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La VOCE ANNO XIV N°1

ca e politica e per il rinnovamento sociale del Paese.
L'opera della Costituente sarà vana se il governo che uscirà da questa assemblea non adotterà immediatamente un programma di misure economiche di emergenza allo scopo di far fronte subito alle miserie dei lavoratori, dei senza tetto, dei reduci, alla disoccupazione, alla insufficienza dei salari e degli stipendi, al pauroso aumento della tubercolosi e della mortalità infantile. Per questo il Partito comunista propugna:

un vastissimo programma di lavori pubblici nelle città e nelle campagne e in prima linea la sistematica ricostruzione delle case, con l'intervento dello Stato e dei Comuni per stimolare la iniziativa privata e sostituirsi ad essa se indispensabile per il bene della Nazione;
un miglioramento dei salari e degli stipendi reali e l'istituzione di un efficace sussidio di disoccupazione;
l'aumento delle pensioni ai vecchi lavoratori;
la rapida liquidazione delle pensioni alle famiglie dei caduti e ai mutilati ed invalidi sia per causa della guerra di liberazione nazionale, sia per causa della guerra imposta dal fascismo al popolo italiano;
il risarcimento dei danni ai sinistrati di guerra e vittime di rappresaglie tedesche, escludendo invece dal risarcimento coloro che dalla guerra e dal fascismo hanno tratto profitto e che hanno collaborato con l'invasore;
la riorganizzazione dell'assistenza sanitaria ai lavoratori e una vasta campagna nazionale di solidarietà per la salvezza dell'infanzia;
e, allo scopo di avere i mezzi necessari alla realizzazione di queste misure senza compromettere la stabilità della moneta:
la confisca effettiva e rapida dei profitti fascisti e di guerra;
l'appello al risparmio mediante un grande prestito per la ricostruzione;
una imposta straordinaria sui grandi patrimoni;
la riorganizzazione di tutto il sistema tributario, in modo che la imposta, semplificata, venga pagata dagli abbienti e non gravi in modo intollerabile sui lavoratori e sui produttori piccoli e medi.


Per la realizzazione di questo programma di profondo rinnovamento democratico e sociale il Partito comunista auspica la unità dei lavoratori e di tutte le forze sinceramente democratiche e progressive. Qualunque sia l'esito elettorale il Partito comunista sosterrà in seno alla Costituente la necessità di una particolare collaborazione di quei partiti che hanno più largo seguito nelle masse lavoratrici.

I comunisti lavorano e lottano per l'unità materiale e morale del popolo italiano. Essi invitano a votare per loro tutti i cittadini i quali vogliono che attraverso una politica costruttiva di unità nazionale l'Italia abbia garantito un governo stabile, che la guidi con fermezza sulla via della ricostruzione.

Repubblica, pace e lavoro.
Unità del popolo attorno alle bandiere della democrazia.
La maggioranza del popolo attorno alle bandiere del Partito comunista, per la rinascita e il rinnovamento d'Italia.
Questo dovrà essere, il 2 settembre, il responso delle urne.
Viva la Repubblica democratica dei lavoratori!
Viva il Partito Comunista Italiano!

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