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anglofono ed altri dell'America centrale perderanno le generose condizioni di fornitura che gli offre oggi il Venezuela rivoluzionario.
Alcuni giorni fa, dopo il discorso pronunciato dal presidente Barack Obama, nella scuola militare di West Point, per annunciare l'invio di 30 mila soldati alla guerra dell'Afghanistan, ho scritto una Riflessione nella quale qualificava di atto cinico accettare il Premio Nobel della Pace quando aveva adottato già quella decisione. Il 10 dicembre scorso, pronunciando in Oslo il discorso daccettazione, ha fatto affermazioni che costituiscono un esempio della logica e del pensiero imperialista. ". sono responsabile per spiegare migliaia di giovani a combattere in un Paese distante. Alcuni ammazzeranno. Altri saranno ammazzati"., ha affermato, tentando di presentare come una "guerra giusta" la brutale macelleria che porta avanti in quel distante Paese, dove la maggioranza di quelli che periscono, sono abitanti indifesi dei villaggi dove esplodono le bombe lanciate da aerei non pilotati. Dopo quelle frasi, pronunciate tra le prime, dedica più di 4 600 parole a presentare la sua macelleria di civili come guerra giusta. "Nelle guerre doggi - ha affermato - muoiono molti più civili che soldati." Sorpassano il milione i civili non combattenti che sono già morti in Iraq ed Afghanistan e nella frontiera del Pakistan. In quello stesso discorso elogia Nixon e Reagan, come personaggi illustri, senza trattenersi a ricordare che uno lanciò più di un milione di tonnellate di bombe sul Vietnam, e l'altro fece esplodere per mezzi elettronici il gasdotto di Siberia sotto l'apparenza di un incidente. Fu tanto forte e distruttiva l'esplosione che i dispositivi di monitoraggio delle prove nucleari la registrarono. Il discorso pronunciato a Oslo si differenzia da quello di West Point, perché quello pronunciato all'accademia militare era meglio elaborato e declamato. In quello della capitale di Norvegia, il viso dell'oratore esprimeva la coscienza della falsità delle sue parole. Neanche il momento e le circostanze erano uguali. Oslo, si trova nelle prossimità di Copenhagen. In questo punto, ha luogo l'importante Conferenza sul Cambiamento Climatico, dove so che tu ed Evo pensate di andare. In quel posto si libera in questi momenti la battaglia politica più importante della storia umana. Lì può apprezzarsi in tutta la sua grandezza, quanto danneggio ha causato il capitalismo sviluppato all'umanità. Oggi, questa deve lottare disperatamente non solo per la giustizia, ma anche per la sopravvivenza della specie. Ho seguito da vicino la riunione dell'Alba. Mi congratulo con voi tutti. Sono stato molto contento nel vedere tanti e tanto cari amici elaborando idee e lottando uniti. Auguri. Fino alla vittoria sempre!
Un forte abbraccio
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