come te avevano occupato le case, i terreni... Togliti dalle palle, sei troppo marrone per meritare anche uno sputo. >> (23 giugno 2010)
Da quanto scrive l'aggressivo interlocutore di Pavicevac, evinciamo che l'ANVGD fa una netta distinzione tra istriani ed istriani: in particolare, quelli che non condividono le istanze dell'ANVGD - che sono irredentistiche e mirano alla destabilizzazione dei confini di Stato, visto che nel proprio Statuto la ANVGD contesta il vigente Trattato di Pace: Capo II (SCOPI E FUNZIONI) Art .2: http://www.anvgd.it/documenti/anvgd_statuto.pdf - sono semplicemente "bastardi" e devono "stare attenti".
Questo è dunque il modo in cui, e queste sono le finalità per cui la ANVGD usa i soldi dei contribuenti. E' allora persino paradossale che sul proprio sito internet la ANVGD insinui che debba essere messa in discussione l' "utilità sociale" di CNJ-onlus (vedi: http://www.anvgd.it/index.php?option=com_content&task=view&id=8598&Itemid=111 ): il nostro Coordinamento - che di soldi pubblici finora non ne ha percepiti affatto - perlomeno non si prefigge di incrinare i rapporti con i popoli vicini nè di mettere in discussione i trattati di Pace e di Osimo, e non ha mai minacciato nessun interlocutore.
I due email di insulti e minacce provenienti dall'ANVGD sono stati fatti oggetto di una denuncia-querela alla Polizia di Stato, Compartimento Polizia Postale, che il nostro presidente ha presentato a Roma in data 30 giugno 2010.
Per il Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia - onlus, il Direttivo Roma - Arezzo - Bologna - Firenze - Milano - Torino - Trieste, 30 giugno 2010
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Anche in Lituania i comunisti al bando e i nazisti esaltati come "eroi nazionali" di Mauro Gemma
su l'Ernesto Online del 22/06/2010
Mentre si proibisce l'attività del Partito Comunista, un tribunale locale sentenzia che la croce uncinata rappresenta "parte integrante del patrimonio storico nazionale". E l'Unione Europea continua a far finta di niente.
Mentre si proibisce l'attività del Partito Comunista, un tribunale locale sentenzia che la croce uncinata rappresenta "parte integrante del patrimonio storico nazionale". E l'Unione Europea continua a far finta di niente.
Nel nostro paese - come del resto in tutti gli altri paesi del nostro continente - pochi sono al corrente che anche in Lituania - repubblica baltica ex sovietica, da anni membro fedelissimo della NATO e ammessa nell'Unione Europea - da tempo è in corso una campagna di criminalizzazione dei partiti e dei simboli comunisti e di ogni riferimento alla storia sovietica, accompagnata dalla riabilitazione della cosiddetta "resistenza nazionale lituana", che ha collaborato con i nazisti nella repressione del movimento partigiano e nello sterminio della locale comunità ebraica.
Con la decisione delle autorità lituane di procedere a una revisione costituzionale nel giugno del 2009, denunciata, nella più totale indifferenza dei mezzi di comunicazione europei, solo dal Partito Socialista (che raggruppa i comunisti dopo la messa fuori legge del Partito comunista nel 1991 e l'arresto di diversi suoi dirigenti, alcuni dei quali, anche ultrasettantenni, sono stati condannati a oltre 10 anni di carcere, quasi interamente scontati, al tempo della presidenza di Vytautas Landsberghis, insignito della cittadinanza onoraria di Torino, insieme al Dalai Lama, evidentemente per i suoi "meriti" di anticomunista, e in seguito del
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