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La VOCE ANNO XX N°5

gennaio 2018

PAGINA 11

In questa pagina potete trovare articoli molto interessanti, che non hanno trovato spazio in questo numero de La VOCE, ma di cui consigliamo ugualmente la lettura.

AFRICA

Dossier: evento organizzato dalla famiglia del martire Said Dambar
Il seminario è stato aperto dalla presentazione dell’illustre giornalista e attivista Sahel Ould Mellid, direttore generale della rete Mzairat, che ha iniziato affrontando la lotta del popolo saharawi nei campi profughi saharawi e nei territori occupati.
Ha anche parlato dell’occasione e di commemorare il settimo anniversario del martirio saharawi Said Dembar.
Ha aggiunto che è un’occasione nazionale per commemorare i martiri dei Saharawi che sono stati uccisi in molte occasioni dall’occupante marocchino.

AMERICA

Il Venezuela si avvicina ulteriormente alla Cina. "Pechino è garante della pace nel mondo" Il ministro degli esteri venezuelano Arreaza è in visita ufficiale a Pechino. "Il nostro è un paese sotto attacco e sotto un’aggressione permanente da parte del governo degli Stati Uniti".

Il cancelliere venezuelano ha accusato gli Stati Uniti della crisi finanziaria che soffre il Venezuela, obiettivo di "un’aggressione economica permanente" da parte della Casa Bianca.


Nazionalizzazione di risorse e aziende strategiche. Così la Bolivia ha raggiunto crescita e sovranità
Il lungo ventennio neoliberista è stato invece segnato dal saccheggio delle risorse naturali imposto attraverso politiche dettate da Washington attraverso il Fondo Monetario Internazionale

Deir Ezzor. L’esercito siriano respinge e umilia gli alleati degli Stati Uniti
Le forze supportate dagli Stati Uniti subiscono un’umiliante sconfitta in un attacco contro l’esercito siriano nella provincia di Deir Ezzor, al confine con l’Iraq.
Le cosiddette ’forze democratiche siriane (FDS) ieri hanno lanciato un’offensiva contro la città di Jasham, sulla sponda orientale del fiume Eufrate, secondo fonti del governo siriano citate dal sito ’Al-Masdar News’.

"Prenderemo i nomi". Poveri Stati Uniti, ridotti all’imitazione di don Vito Corleone
"Il presidente osserverà attentamente questa votazione e mi ha chiesto di riferire su coloro che voteranno contro di noi"
Il mondo è complicato, ma non fa completamente schifo. Il problema vero è che chi domina si comporta come un mafioso.
Di che parliamo?

Lesa maestà! E gli Usa ora tagliano 285 milioni di fondi all’Onu...
Dalle minacce ai fatti. Nei giorni scorsi gli Stati Uniti, attraverso le dichiarazioni di Donald Trump e di Nikki Haley in particolare, avevano più volte minacciato di ritorsioni economiche sia l’Onu sia i singoli paesi che avessero osato votare contro la decisione degli Stati Uniti di infrangere il diritto internazionale con la decisione di spostare la propria ambasciata in Israele a Gerusalemme. Una provocazione che non ha intimorito la stragrande maggiornaza dei paesi del mondo che hanno votato (128 voti a favore, 9 contrari e 33 astenuti) la risoluzione presentata all’Assemblea generale delle Nazioni Unite da Yemen e Egitto che considera valida e nulla la decisione stessa.

CINA

APPELLO ALLA SOLIDARIETÀ CON LA COREA DEL NORD
Attraverso questa ricerca abbiamo compreso che i comunisti nordcoreani non solo danno un aiuto al movimento comunista internazionale e a tutto il movimento antimperialista tenendo testa alla comunità degli imperialisti europei, americani e sionisti, ma anche nel campo della teoria (concezione del mondo) hanno dato un apporto che tutti i comunisti devono prendere in seria considerazione.

EUROPA

Il Parlamento europeo sostiene il neonazismo venezuelano
Tra i vincitori del Premio Sakharov spicca Lorent Saleh, golpista venezuelano pienamente inserito in ambienti neonazisti colombiani

di Fabrizio Verde

In occasione della consegna del Premio Sakharov all’opposizione venezuelana, pomposamente definita democratica, è andata in scena l’ennesima farsa, presso il Parlamento Europeo. Una rappresentazione distorta della realtà mirante ad accreditare la narrazione tossica sul Venezuela bolivariano che viene disegnato come una sorta di immenso lager caraibico a cielo aperto.


ITALIA

Recensione del libro “LA GRANDE GUERRA PATRIOTTICA” di Enrico Vigna
Oggi si sa, si sa tutto, ci sono i documenti scritti, le interviste rilasciate, gli archivi desecretati, le ricerche degli storici!
Oggi si sa, si conosce, ma non si ricorda nulla!
In assenza di ricordi, trionfano il silenzio, le mistificazioni, il “se ne sentono tante”.
Oggi si sa, nei minimi dettagli, che nella II guerra mondiale l’intervento degli alleati sul fronte occidentale fu ritardato di proposito per sfiancare la Russia, allora URSS (Unione Delle Repubbliche Sovietiche).


MEDIO ORIENTE

Introduzione: Hezbollah svolge un ruolo fondamentale nella resistenza alla dominazione d’Israele
Le Hezbollah joue un rôle fondamental dans la résistance à la domination d’Israël
Mentre le dimissioni del primo ministro libanese Saad Hariri, e le accuse che ha appena fatto contro l’Iran e Hezbollah, sembrano segnare l’inizio di una nuova fase di turbolenze in Libano, ci sembra opportuno ricordare il ruolo giocato da tempo da Hezbollah nella resistenza contro le mire di Israele. Dopo aver fallito, attraverso la guerra contro lo Stato siriano, nel rompere l’asse Siria – Hezbollah – Iran, l’Arabia Saudita e Israele ora cercano un altro modo per raggiungere questo obiettivo.

Gerusalemme non è la capitale di Israele biblica
Se storicamente Gerusalemme fosse stata davvero la città del Re David, la decisione idiota di Trump di trasferirvi l’ambasciata degli Stati Uniti non mi avrebbe irritato troppo e non avrei scritto l’articolo che state per leggere. Ma la verità è che la Gerusalemme moderna non è mai stata la capitale del regno di David.

Fulvio Scaglione: “Gerusalemme e non solo, il piano di Trump”
La decisione di spostare l’ambasciata USA a Gerusalemme costituisce un altro pesante tassello della nuova strategia americana in medio-oriente. Strategia resa necessaria dalla crescente influenza russa e iraniana nell’area.


Iran, Rohani: "Il nostro popolo è libero di esprimere le proprie critiche al governo e protestare in tutte le forme previste dalla Costituzione"
Il presidente iraniano Hassan Rouhani ha dichiarato che il popolo iraniano è completamente libero di esprimere le proprie critiche nei confronti del governo e di protestare in tutte le forme previste dalla Costituzione. Lo riporta Press Tv.
Rivolgendosi a una sessione del Consiglio dei ministri riunitosi domenica, Rohani ha commentato le proteste recenti contro le condizioni economiche del paese in diverse città iraniane. "Siamo una nazione libera e basata sui diritti costituzionali, le persone sono completamente libere di esprimere le loro critiche e la loro protesta", ha affermato.

Esercito siriano e le forze palestinesi si preparano a riconquistare il campo di Yarmouk
L’esercito arabo siriano e i suoi alleati palestinesi si stanno preparando a dare il via alla loro offensiva su larga scala a sud di Damasco, orientata a riconquistare il campo Yarmouk, Tadamon e Hajar Al-Aswad.
Come riportato dal portale di notizie, ’Al Masdar News, sostenuto dal ’Fronte popolare per la liberazione della Palestina-Comando generale’ (PFLP-GC), da Fatah Al-Intifada e dall’Esercito di liberazione della Palestina (PLA), l’esercito siriano sta organizzando silenziosamente le proprie forze attorno al campo di Yarmouk per attaccare sia l’ISIS che altre fazioni composte dai "ribelli" e da altri gruppi jihadisti.

La Portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova ha espresso la preoccupazione di Mosca per l’uso di armi moderne da parte di gruppi estremisti in Siria, sottolineando come ciò dimostri che Washington non abbia smesso di sostenere i terroristi.
"Erdogan vive in uno stato paranoico. Ha dimenticato che l’Impero Ottomano è finito e che i paesi che in passato costituivano l’impero - inclusa la Siria - da molto tempo sono nazioni libere e sovrane che non consentono interferenze nei loro affari interni."
"Lui (Erdogan) è il primo responsabile per lo spargimento di sangue in Siria, e l’aggressione e l’entrata delle sue truppe in territorio siriano sono solo una delle immagini del sostegno al terrorismo e la conferma delle sue ambizioni espansionistiche". E’ quello che si legge in una nota ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Siria ripresa e riportata dall’agenzia di stampa statale SANA.

Netanyahu lancia nuove minacce contro Iran, Siria e Hamas
Descrivendo la situazione nella regione come estremamente tesa e instabile, Netanyahu ha ribadito che Israele utilizzerà il suo diritto a proteggersi da qualsiasi minaccia. In particolare, ha parlato contro la presenza militare iraniana in Siria, un’accusa ripetutamente smentita da Teheran.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha minacciato il movimento palestinese di Hamas di non attentare alla sicurezza di Israele, sostenendo che Tel Aviv sia in grado di difendersi con la sua "tremenda potenza di fuoco" che include la forza aerea più forte della regione.

RUSSIA

Problemi economici del socialismo nell’URSS
In occasione dell’anniversario della nascita di Stalin (21/12/1879), riprendiamo la vecchia trascrizione completandola con la parte finale di osservazioni
Osservazioni sulle questioni economiche relative alla discussione del novembre 1951
1. Questione del carattere delle leggi economiche nel socialismo
2. Questione della produzione mercantile nel socialismo
3. Questione della legge del valore nel socialismo
4. Questione della eliminazione del contrasto fra città e campagna, fra lavoro fisico e intellettuale e questione della liquidazione delle differenze tra di essi

Russia: I terroristi dispongono di armi moderne, grazie agli Stati Uniti
Portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova: "Un’aggressione del genere mostra solo che le formazioni terroristiche hanno accesso alle armi moderne. Qualcuno gliele fornisce"
La Portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova ha espresso la preoccupazione di Mosca per l’uso di armi moderne da parte di gruppi estremisti in Siria, sottolineando come ciò dimostri che Washington non abbia smesso di sostenere i terroristi.

SCIENZA

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