Nei giorni scorsi si è concluso alla frontiera tra l'Egitto e la striscia di Gaza un avvenimento certamente degno della massima attenzione per il suo valore pratico e simbolico. Tre carovane comprendenti quasi 200 automezzi dell'organizzazione "Viva Palestina", provenienti dall'Europa, Africa settentrionale e Golfo Persico, dopo essersi riunite in Siria,  sono riuscite a consegnare  aiuti umanitari a Gaza assediata da tre anni,  sotto forma di generi di prima necessità, medicinali, materiali scolastici.  Sono state superate anche le difficoltà sollevate pretestuosamente da parte delle Autorità Egiziane, alleate di Israele e USA, che comunque hanno impedito il passaggio del cemento per la ricostruzione e degli attivisti più noti. 
Naturalmente la stampa italiana di regime, ma anche quella della cosiddetta "opposizione",  sempre pronte a sprecare fiumi di inchiostro se il Dalai Lama starnutisce o un dissidente cubano ha la tosse, hanno ignorato completamente l'avvenimento. Anche un giornale che si definisce "comunista", come il "Manifesto", non ha riportato nulla sull'avvenimento, fatto che ha fatto nascere vivaci polemiche tra i militanti di sinistra ed interrogativi sulla reale utilità di quel giornale. D'altra parte la linea editoriale di quel quotidiano è andata sempre più annacquandosi verso un generico collateralismo verso forze contigue all'opposizione parlamentare ufficiale. Su "Liberazione", quel giornaletto sempre pronto in passato ad attaccare Chavez o Fidel Castro, stendiamo un velo pietoso.

Quest'episodio è il sintomo di una manovra più vasta che coinvolge tutta l'informazione. I potenti "mass media" gestiti dal grande capitale tendono a dare una visione sempre più distorta della realtà, dove i popoli che lottano per la propria liberazione dal colonialismo e l'imperialismo divengono "terroristi" e i lavoratori che lottano per il posto di lavoro e il salario esseri antidiluviani che non tengono conto della dura necessità delle "leggi economiche". Ma queste leggi sono state inventate dagli uomini, non fanno parte della natura: e quindi le leggi imposte dai padroni per il loro interesse (massimizzazione dei tassi di profitto) interpretano la realtà secondo le loro convenienze. L'offensiva scatenata da Marchionne contro gli operai della FIAT è un episodio di "lotta di classe" scatenata dal padronato, così come lo furono i vari "pacchetti Treu" e le "Leggi Biagi" e i recenti tagli indiscriminati alla scuola e alla ricerca. Tutta la grande stampa, compresa quella che esprime una qualche generica simpatia per le manifestazioni della FIOM o per le sofferenze degli operai, non esce comunque mai dall'alveo del sistema: Marchionne (osannato in passato dal PD e da Bertinotti) rimane un grande rappresentante del capitale che ha le sue ragioni e conosce bene i meccanismi del mercato ….

Tra pochi giorni sono programmate alcune poche manifestazioni per celebrare la Rivoluzione d'Ottobre, la prima rivoluzione che, con tutte le critiche che possono essere fatte all'esperienza sovietica, ha portato al potere i rappresentanti delle classi più umili della società ed ha aperto la strada ad un grandioso movimento mondiale di liberazione dal colonialismo e dall'imperialismo i cui effetti decisivi sulla storia mondiale sono tutt'ora in corso. C'è da prevedere il livore con cui la grande stampa tratterà l'argomento, ma non c'è nemmeno da aspettarsi che giornali come il "Manifesto" e "Liberazione" trattino l'argomento, pur con le necessarie analisi critiche, considerando attentamente il contesto storico di quell'esperienza e le ragioni di un parziale fallimento. La battaglia per l'informazione è decisiva: la storia è scritta sempre dai vincitori, ma la "vecchia talpa" di Marx sta continuando a scavare nei sotterranei della nostra epoca.