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La VOCE 1702 |
P R E C E D E N T E | S U C C E S S I V A |
La VOCE ANNO XIX N°6 | febbraio 2017 | PAGINA 11 |
In questa pagina potete trovare articoli molto interessanti, che non hanno trovato spazio in questo numero de La VOCE, ma di cui consigliamo ugualmente la lettura.AFRICARiceviamo dal compagno Fosco Giannini e volentieri pubblichiamo AMERICA![]() Quando Barack Obama fu eletto nel 2008, venne presentato dai media come una "colomba di pace", come un uomo di "spirito umanitario" che avrebbe messo fine alle sanguinose guerre imperialiste condotte dallamministrazione Bush. Tuttavia, la presidenza di Barack Obama ha dimostrato, una volta di più, il fatto indubbio che la politica estera degli Stati Uniti non si basa sulle persone, ma sugli interessi della plutocrazia, sugli interessi monopolistici degli Stati Uniti. ![]() Barack Obama fu «santo subito»: appena entrato alla Casa Bianca fu insignito preventivamente nel 2009 del Premio Nobel per la pace grazie ai «suoi straordinari sforzi per rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli». Mentre la sua amministrazione già preparava segretamente, tramite la segretaria di stato Hillary Clinton, la guerra che due anni dopo avrebbe demolito lo stato libico, estendendosi poi alla Siria e all’Iraq tramite gruppi terroristici funzionali alla strategia Usa/Nato. CINA![]() A fronte di tanti commenti distorcenti e interessati diffusi dai grandi organi di stampa occidentali, riteniamo opportuno, ai fini di una corretta interpretazione dei contenuti dellintervento di Xi Jinping nel corso del Forum di Davos (WEF), pubblicarne il testo integrale. Ringraziamo Marco Pondrelli per la traduzione. ![]() Apriamo il 2017 riportando alcune cifre e brevi considerazioni che permettono di avere un quadro generale sullo stato delleconomia cinese e sui processi in atto che, sotto diversi aspetti (lotta alla povertà, innovazione, inquinamento…) hanno indubbi riflessi globali. Larticolo che presentiamo ai nostri lettori porta la firma di Hu Angang, direttore del Center for China studies della prestigiosa Università Tsinghua, ed è stato pubblicato il 22 dicembre scorso sul Chinese Social Sciences Today. ![]() Il 14 gennaio, la Cina ha comunicato agli Stati Uniti che la politica di Una Sola Cina rappresenta la politica fondamentale delle relazioni bilaterali e non è negoziabile. EUROPA![]() Giunti al termine delle “Sei lezioni di economia” di Sergio Cesaratto si hanno due certezze. La prima è che il testo di Cesaratto è molto di più di un libro di lezioni di economia: è senzaltro un compendio delle principali teorie economiche tra Otto e Novecento, ma anche una storia economica dItalia dagli anni Settanta in poi, una ricostruzione molto accurata della crisi europea dal 2010 a oggi, e anche – aspetto quest’ultimo da leggersi un po’ in filigrana, ma importante – una ragionata e al tempo stesso appassionata ricostruzione dellitinerario intellettuale del suo autore nel contesto delle controversie economiche degli ultimi decenni. La seconda certezza è che si tratta senzaltro di uno dei più importanti contributi al dibattito economico italiano degli ultimi anni. Se la seconda certezza rende più gratificante il compito del recensore, la prima lo rende più arduo, costringendo a selezionare tra gli aspetti del libro da trattare: selezione che necessariamente sacrifica qualcosa. ![]() “Dove impera la guerra si cerca la pace; dove c’è pace si guarda alla guerra altrui, dove c’è guerra fredda si ghiacciano i cuori. Trump vuole scongelare lo scenario e si tratta di un capovolgimento della dottrina Obamiana” Mario Sechi, “il foglio” 14/12/2016 ITALIA![]() Qualcuno dirà che è solo l’ennesimo tentativo di distrarre l’attenzione dalle difficoltà romane del Movimento Cinque Stelle: come la cosiddetta svolta garantista, che permette agli eletti pentastellati, sindaca di Roma compresa, di restare al loro posto anche dopo un avviso di garanzia. Eppure, la consultazione online degli iscritti al Movimento indetta da Beppe Grillo per lasciare gli euroscettici dell’UKIP e aderire al gruppo liberaldemocratico al Parlamento europeo non può ridursi a una cortina di fumo. Basta vedere lo slogan che l’accompagna: dobbiamo scegliere il nostro futuro in Europa. In Europa: non fuori. ![]() In una pensosa nota su La Stampa di ieri, sabato 14 gennaio, il presidente emerito Napolitano accomuna sotto la categoria “logica del rifiuto” la vittoria della Brexit, l’elezione di Trump e il successo del NO nel referendum costituzionale. La perentoria affermazione merita due considerazioni. |
![]() Qual è il ruolo della cultura e degli intellettuali nella modernità liquida, in cui i cittadini sono stati sostituiti dai clienti? E qual è il compito della nostra epoca? Zygmunt Bauman propone di passare dall’idea di Stato sociale – che ha consentito l’integrazione umana a livello di nazioni – a quella di ‘Pianeta sociale’, per raggiungere un’integrazione a livello di umanità, includendo tutti i popoli del pianeta. ![]() Si moltiplicano le iniziative di una presunta sinistra governativista che punta a recuperare l’idea del centro – sinistra (o del Nuovo Ulivo) con diverse iniziative che, alla fine, si riveleranno conseguenti al velleitario tentativo del PdR di arrivare al famoso 40% presumibilmente confluendo nel già evocato (e troppo prontamente esorcizzato “listone”. E’ già partito infatti il tam- tam del “voto utile”). ![]() Uscendo dall’Eurozona i conti pubblici potrebbero guadagnarci ben 8 miliardi di euro all’anno. A scriverlo nero su bianco è uno studio di Mediobanca riservato ai suoi clienti, ma finito sulle pagine de Il Giornale. L’analisi di Mediobanca si basa su ragioni essenzialmente di tipo economico, quindi del tutto alieno a considerazioni di carattere politico sulla necessità di una Italexit per recuperare anche spazi di democrazia e sovranità popolare sul futuro del paese. “La prima questione è che la moneta conta. Eccome, quando si parla di produttività italiana. Il nostro differenziale con la Germania e la Francia è del 20 per cento. Una roba da pazzi: è come correre una gara con Bolt, e per di più azzoppati (…) Negli ultimi quindici anni la ricchezza italiana (il Pil) non è cresciuta di un euro. Dal 2008 ad oggi il Pil è sceso di sette punti percentuali. Le conseguenze si vedono nei portafogli delle banche pieni zeppi crediti inesigibili”. ![]() Abu Bakr Al Baghdadi, guida spirituale e politica di Daesh, si troverebbe a Raqqa nell’autoproclamata capitale siriana dell’ISIS. La notizia, trasmessa dall’agenzia stampa iraniana ISNA, riporta le dichiarazioni del generale delle forze speciali irachene, Abdul Gani Al Asadi, circa l’attuale situazione degli scontri contro lo Stato Islamico in Iraq e Siria. “Molti comandanti militari di Daesh sono morti negli scontri a Mosul o sono fuoriusciti dalla città” – afferma il generale – “ e le nostre truppe hanno riconquistato in tre mesi di combattimenti tutta la parte orientale della città”. ![]() Nellera della "disoccupazione tecnologica", il reddito di cittadinanza dovrebbe essere quella parte di profitto a cui il capitale rinuncia per garantirsi la domanda di merci Piuttosto che intervenire sulle condizioni di fattibilità pratica del reddito di cittadinanza, su cui non ho competenza, vorrei interrogarmi sul significato storico che può assumere il dibatterne oggi. Infatti io lo giudico un argomento economico cruciale posto dalla mutazione radicale che sta subendo la “maniera capitalistica del produrre”. MEDIO ORIENTE![]() Dopo due anni di guerra, in Yemen i morti hanno superato quota 10 mila ma il coordinatore Onu per i diritti umani, Jamie McGoldrick, ha avvertito che la cifra si basa sui dati forniti dalle strutture mediche yemenite e potrebbe quindi essere anche di molto maggiore, visto che in ampie zone del Paese mancano ospedali o ambulatori. ![]() Secondo long Defence for Children International- Palestine, sono 31 i giovanissimi palestinesi che sono morti per mano dellesercito israeliano (81 i feriti) tra la Cisgiordania e Gerusalemme est. RUSSIA![]() DONETSK, 31.01.2017 – La guerra alle porte di Donetsk riaccesasi la notte tra lo scorso sabato e domenica, non accenna a placarsi. Secondo quanto comunicato dall’ufficio stampa del Ministero della Difesa della Repubblica Popolare di Donetsk “i comandanti ucraini, utilizzando il canale radio aperto per le mediazioni hanno proposto un cessate il fuoco che dopo essere stato confermato, è stato da loro stesso violato dando inizio ad un massiccio bombardamento dei territori della DNR” ![]() Zaitsevo, la mattina del 24 gennaio i soldati ucraini hanno aperto il fuoco sul villaggio colpendo diverse case, tra cui unabitazione al cui interno si trovavano una donna con la figlia di 4 anni. Un reportage di Vittorio Nicola Rangeloni. SCIENZA![]() Dal sito RussEurope di Jacques Sapir alcuni risultati dello studio "Scenari di scioglimento dell'euro": non sarebbe una catastrofe, ma un salva-vita. Inoltre Sapir illustra l'ipotesi di una moneta comune |
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