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La VOCE ANNO XII  N° 10

   GIUGNO  2010

PAGINA 7

to  di non proliferazione, indebolito dal fatto che alcune potenze nucleari come India, Pakistan e Israele non l' hanno mai firmato e che paesi come l' Iran e la Corea del Nord vogliono l' atomica.

La strategia di Obama non garantisce un risultato positivo, ma è l' unica che può portare alla revisione del trattato. E questa è uno dei pochi strumenti a disposizione per risolvere il problema dell' Iran e per garantire la stabilità in Medio Oriente senza ricorrere alla forza.

Riflessioni della redazione

La prima osservazione che ci viene è che l' unico paese al mondo ad aver fatto uso della bomba atomica sono proprio gli Stati Uniti.

E  che il presunto pentimento per la sciagura da essi gratuitamente causata (poiché la guerra era già finita) non li hanno indotti a non proseguire anche con lo sviluppo nucleare, tanto da imporre basi nucleari anche in territori con bandiera non a stelle e strisce.  E sono giunti ad avere più di duemila basi nucleari, tanto da doversi fermare non sapendo più dove metterle..

D' altra parte le preoccupazioni di Obama non sembrano mettere un freno alla smania statunitense di andare con armi micidiali in territori altrui, sempre con scuse di comodo, ma sempre e solo con scuse senza fondamento.  Trascuriamo i morti dagli Usa causati in Nicaragua, in Vietnam, in Corea, parliamo ad esempio solo dell' Iraq  dove sono stati causati 104,595 morti.

E non parliamo dell' Afghanistan. Ci risulta molto difficile credere alle intenzioni pacifiste di Obama, anche perché dovrebbe cominciare col smantellare tutte le sue basi. La storia del pericolo terrorista non sta più in piedi.

Nessun terrorista causerebbe tanti morti quanti sono  stati capaci di causarne gli USA.

La verità è che Obama  vuol esercitare la consueta arroganza USA per impedire all' Iran di crearsi a buon diritto la propria base nucleare e questo vale anche per la Repubblica Popolare Democratica di Correa.

Questi summit " messa in scena", trovano spazio nella stampa e nelle televisioni lacché, ma non convincono le coscienze oneste.

Ritiro immediato da tutti i teatri di guerra, ritiro della basi  collocate con prepotenza nei paesi altrui, compresa l' Italia, smantellamento delle proprie basi nucleari, allora potremmo cominciare a credere nella volontà di pace di Obama.

Le vie tortuose e infide celano sempre ben altro che buone intenzioni.

NOTIZIE DALLA SERBIA


L'Associazione dei giornalisti della Serbia consegnerà al giornalista della RAI Riccardo Jacona il premio speciale in occasione della Giornata dei giornalisti serbi.

Jacona è stato premiato per il suo film documentario "La guerra infinita", nel quale ha indagato le conseguenze della politica occidentale dal Kosovo all'Afganistan, le vie del contrabbando di stupefacenti e i legami tra le autorità locali e la criminalità organizzata.

Jacona ha mostrato la cruda realtà in Kosovo, le uccisioni politiche, le condizioni in cui vivono i serbi, i quali sono stati cacciati da molte zone del Kosovo e Metohia.

L'Associazione dei giornalisti della Serbia hanno valutato che Jacona ha dimostrato coraggio muovendosi nelle zone pericolose del Kosovo, dove le forze della NATO non sono in grado di garantire la sicurezza  così come succede  anche in Afganistan.

NOTA DELLA REDAZIONE

Jacona merita il nostro plauso per il coraggio, per l'onestà  e per la denuncia. L' imperialismo aggressore e arrogante non può, per logica, essere in grado di garantire  la sicurezza  di nessun popolo poiché è esso stesso a violarla e a minarne le condizioni per renderla possibile. Ogni popolo può essere garante della propria sicurezza,  solo se lontano da invasioni straniere.

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