicato per l'uccisione illegale di manifestanti a gaza. middle east monitor - 1 marzo 2019 , la reuter[agenzia di stampa britannica, ndt.] ha informato che giovedì membri di una commissione d'inchiesta onu hanno affermato che lo scorso anno a gaza le forze di sicurezza israeliane potrebbero aver commesso crimini di guerra e contro l'umanità per l'uccisione di 189 palestinesi e il ferimento di più di altri 6.100 durante le proteste settimanali. la commissione indipendente ha affermato di aver avuto informazioni confidenziali su coloro che ritiene essere responsabili di queste uccisioni illegali, compresi cecchini e comandanti dell'esercito israeliano. ha chiesto ad israele di incriminarli. "quando hanno sparato le forze di sicurezza israeliane hanno ucciso e menomato manifestanti palestinesi che non rappresentavano una minaccia immediata di morte o di gravi ferite ad altri, né stavano partecipando direttamente agli scontri," si afferma, aggiungendo che le proteste sono state "di carattere civile". le vittime includono minori, giornalisti e una persona amputata ad entrambe le gambe che era su una sedia a rotelle. il primo ministro israeliano benjamin netanyahu ha respinto il rapporto ed ha accusato il consiglio onu per i diritti umani, che ha promosso l'inchiesta, di ipocrisia e di menzogne alimentate da "un odio ossessivo verso israele." israele ha affermato di aver aperto il fuoco per difendere il confine da incursioni e attacchi da parte di miliziani armati. il presidente palestinese mahmoud abbas ha affermato che i risultati dell'indagine confermano che "israele ha commesso crimini di guerra contro il nostro popolo a gaza e in cisgiordania, compresa gerusalemme." in un comunicato ha detto che la corte penale internazionale dovrebbe agire immediatamente e aprire un'inchiesta in merito. le proteste sul confine tra israele e la striscia di gaza sono iniziate nel marzo dello scorso anno, con i gazawi che chiedevano che israele alleggerisse il blocco dell'enclave e il riconoscimento del loro diritto al ritorno alle terre da cui le loro famiglie fuggirono o che vennero obbligate a lasciare quando israele venne fondato nel 1948.
la commissione ha scoperto che 183 dei 189 manifestanti sono stati uccisi con proiettili veri. ha espresso una grande preoccupazione per le regole d'ingaggio segrete stilate dai dirigenti civili e militari israeliani che "a quanto pare consentono di sparare proiettili veri contro dimostranti come ultima risorsa… e di sparare alle gambe dei ‘principali agitatori'." sostiene che il concetto israeliano di ‘principali agitatori' non esiste nelle leggi internazionali. dice che circa 122 feriti, tra cui 20 minori, hanno avuto un arto amputato. la commissione afferma che nessun soldato israeliano è stato ucciso durante le proteste, tranne uno durante un giorno di manifestazioni ma non in un luogo in cui stavano avvenendo proteste, mentre quattro sono stati feriti. una portavoce militare israeliana lo ha contestato, sostenendo che il soldato sia stato colpito a morte durante disordini nelle vicinanze che erano "stati provocati per attirare soldati e poterli attaccare." il rapporto, che riguarda il periodo dal 30 marzo al 31 dicembre 2018, si basa su centinaia di interviste con vittime e testimoni, così come su reperti medici, video, riprese da droni e fotografie. il rapporto dice che il 14 maggio le forze israeliane hanno ucciso 60 dimostranti, il più alto numero di vittime in un solo giorno a gaza dall'attacco militare del 2014 [l'operazione "margine protettivo", ndt.]. in un comunicato amnesty international ha affermato: "i responsabili da questi crimini deprecabili non devono rimanere impuniti. i risultati di questo rapporto devono portare a fare giustizia per le vittime di crimini di guerra." corte penale internazionale . i membri della commissione d'indagine dicono che l'alta commissaria onu per i diritti umani michelle bachelet dovrebbe condividere i risultati con la cpi. israele non fa parte della cpi né ne riconosce la giurisdizione, ma la corte con sede all'aia nel 2015 ha aperto un'indagine preliminare riguardo alle denunce di violazioni dei diritti umani da parte di israele sul territorio palestinese. la striscia di gaza, l'enclave costiera controllata dal gruppo islamista hamas, ospita 2 milioni di palestinesi. nel 2005 israele ritirò le sue truppe e i suoi coloni da gaza, ma conserva un rigido controllo sui suoi confini terrestri e marittimi. anche l'egitto limita il movimento dentro e fuori gaza. il presidente della commissione santiago cantón, un giurista argentino, ha detto: "alcune di queste violazioni possono rappresentare crimini di guerra o contro l'umanità e devono essere immediatamente indagate da israele." durante una conferenza stampa ha affermato: "la nostra inchiesta ha scoperto che i manifestanti erano nella stragrande maggioranza disarmati, anche se non sempre pacifici." trentacinque minori, due giornalisti e tre paramedici "chiaramente individuabili" sono stati tra le vittime delle forze israeliane, in violazione delle leggi umanitarie internazionali, afferma il rapporto. sara hossain, membro della commissione e avvocatessa presso la corte suprema del bangladesh, ha sostenuto: "stiamo affermando che hanno sparato intenzionalmente a minori. hanno sparato intenzionalmente a persone disabili, hanno sparato intenzionalmente a giornalisti." e ha aggiunto: "abbiamo scoperto che una persona con entrambe le gambe amputate è stata colpita ed uccisa mentre era seduta sulla sua sedia a rotelle. in due giorni diversi due persone visibilmente con le stampelle sono state colpite alla testa. sono state uccise." israele afferma che le sue forze sono state a volte vittime di attacchi da armi da fuoco o granate durante le proteste. betty murungi, che ha fatto parte della commissione, ha anche detto che le autorità di gaza dovrebbero interrompere l'uso di aquiloni e palloni incendiari, congegni che hanno distrutto coltivazioni israeliane. il funzionario di hamas ismail rudwan ha detto alla reuter a gaza: "la richiesta della commissione onu di mettere sotto processo i dirigenti dell'occupazione israeliana è una prova che le forze di occupazione hanno commesso crimini contro l'umanità nella striscia di gaza." nell'ultimo decennio israele e hamas hanno combattuto tre guerre. (traduzione di amedeo rossi) per zeitun ( fonte middle east monitor) . video proiettato durante le sedute della commissione onu: . proprietà pubblica e privata tra costituzione e trattati europei. da sinistrainrete.info pubblichiamo l'intervento di vladimiro giacchè all'incontro "unione europea, costituzione e diritti di proprietà" tenutosi a roma il 23 febbraio 2019, promosso dalle associazioni patria e costituzione e attuare la costituzione 1. proprietà pubblica e privata: l'economia mista prevista dalla nostra costituzione . la nostra costituzione dedica alcuni dei suoi articoli più importanti alle diverse forme di proprietà: si tratta degli articoli 41-43, 45-47, centrali tra gli articoli dedicati ai "rapporti economici" (artt. 35-47). rileggiamoli: . art. 41. l'iniziativa economica privata è libera. non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. la legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali. art. 42. la proprietà è pubblica o privata. i beni economici appartengono allo stato, ad enti o a privati. la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. ..segue ./.
Segue da Pag.7: Saturazione dei tempi e plusvalore relativo in Fca

Si aumenta la cadenza delle linee e si moltiplica la tipologia dei pezzi in lavorazione (diversi tipi di autovetture che comportano un diverso impegno da parte dell'operaio), in modo che è impossibile determinare un tempo medio della prestazione lavorativa.
Si evita ogni strozzatura delle linee, per renderle più fluide e veloci possibile.
La lotta del capitale allo "spreco di tempo" e di movimenti che non lo valorizzano non si limita a questo.
I manager, gli esperti e i capi studiano il lavoro operaio per carpire i margini di tempo che gli operai con la loro professionalità, esperienza e astuzia si sono ritagliati (a volte anche lavorando "in anticipo" per poter guadagnare tempo utile a fronte di maggiori carichi di lavoro, o velocizzando il lavoro per avere tempo a fine turno) così da azzerarli e raggiungere la massima condensazione della giornata lavorativa.
L'obiettivo è l'eliminazione arbitraria di ogni porosità del lavoro con la saturazione dei tempi di lavorazione, dunque la totale coincidenza fra tempo di lavoro e tempo di valorizzazione del capitale.
Marx, alla fine del IV capitolo del Capitale, definisce l'operaio come "qualcuno che abbia portato al mercato la propria pelle e non abbia ormai da aspettarsi altro che la conciatura". E oggi l'operaio della "fabbrica integrata", col mostruoso controllo dei suoi tempi di lavorazione da parte del capitale, non può aspettarsi altro che la propria torchiatura.
Spinto dalla concorrenza internazionale e dalla ricerca del massimo profitto, il capitale monopolistico spreme infatti l'operaio per comprimere una massa maggiore di lavoro entro un dato periodo di tempo.
Dal punto di vista marxista, in che modo l'aumento della saturazione dei tempi determina l'aumento del grado di sfruttamento degli operai?
Nel capitalismo i mutamenti nel processo lavorativo che impongono all'operaio un maggiore dispendio di lavoro in un tempo invariato, una tensione più alta della forza- lavoro, un più fitto riempimento dei pori del tempo di lavoro, cioè una condensazione del lavoro a un grado più elevato, non mirano ovviamente ad accorciare la giornata lavorativa, ma ad accorciare il tempo di lavoro socialmente necessario per produrre una data quantità di oggetti di consumo, in questo caso autovetture.
Attraverso il riempimento di tutti i pori della giornata lavorativa, annullando cioè tutti i tempi di lavoro non produttivi di valore, il medesimo tempo di lavoro fornisce al capitalista una massa di valore maggiore di prima.
In questo modo si riduce il tempo di lavoro necessario a creare un valore pari a quello della forza lavoro dell'operaio.
Tale accorciamento del tempo di lavoro necessario prolunga il plusvalore relativo, che è il mezzo usato dai capitalisti per incrementare il grado di sfruttamento dell'operaio senza modificare la durata della giornata di lavoro.
Ricordiamo che per Marx il plusvalore relativo è «il plusvalore che deriva dall'accorciamento del tempo di lavoro necessario e dal corrispondente cambiamento nel rapporto di grandezza delle due parti costitutive della giornata lavorativa» (Il Capitale, Libro I).
Con l'attuale livello di sviluppo delle forze produttive se all'operaio prima occorrevano due ore per la riproduzione del valore della forza lavorativa (tale valore espresso in denaro è il salario), adesso con un maggiore dispendio di lavoro ne occorre solo una, prolungando la parte della giornata lavorativa in cui l'operaio lavora gratis per conto del capitalista.
Si modifica dunque il rapporto fra il tempo di lavoro necessario e il tempo di lavoro superfluo, in cui il lavoro impiegato è pluslavoro: il primo si accorcia, il secondo si prolunga.
Di conseguenza aumenta il tasso del plusvalore, che esprime l'elevazione del grado di sfruttamento del proletariato da parte del capitale.
Risultato: "Il bilancio non è mai stato così positivo, con ebit (leggi profitti) record e niente debito" (Mike Manley, Ceo di Fca, 5.3.2019).
Assieme ai profitti aumentano chiaramente anche la miseria operaia, il logorio psicofisico, i danni muscolo-scheletrici, lo stress, gli infortuni, etc.
Ma al capitalista non importa nulla del sacrificio degli operai e delle operaie, e di fronte al calo delle immatricolazioni di auto aumenta la mostruosa pressione su di loro.
I fatti sono testardi: gli interessi della classe operaia e quelli della borghesia sono oggettivamente inconciliabili.
La contraddizione fra proletariato e borghesia costituisce la principale contraddizione di classe nella società capitalistica, che può essere risolta solo dalla rivoluzione socialista. E' dentro questa prospettiva che il lavoro può e deve difendersi dal capitale con il conflitto, la lotta collettiva e organizzata.
Con Wcm e Ergo Uas i margini di trattativa e di negoziato sono azzerati.
La parola è ai rapporti di forza che gli operai riescono a costruire con gli scioperi, le fermate, i blocchi della produzione e della circolazione delle merci.
Dobbiamo imporre al padrone con il fronte unico di lotta operaia rivendicazioni immediate e urgenti che unifichino e mobilitino la massa degli operai per migliorare le condizioni di lavoro, che si scontrino frontalmente con il dispotismo del capitale; dobbiamo approfittare della lotta per la soddisfazione di queste rivendicazioni come leva per mettere a nudo le cause reali delle condizioni di lavoro della classe operaia, educare politicamente gli operai e indicare la lotta rivoluzionaria per il potere politico, per una società senza sfruttamento dell'essere umano sull'essere umano, quale unica via per l'emancipazione dei lavoratori! Da Scintilla n.97 -marzo 2019 - www.piattaformacomunista.com

Israele dovrebbe essere giudicato per l'uccisione illegale di manifestanti a Gaza



Middle East Monitor - 1 marzo 2019

La Reuter[agenzia di stampa britannica, ndt.] ha informato che giovedì membri di una commissione d'inchiesta ONU hanno affermato che lo scorso anno a Gaza le forze di sicurezza israeliane potrebbero aver commesso crimini di guerra e contro l'umanità per l'uccisione di 189 palestinesi e il ferimento di più di altri 6.100 durante le proteste settimanali.

La commissione indipendente ha affermato di aver avuto informazioni confidenziali su coloro che ritiene essere responsabili di queste uccisioni illegali, compresi cecchini e comandanti dell'esercito israeliano. Ha chiesto ad Israele di incriminarli.

"Quando hanno sparato le forze di sicurezza israeliane hanno ucciso e menomato manifestanti palestinesi che non rappresentavano una minaccia immediata di morte o di gravi ferite ad altri, né stavano partecipando direttamente agli scontri," si afferma, aggiungendo che le proteste sono state "di carattere civile".

Le vittime includono minori, giornalisti e una persona amputata ad entrambe le gambe che era su una sedia a rotelle.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto il rapporto ed ha accusato il Consiglio ONU per i Diritti Umani, che ha promosso l'inchiesta, di ipocrisia e di menzogne alimentate da "un odio ossessivo verso Israele."

Israele ha affermato di aver aperto il fuoco per difendere il confine da incursioni e attacchi da parte di miliziani armati.

Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha affermato che i risultati dell'indagine confermano che "Israele ha commesso crimini di guerra contro il nostro popolo a Gaza e in Cisgiordania, compresa Gerusalemme."

In un comunicato ha detto che la Corte Penale Internazionale dovrebbe agire immediatamente e aprire un'inchiesta in merito.

Le proteste sul confine tra Israele e la Striscia di Gaza sono iniziate nel marzo dello scorso anno, con i gazawi che chiedevano che Israele alleggerisse il blocco dell'enclave e il riconoscimento del loro diritto al ritorno alle terre da cui le loro famiglie fuggirono o che vennero obbligate a lasciare quando Israele venne fondato nel 1948.

La commissione ha scoperto che 183 dei 189 manifestanti sono stati uccisi con proiettili veri. Ha espresso una grande preoccupazione per le regole d'ingaggio segrete stilate dai dirigenti civili e militari israeliani che "a quanto pare consentono di sparare proiettili veri contro dimostranti come ultima risorsa… e di sparare alle gambe dei ‘principali agitatori'."

Sostiene che il concetto israeliano di ‘principali agitatori' non esiste nelle leggi internazionali.

Dice che circa 122 feriti, tra cui 20 minori, hanno avuto un arto amputato.

La commissione afferma che nessun soldato israeliano è stato ucciso durante le proteste, tranne uno durante un giorno di manifestazioni ma non in un luogo in cui stavano avvenendo proteste, mentre quattro sono stati feriti.

Una portavoce militare israeliana lo ha contestato, sostenendo che il soldato sia stato colpito a morte durante disordini nelle vicinanze che erano "stati provocati per attirare soldati e poterli attaccare."

Il rapporto, che riguarda il periodo dal 30 marzo al 31 dicembre 2018, si basa su centinaia di interviste con vittime e testimoni, così come su reperti medici, video, riprese da droni e fotografie.

Il rapporto dice che il 14 maggio le forze israeliane hanno ucciso 60 dimostranti, il più alto numero di vittime in un solo giorno a Gaza dall'attacco militare del 2014 [l'operazione "Margine Protettivo", ndt.].

In un comunicato Amnesty International ha affermato: "I responsabili da questi crimini deprecabili non devono rimanere impuniti. I risultati di questo rapporto devono portare a fare giustizia per le vittime di crimini di guerra."

Corte Penale Internazionale

I membri della commissione d'indagine dicono che l'alta commissaria ONU per i diritti umani Michelle Bachelet dovrebbe condividere i risultati con la CPI.

Israele non fa parte della CPI né ne riconosce la giurisdizione, ma la corte con sede all'Aia nel 2015 ha aperto un'indagine preliminare riguardo alle denunce di violazioni dei diritti umani da parte di Israele sul territorio palestinese.

La Striscia di Gaza, l'enclave costiera controllata dal gruppo islamista Hamas, ospita 2 milioni di palestinesi. Nel 2005 Israele ritirò le sue truppe e i suoi coloni da Gaza, ma conserva un rigido controllo sui suoi confini terrestri e marittimi. Anche l'Egitto limita il movimento dentro e fuori Gaza.

Il presidente della commissione Santiago Cantón, un giurista argentino, ha detto: "Alcune di queste violazioni possono rappresentare crimini di guerra o contro l'umanità e devono essere immediatamente indagate da Israele."

Durante una conferenza stampa ha affermato: "La nostra inchiesta ha scoperto che i manifestanti erano nella stragrande maggioranza disarmati, anche se non sempre pacifici."

Trentacinque minori, due giornalisti e tre paramedici "chiaramente individuabili" sono stati tra le vittime delle forze israeliane, in violazione delle leggi umanitarie internazionali, afferma il rapporto.

Sara Hossain, membro della commissione e avvocatessa presso la Corte Suprema del Bangladesh, ha sostenuto: "Stiamo affermando che hanno sparato intenzionalmente a minori. Hanno sparato intenzionalmente a persone disabili, hanno sparato intenzionalmente a giornalisti." E ha aggiunto: "Abbiamo scoperto che una persona con entrambe le gambe amputate è stata colpita ed uccisa mentre era seduta sulla sua sedia a rotelle. In due giorni diversi due persone visibilmente con le stampelle sono state colpite alla testa. Sono state uccise."

Israele afferma che le sue forze sono state a volte vittime di attacchi da armi da fuoco o granate durante le proteste.

Betty Murungi, che ha fatto parte della commissione, ha anche detto che le autorità di Gaza dovrebbero interrompere l'uso di aquiloni e palloni incendiari, congegni che hanno distrutto coltivazioni israeliane.

Il funzionario di Hamas Ismail Rudwan ha detto alla Reuter a Gaza: "La richiesta della commissione ONU di mettere sotto processo i dirigenti dell'occupazione israeliana è una prova che le forze di occupazione hanno commesso crimini contro l'umanità nella Striscia di Gaza."

Nell'ultimo decennio Israele e Hamas hanno combattuto tre guerre.

(traduzione di Amedeo Rossi) per Zeitun ( fonte Middle East Monitor)

Video proiettato durante le sedute della Commissione ONU:



Proprietà pubblica e privata tra Costituzione e trattati europei

da sinistrainrete.info Pubblichiamo l'intervento di Vladimiro Giacchè all'incontro "Unione Europea, Costituzione e diritti di proprietà" tenutosi a Roma il 23 febbraio 2019, promosso dalle associazioni Patria e Costituzione e Attuare la Costituzione

1. Proprietà pubblica e privata: l'economia mista prevista dalla nostra Costituzione

La nostra Costituzione dedica alcuni dei suoi articoli più importanti alle diverse forme di proprietà: si tratta degli articoli 41-43, 45-47, centrali tra gli articoli dedicati ai "Rapporti economici" (artt. 35-47). Rileggiamoli:

Art. 41.
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

Art. 42.
La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.
..segue ./.

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