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LA VOCE 1006

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La VOCE  ANNO  XII  N° 10

GIUGNO    2010

PAGINA 3

contro le superstizioni, contro le religioni che inducono l' individuo alla cecità sulla vita umana che è espressione evoluta della natura. Da ricordare il testo di Diderot edito dal G.A.MA.DI. dal titolo: "Pensieri sull' interpretazione della natura".

La signora marescialla, con la sua mentalità oscurantista si chiede quale sia il guadagno dietro al fatto di non credere.
Naturalmente è lontana dal concepire il grande respiro di godere di libertà di pensiero, di coscienza aperta e senza remore alla comprensione del mondo, la signora marescialla pensa di guadagnare, un giorno, dopo la morte, il paradiso. Quindi il suo credere, in fondo, diviene un affare speculativo.
Con il disincanto di un bambino, il signor Crudeli all' esaltazione della "bontà di Dio" esposta con enfasi dalla signora marescialla, che inorridita oppone al suo immaginario Dio la malvagità dell' altrettanto immaginario maligno, demonio, diavolo...o come i credenti sono usi definirlo, il signor Crudeli  risponde:
"Si, sarà anche cattivo come voi dite, ma lui non ha mandato in terra suo figlio a morire".

Molte altre sottili allusioni verranno certamente colte dal lettore. Buona lettura.

Miriam Pellegrini Ferri

NIENTE DI NUOVO A VARSAVIA
così la pensa Vitalij Tretjakov analista politico russo.

Ogni tanto capita che gli aerei cadano. L' incidente del 10 giugno, però, è diverso da tutti gli altri. Perché ha perso la vita buona parte della classe dirigente polacca e perché è successo  sul territorio di un altro paese.

Alla guida dell' aereo  caduto c' erano dei piloti polacchi, e sempre ai polacchi bisogna  bisogna chiedere perché mai metà della dirigenza del paese  si trovava sullo stesso volo.

La Russia ha fatto tutto il possibile per aiutare la Polonia. Ma, com'è noto, i rapporti tra i due paesi non sono buoni, in gran parte proprio per colpa dei leader polacchi degli ultimi anni, tra cui lo scomparso Leck kaczynski.

Un miglioramento sarà possibile solo se la prima mossa verrà da Varsavia. Finora Mosca non ha mai avanzato pretese o rivendicazioni nei confronti della Polonia, e non ha mai ostacolato gli interessi polacchi, come invece ha fatto più volte Varsavia con i russi. Ma a giudicare come sono andate le cose finora, non sembra che ci saranno cambiamenti. Nel migliore dei casi i rapporti resteranno difficili com' erano prima della tragedia. Nel peggiore, l' incidente sarà considerato dai polacchi una nuova Katyn, con il rischio di alimentare un' altra ondata di russofobia e di ostilità verso Mosca.

prima di capire come si evolverà la situazione bisognerà aspettare un paio di settimane. Passato il lutto, le dichiarazioni dei òolitici polacchi renderanno più chiari gli scenari futuri. Poi comincerà la campagna elettorale per le presidenziali. E le posizioni dei candidati faranno luce sulle vere intenzioni del paese.

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ALBANIA
cosa dice il settimanale Mapo  edito a Tirana.


Gli slogan antialbanesi gridati il 25 marzo durante i festeggiamenti per l' indipendenza greca dall' impero ottomano hanno spinto il settimanale di Tirana Mapo a riflettere sullo stato dei rapporti tra Grecia e Albania.
Il titolo scelto per la copertina è inequivocabile . "Perché i greci ci odiano?"
Secondo Mapo, sono ormai lontani i tempi in cui  gli arvaniti (una minoranza albanofona che vive in Grecia) parteciparono alla lotta per l' indipendenza di Atene. Negli ultimi vent' anni le relazioni tra greci e albanesi sono state scandite da continue crisi . Nel 1994, per esempio, Tirana decise di sostenere le rivendicazioni degli albanesi espulsi dopo la seconda guerra mondiale dalla Grecia del nord e mise sotto inchiesta il partito della minoranza greca. Poco dopo, forse per ritorsione, Atene espulse migliaia di immigrati albanesi.
Nell' ultimo periodo, tuttavia, la situazione è cambiata.

Il governo socialista di Giorgos Papandreou  ha adottato una politica meno repressiva in materia di immigrazionee da studi recenti risulta che gli albanesi sono la comunità meglio integrata del paese.

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