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La VOCE ANNO XIII  N°7

   MARZO  2011

PAGINA 7

IL LEGITTIMO ROMPIMENTO
di Barbara Mussi


Mi manca l'aria. Ho un legittimo rompimento di coglioni. Un Lodo Alfano, una legge Pecorella, un accidenti di legge che scriveranno domani.

Una farsa in salsa italiana che dura da troppo tempo. Berlusconi deve o non deve farsi processare? Dopo 15 anni nei quali i presidenti della Repubblica gli hanno dato l'incarico, l'opposizione gli ha leccato il culo, i giornali hanno investigato sul Bunga Bunga e sul posteriore della D'Addario invece che sulla morte di Borsellino, ancora si vuole giudicare Berlusconi con titoli e articoli in prima pagina?

Un tizio che  è già stato giudicato e condannato 1.000 volte dagli italiani? Bisogna  organizzare dei comitati di autodifesa da questa palude, dai suoi miasmi  quotidiani, rischiamo l'asfissia.

In ogni altro Stato democratico Berlusconi sarebbe in galera o comunque non in Parlamento. In Italia no. Il problema è quindi lo Stato, non Berlusconi.

Con che faccia Napolitano ha permesso che Berlusconi diventasse presidente del Consiglio? Pertini lo avrebbe fatto buttare per le scale. Ricordate Veltroni che stringe la mano a Berlusconi dopo la sua nomina alla Camera (e anche prima...) ?

E D'Alema che gli regalò le frequenze televisive con un'apposita legge nel 1999? E lo Scudo Fiscale e l'indulto approvati grazie all'opposizione? E, per venire ad oggi, al nuovo alfiere dell'antiberlusconismo, agli inceneritori e agli affari di Vendola con Don Verzè in Puglia?

Berlusconi si è comprato l'Italia, almeno quella in vendita, e in Parlamento lo sono quasi tutti, non solo gli ex dipietristi Razzi e Scilipoti.

Adesso si celebra la decisione della Consulta come una vittoria della democrazia. Una decisione che in realtà lascia tutto come prima. Il giudice deciderà se la giustificazione della Presidenza del Consiglio a non presentarsi in aula sarà legittima. Il giudice?

Come può un giudice  decidere se un incontro con Putin o con la Merkel, la partecipazione all'ONU o al G8 sono o non sono legittimi? Non siamo all'asilo Mariuccia con la giustificazione dei genitori. Siamo seri, non si presenterà mai e i suoi presunti reati andranno in prescrizione. Ci scommetto il mio maglione usato blu prussia (vale molto... è un ricordo).

Il Paese tutto intero ha delegato la sua politica, il suo futuro, a dei signori  rispettabili quanto si vuole, i giudici ottuagenari della Consulta, ma  il cui mestiere non è quello di fare la rivoluzione conto terzi.

E  ancora oggi, tanto per cambiare, l'argomento di una nazione senza più  timoniere, vicina al collasso economico, dominata dalle mafie,  l'argomento è se Berlusconi ha scopato o meno con una minorenne.

Nota redazionale

Quello che ci allibisce è il Presidente della Repubblica. Lo abbiamo capito tutti  e lo sappiamo bene  che lui è una figura pescata tra le  file della finta sinistra (e in questo caso nemmeno revisionista ma addirittura migliorista, per cui  amica della destra) e quindi che è tendenzialmente "di parte" ossia dalla parte di Berlusconi tanto che ha sempre firmato di corsa tutte le leggi ad personam,  ma che oggi, sulle evidenti porcherie e reati di Berlusconi dica "bisogna fare chiarezza" ci chiediamo cosa intenda  dire,  certi come siamo  che lo dica  tanto per non dire nulla.
Più chiaro di così!!! Non dovrebbe essere lui, il rappresentante del potere giudiziario? Non gli bastano le prove che ha in mano la magistratura? Oppure anche lui vorrebbe un potere legislativo ad hoc, su misura per i reati di Berlusconi? Siamo  al degrado più fangoso. Non ricordiamo  un Presidente della Repubblica tanto assente dal ruolo di super parte, di rappresentante dei sentimenti e della civiltà di tutto un popolo.

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