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10 anni fa, quando i Caraibi e l'America Centrale persero decine di migliaia di vite durante la tragedia dell'uragano Mitch, fu creata a Cuba l'ELAM, per formare medici latinoamericani e caraibici che un giorno avrebbero salvato milioni di vite, ma, specialmente e sopratutto, sarebbero serviti da esempio nel nobile esercizio della professione medica. Insieme ai cubani saranno ad Haiti decine di giovani venezuelani ed altri latinoamericani laureatesi all'ELAM.
Da tutti gli angoli del continente sono arrivate notizie di molti compagni che studiarono all'ELAM che desiderano collaborare con loro nel nobile compito di salvare le vite di bambini, donne ed uomini, giovani ed anziani.
Ci saranno decine di ospedali di campagna, centri di riabilitazione ed ospedali, dove presteranno servizio oltre mille medici e studenti degli ultimi anni della laurea in Medicina, provenienti da Haiti, Venezuela, Santo Domingo, Bolivia, Nicaragua, Ecuador, Brasile, Cile e da altri paesi fratelli. Abbiamo inoltre l'onore di contare già su un numero di medici statunitensi che studiarono all'ELAM. Siamo disposti a cooperare con quei paesi e quelle istituzioni che desiderino partecipare a questi sforzi per prestare dei servizi medici ad Haiti.
Il Venezuela ha già portato tende, attrezzature mediche, medicine e generi alimentari. Il governo di Haiti ha offerto tutta la sua cooperazione ed il suo sostegno a questo sforzo per fornire gratuitamente il servizio sanitario al maggiore numero possibile di haitiani. Sarà per tutti una consolazione nel mezzo della più grande tragedia avvenuta nel nostro emisfero.
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