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La Repubblica popolare democratica di Corea esisteva solo da due anni quando è iniziata la guerra. Era principalmente un paese agricolo, con risorse materiali e militari limitate.
Tuttavia, contrariamente a tutte le loro aspettative, gli Stati Uniti non furono in grado di vincere la guerra e subirono grandi perdite. I combattimenti si interruppero nel 1953 dopo un armistizio, o di cessate il fuoco. Venne istituita una zona demilitarizzata tra nord e sud, al di là della quale gli Stati Uniti conservarono più di 40.000 soldati pronti a riprendere il conflitto.
Da allora, non vi è stato alcun accordo di pace tra i due paesi. Anche se i coreani hanno tentato molte volte di porre i colloqui di pace all'ordine del giorno, gli Stati Uniti hanno rifiutato.
Ciò significa che la guerra potrebbe essere ripresa in qualsiasi momento. Fin dalla sua fondazione nel 1948, la Repubblica popolare democratica di Corea è stata esposta alla minaccia di un attacco nucleare da parte degli Stati Uniti.
Il popolo coreano è molto orgoglioso della sua storia di lotta contro la dominazione straniera. Siamo orgogliosi della nostra indipendenza e determinati a sviluppare il nostro paese in base ai nostri desideri, su un percorso socialista, non in una direzione dettataci dall'esterno.
E' a causa di queste infinite minacce di un'altra guerra in Corea, che la Repubblica popolare democratica è determinata a sviluppare la propria difesa nucleare. Per questo ci è addebitata l'accusa di costituire una "minaccia per la pace nel mondo". Tale accusa è ridicola. Da quando gli Stati Uniti hanno aperto l'era degli esperimenti nucleari nel 1945, ci sono stati 2.054 test di armi nucleari.
Tutti questi, tranne una manciata, sono stati effettuati dai cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Soltanto due fra questi 2.054 test sono stati effettuati dalla Corea del Nord, e questi sono i fatti su cui deve basarsi il Consiglio di Sicurezza per le sanzioni.
Questo dimostra l'alto grado di imposizione e l'unilateralismo degli imperialisti e delle grandi potenze contro le nazioni più piccole. Non c'è giustizia. Le nazioni piccole e deboli devono sottostare alle grandi potenze.
Ma oggi, nessuna nazione vuole essere trattata così. In seno alle Nazioni Unite, la Repubblica popolare democratica di Corea ha dato vita ad una vigorosa protesta. Faremo quanto è necessario per difendere noi stessi, nonostante le eventuali sanzioni.
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