L'analisi delle relazioni tra cambiamenti sociali ed evoluzione del pensiero astronomico è l'oggetto del libro "Storia sociale dell'Astronomia" scritto a quattro mani con Francesco Polcaro, in corso di stampa per le edizioni Città del Sole di Napoli.

Con questo lavoro abbiamo inteso mostrare come la ricerca astronomica non sia mai stata una "ricerca astratta", scollegata dalla società e dai suoi problemi, ma sia stata invece sempre profondamente influenzata, sia nei modelli che nella sua parte strumentale, dal contesto politico e sociale.

Una tale operazione di contestualizzazione della produzione teorica e tecnica nel quadro storico-sociale è stata talvolta tentata o almeno auspicata per altre scienze o per il pensiero scientifico in generale, magari con limitazioni a determinate epoche o civiltà, a specifiche teorie o tecniche, ma non per l'Astronomia.

Soprattutto la sociologia e l'epistemologia di scuola anglosassone hanno prodotto in passato studi di questo tipo. Ludovico Geymonat, nella sua "Storia del pensiero filosofico e scientifico", affronta spesso il problema dei rapporti tra struttura economica e sociale ed evoluzione del pensiero scientifico; tuttavia, la sua magistrale opera riguarda l'evoluzione generale della "visione del mondo" e perciò non si sofferma in dettaglio sulle singole discipline, specialmente per quanto riguarda il periodo medievale.

Per quanto riguarda l'Astronomia, esistono saggi, studi e riflessioni su alcuni punti e fasi cruciali, quali ad esempio il ruolo sociale e politico dell'Ufficio astronomico nell'Impero cinese, o la questione delle interpretazioni delle figure di Copernico e di Galileo soprattutto in rapporto all'influenza della Chiesa cattolica; non ci risulta però alcun tentativo di studio storico sistematico che usi la chiave interpretativa del contesto sociale in cui sorsero teorie e pratiche astronomiche.

Nostro interesse primario è stato quello di favorire la ripresa di una riflessione sul rapporto tra struttura economica ed evoluzione epistemologica utile al nostro contesto presente, fornendo uno strumento utile non tanto agli specialisti quanto ad un più vasto pubblico di intellettuali interessati a riprendere un ragionamento di ampio respiro sulla società e la cultura in cui viviamo.