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La VOCE 1810 |
P R E C E D E N T E | S U C C E S S I V A |
La VOCE ANNO XXI N°2 | ottobre 2018 | PAGINA 1 - 17 |
RENDIAMO OMAGGIO AL COMANDANTE ETERNO FIDEL CASTRO |
a chiamare al suo rovesciamento. Organizzò ed addestrò un numeroso contingente di più di mille giovani operai, impiegati e studenti che provenivano principalmente dalle file ortodosse. Con 160 di loro, il 26 luglio 1953 diresse lassalto alla caserma Moncada a Santiago de Cuba e alla caserma di Bayamo, in unazione concepita come detonante della lotta armata contro il regime di Batista. Essendo fallito il fattore sorpresa non poterono raggiungere lobiettivo. Fu fatto prigioniero dalle forze repressive della tirannia pochi giorni dopo il rovescio militare e fu tenuto in isolamento per 76 giorni. In seguito fu sottoposto a giudizio e condannato a 15 anni di prigione. In un ambiente riservato e vigilato, assunse la sua autodifesa davanti al tribunale che lo processò, e pronuncio larringa nota come La storia mi assolverà, nella quale abbozzava il programma della futura Rivoluzionea Cuba. Dal carcere proseguì il suo lavoro di denuncia del regime oppressore, mentre al tempo stesso maturò i suoi piani rivoluzionari e approfondì la preparazione teorica e ideologica dei suoi compagni. A seguito di forti pressioni e campagne popolari, fu liberato nel maggio 1955. Nelle settimane successive svolse un intenso lavoro di agitazione e denuncia, e fondò il Movimento 26 de Julio per proseguire la lotta rivoluzionaria. Nel luglio 1955, quando divenne chiara limpossibilità di proseguire la lotta antibatistiana con mezzi legali, Fidel partì per il Messico per organizzare dallesilio linsurrezione armata. In condizioni economiche precarie e sottoposto alla stretta sorveglianza e persecuzione degli agenti batistiani, compì uno strenuo lavoro organizzativo e preparatorio, mentre proseguiva unintensa campagna Con il motto: "Nel 1956 saremo liberi o saremo martiri", Fidel, Raúl, Juan Manuel Márquez, Ernesto Che Guevara, Camilo Cienfuegos e altri celebri rivoluzionari si stavano allenando con lunghe camminate per le strade di Città del Messico, scalate di montagne, difesa personale, tattiche di guerriglia e pratica di tiro. Il 20 giugno del 1956, il capo del Movimento 26 de Julio, il Che ed altri combattenti furono arrestati, le "case accampamento" furono scoperte e una gran delle armi furono sequestrate. Dopo luscita dagli edifici della polizia messicana, la cospirazione rivoluzionaria fu accelerata. Acquistarono lo yacht Granma, nel quale salparono verso Cuba allalba dal 25 novembre 1956, dal fiume Tuxpan, con 82 combattenti a bordo la cui età media era di 27 anni. Dopo sette giorni di navigazione, sbarcarono il 2 dicembre a Las Coloradas, costa sud occidentale dellantica provincia di Oriente. Le forze batistiane localizzarono lo sbarco e combatterono gli spedizionari. Il 5 dicembre, lesercito della tirannia sorprese ad Allegria di Pío Fidel e i suoi combattenti. I rivoluzionari furono decimati, molti furono arrestati durante le ostilità e molti furono assassinati nellazione. Con la preziosa collaborazione dei contadini, Fidel si incontrò con Raúl Castro a Cinco Palmas e raggruppò la forza rivoluzionaria. Partì allora per la Sierra Maestra per continuare da lì la lotta rivoluzionaria. Il 17 gennaio 1957, diresse la prima azione armata contro lesercito di Batista nella caserma di La Plata e ottenne la sua prima vittoria. LEsercito Ribelle cominciò a crescere ed a rafforzarsi. Nella sua condizione di Comandante in Capo, diresse lazione militare e la lotta rivoluzionaria delle forze ribelli e del Movimento 26 de Julio durante i 25 mesi di guerra. Ebbe sotto il suo comando diretto la Colonna "José Martí e partecipò personalmente a quasi tutte le operazioni, combattimenti e battaglie più importanti che si svolsero durante la guerra nel territorio della Primo Fronte Ribelle. Dopo le clamorose sconfitte delle truppe d’élite della tirannia, queste, attraverso i suoi principali capi, decisero di riconoscere la vittoria ribelle nello stesso teatro delle operazioni della provincia di Oriente, il 28 dicembre. Allalba del 1° gennaio 1959, Fidel affrontò, con un sciopero generale rivoluzionario, rispettato da tutti i lavoratori, il colpo di Stato nella capitale della Repubblica, promosso dal Governo dellUSA. Entrò vittorioso quello stesso giorno a Santiago de Cuba e arrivò a La Habana l’8 gennaio. Dopo la conclusione della lotta insurrezionale, mantenne le sue funzioni come Comandante in Capo. Il 13 febbraio del 1959 fu nominato Primo Ministro del Governo Rivoluzionario. Ha diretto e ha partecipato a tutte le azioni intraprese in difesa del Paese e della Rivoluzione nei casi di aggressioni militari provenienti dallestero o attività di bande controrivoluzionarie dentro il territorio, in particolare alla sconfitta dellinvasione organizzata per dallAgenzia Centrale di Intelligence degli Stati Uniti, effettuata da Playa Girón nell’aprile del 1961. Ha guidato il popolo cubano nei giorni della drammatica Crisi di Ottobre del 1962. A nome del potere rivoluzionario, il 16 di aprile 1961 proclamò il carattere socialista della Rivoluzione Cubana. Occupò la carica di Segretario Generale delle Organizzazioni Rivoluzionarie Integrate, e successivamente quella di Segretario Generale del Partito Unito della Rivoluzione Socialista di Cuba. A partire dalla Costituzione del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba nell’ottobre 1965, la sua carica fu quella di Primo Segretario e Membro del Burò Politico, nella quale fu ratificato per i cinque Congressi del Partito che si sono tenuti da allora. Fu eletto Deputato allAssemblea Nazionale dal Poder Popular, in rappresentanza del municipio di Santiago de Cuba, nei suoi successivi periodi di sessioni dalla creazione di quella nel 1976, e da allora e fino al 2008 occupò le cariche di Presidente del Consiglio di Stato e Presidente del consiglio dei Ministri. Ha presieduto missioni ufficiali cubane in più di 50 paesi. Ha ricevuto più di un centinaio di alte onorificenze straniere e cubane, così come numerose distinzioni accademiche onorarie di centri di insegnamento universitario a Cuba, America Latina ed Europa. Diresse strategicamente la partecipazione di centinaia di migliaia di combattenti cubani in missioni internazionaliste in Algeria, Siriana, Angola, Etiopia e altri paesi, e ha promosso e organizzato il contributo di decine di migliaia di medici, insegnanti e tecnici cubani che hanno prestato servizio in più di 40 paesi del Terzo Mondo, così come lo svolgimento di studi a Cuba da parte di decine di migliaia di studenti di quei paesi. Ha guidato lazione determinata del popolo cubano per affrontare gli effetti del blocco economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba dagli Stati Uniti da più di cinquant’anni e le conseguenze sul piano ..segue ./.
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