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La VOCE ANNO XX N°3

novembre 2017

PAGINA 10

Sacco e Vanzetti, 90 anni fa l'esecuzione in cui
'la giustizia fu crocefissa' - Il Fatto Quotidiano


Lo riconosco perché il rapinatore “camminava come uno straniero”. Lo riconosco perché uno dei rapinatori “portava i baffi”. I due imputati sono dei “bastardi”: perciò sono da condannare. Sono frasi che non troverebbero posto neppure in un legal-thriller di infimo ordine destinato a un pubblico idiota. Eppure sono state pronunziate davvero in un tribunale Usa, nel processo contro Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. E con l’insulto “bastardi” era il giudice a rivolgersi loro abitualmente.

Un processo farsa? No. Un crimine giudiziario. Perché Sacco e Vanzetti furono condannati alla sedia elettrica (pena eseguita novant’anni fa, il 23 agosto 1927). Condannati a morte senza prove. Anzi cancellando prove decisive a loro favore, come la confessione di un gangster (Celestino Madeiros) che si era dichiarato autore del reato – duplice omicidio a scopo di rapina – di cui erano accusati. Sacco e Vanzetti furono vittime della “politica del terrore” contro i “rossi” che l’America del tempo praticava, con speciale ferocia quando si trattava di immigrati. La vera “colpa” di Sacco e Vanzetti era infatti di essere italiani e anarchici che di questa loro “fede” non facevano mistero. Prova ne sia che furono arrestati alla vigilia di una manifestazione di protesta da loro organizzata contro l’omicidio di un altro anarchico, Andrea Salsedo, scaraventato giù dal 14° piano di un ufficio di polizia.
Sacco e Vanzetti furono dunque vittime del pregiudizio, della faziosità, dell’intolleranza, della discriminazione, del razzismo e della persecuzione elevati a sistema. Vittime della logica perversa secondo cui chi non la pensa come “noi” è un nemico da schiacciare, senza perdere tempo con quei bizantinismi delle regole e dei diritti. Metodi spicci, da riservare ovviamente al “nemico” che non si converte. Cosa che Sacco e Vanzetti non vollero fare, perché durante tutto il processo, fino all’ultimo istante, non rinnegarono mai le loro idee e anzi le ribadirono.
Le 400.000 persone che parteciparono, con indignazione e rabbia, ai funerali di Sacco e Vanzetti, portavano tutte un bracciale con la scritta “la giustizia è stata crocefissa”. Crocefissione che fu ufficialmente riconosciuta (cinquant’anni dopo…) dal governatore del Massachusetts Michael Dukakis.
Il ricordo di Sacco e Vanzetti è ancora vivo grazie al bel film di Giuliano Montaldo e alla celebre canzone di Joan Baez. Per loro non c’è stato l’oltraggio dell’amnesia, come invece (purtroppo) si è verificato per tante altre delle infinite vittime innocenti della violenza totalitaria (nazifascista, stalinista, terrorista, stragista e via elencando).

ASCOLTAMI SIGNOR GIUDICE...

Nel difficile vivere del quotidiano, nell’impolitico svuotato presente, nell’attuale smemoratezza, nei terreni fiumi del comune smarrimento appaiano imperscrutabili granelli di sabbia, però indispensabili a costituire la spiaggia della nostra memoria.
Granelli di sabbia che fermano la ruota della storia, e il ricordo che non si spegne, radici che resistono, dischiudendosi orizzonti.

Camminando a ritroso, il calendario incendiato dell’ieri del 27 agosto 1927, quando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti salirono, innocenti, sulla sedia elettrica nel penitenziario di Charlestown, vicino a Boston, stato del Massachusetts. Sacco e Vanzetti agonizzarono nel "braccio della morte fatto di sbarre, inferriate, senza feritoie, chiusure di chiavistelli, con i volti anneriti dal buio, per ben sei anni dopo la sentenza del 14 luglio 1921.

La giustizia yankee di classe era compiuta.

L’orologio marcatempo segna che sono passati novanta anni da quel giorno, ma per chi non si lascerebbe più decantare dalla ricorrenza degli anniversari e a leggere libri di storie passate, andrei a citare Albert Einstein: "Tutto dovrebbe esser fatto per mantenere vivo il tragico caso di Sacco e Vanzetti nella coscienza dell’umanità".

La stampa borghese, pregnante di cultura ufficiale e dominante non ha divorato carta e parole, facendo passare quasi sotto silenzio il 90° anniversario dall’assassinio "politico" di Sacco e Vanzetti.
In controtendenza il quotidiano "Il Fatto Quotidiano" ha fatto finire sui loro fogli la storia di ingiustizia di Sacco e Vanzetti e iniziare nella mente di chi legge, e intrecciare memorie per restituirle ai posteri.

Il compito di fissare nero su bianco su Sacco e Vanzetti è stato assegnato dal quotidiano anche a un "professionista del diritto" il giudice, oggi in pensione, Gian Carlo Caselli.
Non mi accoderei al coro degli osanna per il Signor giudice, neanche per questo articolo, che allego. Ho sentito la necessità di opporre resistenza e volontà di reagire ai fatti della storia calpestati dal Signor Giudice, usando il buldozzer del suo scrivere a favore della classe a cui appartiene.

Signor Giudice, credo che non si possa incendiare la storia e scappare nel fumo, sperando che i nostri ricordi così non siano più raggiungibili per riportarli alla luce.
Sui titoli di coda Signor giudice la sua scrittura è come un morso rabbioso, urli nelle vene, mozziconi di frasi e schizzi di fango che bruciano gli occhi nei fangosi fondali della storia, che riporterei : - per Sacco e Vanzetti non c’è stato l’oltraggio dell’amnesia, come invece (purtroppo) si è verificato per tante altre delle infinite vittime innocenti della violenza totalitaria (nazifascista, stalinista, terrorista, stragista, e via elencando).
Signor giudice "ma che ci azzecca" la violenza "totalitaria"(?) con l’assassinio dei due anarchici proletari italiani?

Non fu giustizia di classe quando l’accusatore Frederick Katzmann proclamò:
- Se anche non fossero colpevoli di assassinio sono colpevoli di socialismo!

Signor giudice, però nel suo andare oltre come un rullo compressore, mi permetterei di ricordare il ruolo che ebbe l’Unione Sovietica nella tragica vicenda di Sacco e Vanzetti, riportato nel libro "Sacco e Vanzetti" pubblicato in Unione Sovietica, segnalato da un articolo dell’agenzia di informazione "Sputnik Italia".
In tutta l’Unione Sovietica, dopo il verdetto di colpevolezza di Sacco e Vanzetti, ci furono un ondata di proteste, imponenti mobilitazioni e manifestazioni spontanee in cui partecipanti votarono le risoluzioni in difesa dei condannati.
Il 23 agosto 1927, giorno in cui Sacco e Vanzetti furono assassinati, alle manifestazioni di protesta svoltesi nelle fabbriche di Mosca parteciparono più di centomila persone.

Signor giudice, dimenticando per un momento il suo assetto di guerra, ricorda giustamente che l’anarchico Italiano "Andrea Salsedo fu scaraventato giù dal 14° piano di un ufficio di polizia" il 3 maggio del 1920, non segnalando però la trasparente corrispondenza con il fragore dello schianto di Giuseppe Pinelli, da una finestra di un ufficio della Questura di Milano, il 15 dicembre del 1969.

Un cadavere sul marciapiede
mostra col dito il poliziotto.
Paul Eluard

Dario Fo non dimenticò l’umana parola nella loro storia che rimane, nella sua rappresentazione teatrale "Morte accidentale di un anarchico".
Nella commedia, rappresentata per la prima volta nell’anno 1970, pur ispirandosi a Giuseppe Pinelli, usò il nome di Andrea Salsedo e spostò l’azione negli Stati Uniti d’America. Tutti questi accorgimenti, non furono però sufficienti ad evitare a Dario Fo di subire più di quaranta processi in vari Tribunali Italiani.

Signor giudice mi permetterei di ricordare che solo grazie a una nuova ondata di proteste, il movimento di opinione fu imponente determinando una rilettura di tutti i documenti, che spinse il governatore del Massachusetts Michael Dukakis a riconoscere ufficialmente l’errore
giudiziario e l’estraneità dei fatti di Sacco e Vanzetti.
Per questo riconoscimento fu fondamentale il contributo dato dagli studenti della facoltà di giurisprudenza dell’Università di Boston, che si alternarono per cinque anni allo studio delle carte processuali, dopo aver visto il film "Sacco e Vanzetti" di Giuliano Montaldo.

Il riconoscimento politico ufficiale, per quanto tardivo....50 anni dopo..., è stato importante, sebbene la revisione del processo, più volte richiesta, non è mai stata concessa.

Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti tutt’oggi per la giustizia yankee di classe sono sempre da considerare colpevoli.

Mi sono abbassato vicino alla terra, e vedo portare sulla lapide di pietra bianca, con inciso i nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, fiori di campo.
Alziamo il braccio alto verso questo cielo rosso, dalla roccia esce l’urlo che non siamo sconfitti, perché avremo ancora voglia Signor giudice di stringere pugni.


Stefano Contena Valsecchi - Craiova (Romania)

Giovedì i funerali di Amedeo Traversetti

Le compagne e i compagni della Rete dei Comunisti di Roma invitano tutti a portare il loro ultimo saluto al compagno Amedeo Traversetti giovedì 5 ottobre alle ore 15.30 presso il centro sociale Intifada (via Casalbruciato 15, Roma).
Figura storica di Radio Città Aperta, attivista solidale con la Palestina, Amedeo è stato un militante comunista per tutta la vita. La sua storia è quella di tantissimi giovani proletari della Tiburtina che la politica ha emancipato, formato, reso militanti rivoluzionari.
Che la terra ti sia lieve compagno Amedeo
La Rete dei Comunisti, Roma

CALENDARIO DI OTTOBRE
1/10/1949 Proclamazione della repubblica Cinese con Mao Tse Tung presidente.
2/10/1846 William Lassell scopre gli anelli di Nettuno.
3/10/1944 Componenti del comando Giustizia e Libertà arrestati a Milano.
4/10/1957 Lo Sputnik sovietico è il primo satellite artificiale.
5/10/1957 Il Lunik 3° (satellite sovietico) trasmetterà la prima immagine della faccia della Luna.
6/10/1959 Viva protesta di Cuba per i continuati bombardamenti contro fabbriche, depositi, piantagioni, da parte di aerei Usa.
7/10/1942 Deportazione in Germania di 1500 carabinieri catturati a Roma.
8/10/1967 Ernesto Che Guevara viene catturato e assassinato in Bolivia.
9/10/1968 Il presidente militare Velasco Alvarado avvia la nazionalizzazione dei pozzi petroliferi del Perù.
10/10/1945 Fondazione del Rivoluzionaro Partito del Lavoro di Corea.
11/10/1944 Inizia la battaglia per la liberazione di Roma.
12/10/1977 Durante una manifestazione a Roma viene uccisa dalla polizia Giorgiana Masi.
11/10/1944 Gole del Pertuso (GE): attacco partigiano a carri armati nazisti.
12/10/1951 Dall’inchiesta parlamentare sulla miseria in Italia risulta che le famiglie povere del nord sono il 5,8% e nel sud sono il 50.2%.
13/10/1873 Vengono scoperte le monache di un convento di Sora che coltivano il tabacco, lo conciano, lo tritano, lo vendono.
14/10/1943 Partigiani jugoslavi e italiani combattono insieme i nazisti.
15/10/1994 Circa tre milioni di dimostranti a Roma e a Milano contro il governo Berlusconi.
16/10/1747 Denis Diderot e Jean Le Rond D’Alembert danno il via alla "Encyclopedie".
17/10/2002 Cuba ribadisce: “L’uomo è il capitale più prezioso”
18/10/1829 Louis Braille inventa l' omonimo alfabeto per i non vedenti.
19/10/1944 A Palermo durante una manifestazione contro il carovita davanti alla prefettura, l’esercito spara sulla folla. 30 feriti e 150 morti. Lo stesso giorno vengono emanati i decreti Gullo per la concessione delle terre incolte ai contadini.
20/10/1944 20 ott 1944 - Bruno (At): garibaldini mettono in fuga una colonna nazista.
21/10/1815 Augustin Jean Fresnel dimostra la natura ondulatoria della luce
22/10/1995 Vittima della repressione operata dal regime albanese di Sali Berisha muore in carcere a Tirana Shetqet Peçi uno dei grandi dirigenti della Resistenza antifascista, del Partito del Lavoro e Generale delle forze armate.
23/10/1867 Villa Glori, massacro di patrioti da parte dei papalini.
24/10/2005 Muore Rosa Parks -Combattente per il ricoscimento dei diritti civili dei negri.
25/10/1867 Eccidio in Roma, a Trastevere, di Giuditta Tavani Arquati la cui famiglia preparava l’insurrezione contro il potere papale.
26/10/1944 Due divisioni partigiane iberano Spalato.
27/10/1946 Bulgaria: il partito comunista fondato da Dimitrov trionfa con larga maggioranza di voti: i duri attacchi della reazione costringono Dimitrov a divenire Presidente del Consiglio.
28/10/1844 Carlo Marx e Federico Engels si incontrano a Parigi per la prima volta.
29/10/1943 Brodarevo (Jugoslavia): i nazisti uccidon 120 partigiani italiani.
30/10/1948 Eccidio in Roma, a Trastevere, di Giuditta Tavani Arquati la cui famiglia preparava l’insurrezione contro il potere papale.
31/10/1986 La polizia della Corea del Sud sgombera con la forza l’università di Seul occupata dagli studenti per protesta contro il governo e le basi militari statunitensi.


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