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dogli di "smetterla di fare il codardo lanciando insulti a distanza". Qualche giorno dopo il leader venezuelano ha accusato Uribe di essere un "servo dell' impero". Inoltre, l' ultimo atto di Uribe che presidente è stato quello di denunciare Chavez davanti alla Corte penale internazionale per aver dato rifugio ai guerriglieri colombiani.
Un nuovo contesto
Ma tra i due ci sono stati anche momenti di distensione negli otto anni di convivenza forzata. E' successo ad Hato Grande, nel 2007, quando Chavez è stato nominato mediatore tra le Farc e il governo colombiano , e nel luglio del 2008 quando Uribe ha visitato il Venezuela , annunciando l' inizio di una "nuova tappa" nei rapporti bilaterali tra i due paesi. Le parole, però, non sono mai state seguite dai fatti..
Oggi la situazione è diversa. Chavez ha bisogno di un colpo di scena in vista delle elezioni parlamentari del 26 ottobre. Tra recessione, crisi energetica, inflazione e corruzione, il suo governo attraversa un brutto momento.
Mostrandosi bendisposto nei confronti di Santos almeno fino alle elezioni, mette in cattiva luce il suo grande nemico Uribe. E riallacciando i rapporti commerciali con il paese vicino pone rimedio ai risvolti negativi di una politica d' importazione sbagliata, come dimostra il caso delle 104mila tonnellate di alimenti andati a male ritrovati nello stato di Corobobo.
Da parte sua, Santos riattiva un canale di esportazione fondamentale per il suo piano di "prosperità commerciale", con cui punta a portare la disoccupazione al di sotto del 10 per cento.
E la presenza delle Farc in Venezuela? Il tema è stato trascurato. Chavez si è limitato ad un impegno generico contro la guerriglia. Le Farc saranno oggetto di un altro vertice, o della prossima rottura.
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