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8 ottobre 1997
Il giorno 8 ottobre del 1997, l' onorato compagno kim Jong Il viene eletto alla carica di Segretario generale del Partito del Lavoro. E' un incarico molto importante, questo, che comporta grandi oneri, grosse reponsabilità e soprattutto, di godere di grande stima tra tutti i compagni e tra i popolo. Vogliamo ricordare qui, il debutto all' attività politica del compagno Kim Jong Il, avvenuto il 19 giugno 1964. Educato all' amore patriottico, alla difesa della dignità propria e dell' amata patria, kim Jong Il ha avuto un grande maestro: il padre kim Il Sung che seppe impartigli anche quelle nozioni "militari" acquisite in un apposito studio accademico, necessarie per la vittoria della Resistenza in ogni momento storico e nelle diverse forme si presenti. Ottimo dirigente della R.P.D. di Corea al Comitato Centrale del Partito del Lavoro di Corea al potere. Dopo questo debutto, Egli ha compiuto delle imprese politiche senza precedenti, tramite la filosofia juche, creata dal grande Kim Il Sung, quale politica originale basata sulle relazioni fraterne e amichevoli, e sull' unione tra "compagni". Secondo Kim Jong Il i compagni trovano la loro ragione d'essere non perché sono compagni, non perché Lui è Kim Jong Il, ma per il credo ideologico Juche secondo il quale: io sono come te e tu sei come me e questa stima nei compagni è la concezione che fa il "compagno". A questa nobile concezione va contemplato lo spirito internazionalista di fratellanza tra i popoli e di critica e di lotta contro i governi che non rispettano le regole proprie di accettazione rispettosa delle diverse sovranità. Partendo da questa visione risulta chiaro il principio secondo il quale chi dice rivoluzione dice compagno, chi dice compagno dice rivoluzione: l'amore tra compagni fa l' unione. E per questo, di qualsiasi paese appartengano i diversi compagni, saranno sempre uniti nelle scelte internazionaliste. Niente è più possente della forza resa dall'unione tra compagni. Questa è la causa rivoluzionaria. Kim Jong Il non considera possibile la rivoluzione senza compagni. Egli considera il rapporto tra compagni come una garanzia decisiva per la vittoria della rivoluzione. Egli attribuisce alla parola "compagno" il più grande valore. Questo concetto è parte viva della nostra concezione di compagni nati in Italia. Fare della società un mondo di compagni e compiere la rivoluzione coreana tramite l'unione possente dei compagni è la costante volontà politica di Kim Jong Il. E' propria di Kim Jong Il la parola d' ordine recepita da tutto il popolo:
"COSTRUIAMO UNA NUOVA SOCIETA' CON L'AMORE E LA STIMA!"
Materializzando il concetto di "compagno" Kim Jong Il ha compiuto delle notevoli imprese politiche, di una rilevanza senza precedenti. Kim Jong Il considera i quadri di partito come suoi cari compagni, per cui Egli, con cura, si preoccupa delle loro condizioni nel lavoro, della loro vita, facendosi carico del loro destino sotto tutti i diversi aspetti. Questo è anche uno degli aspetti del significato di essere "Compagno" E' tipico dell' essere comunista la dedizione al lavoro e all' impegno senza risparmio di energie. Il compagno kim Jong Il non ha limiti. Egli non si concede mai una tregua. Egli compie continui giri d'ispezione nelle unità militari, nelle officine, nelle cooperative, nelle scuole, nelle abitazioni, ma le sue ispezioni non sono il semplice lavoro di un capo di Stato. Queste sue ripetute ispezioni sono una sublime espressione del suo essere un "compagno" veggente luminoso dell'armata e del popolo portatore di gioia, indicazioni, e per dare sollievo, ove serve, alla sofferenza. Kim Jong Il, spesso, si reca nelle unità militari, poste in prima linea, malgrado le montagne siano brulle ed impervie, o nel mare anche se molto ondoso, affermando che Egli deve andare ovunque si trovino i suoi soldati, i suoi compagni.
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