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diffusa e polverizzata fino al singolo individuo o a micro strutture di consumo.
So che nessuno di noi ha dubbi rispetto a quanto oggi si sia acuito lo sfruttamento delle classi lavoratrici da parte delle classi che detengono i mezzi di produzione, ma ora è anche in atto un nuovo e forse ancor più grave furto rispetto alle potenzialità di sviluppo e orientamento dello stesso pensiero scientifico umano.
Forse si può ancora fare qualcosa per riappropriarci in parte dell'epistemologia scientifica o per ridurre il monopolio dell'orientamento e della fruizione del pensiero scientifico, specialmente se si riesce a far leva sulle contraddizioni interne allo stesso capitalismo, come Marx ci ha dettagliatamente indicato.
Nel caso il Comitato ritenga che ci possa essere una possibilità di sviluppo in tal senso, o abbia richieste di chiarimenti o suggerimenti sull'argomento, io mi rendo comunque fin da ora disponibile a dare il mio contributo in tal senso.
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L' OPINIONE Una lettera a Pier Paolo Pasolini di Sarah Zuhra Lukanic scrittrice nata in Croazia che vive a Roma
Caro Pier Paolo,
se la nostra italietta fosse una malata di depressione, la curerei con amore. Il malessere degli italiani è seguito anche all' estero. Ma noi ci perdiamo a guardare la scatola chiamata televisione., mentre il nostro paese si sbriciola come una torta.
Nel lontano 1963 ci avevi avvertito che la Tv "è una nuova arma", pronta per la micidiale diffusione della menzogna.
I nostri pensieri sono subappaltati a chi ha progettato le nostre opinioni di domani. In questo regime sotto nuove forme, la ricerca della verità sembra diventata obsoleta.
Non è il paese ad essere malato, il problema è che ci siamo ammalati noi, inquinandoci quotidianamente con una dose di caroselli offerti gratis. Un' overdose.
Il presidente della regione Lazio che finisce dentro questa professione non mi fa né caldo né freddo. Ci hanno abituato così bene agli scandali che ormai ne perdiamo il filo. Il polpettone di Beautiful gli fa un baffo.
Caro Pier Paolo forse tu saresti solidale con i più deboli in queste storie. Per esempio quello che non capisco è: una transessuale non è una persona? Ti abbraccerei forte, caro maestro. Perché bisognerebbe che tutti andassimo a riscoprire i vecchi maestri, visto che i nuovi non ci insegnano niente.
Per mesi la mia italietta si è preparata al battesimo delle ronde, formate da "infermieri" arruolati per far star bene tutti. Ma è stato tanto rumore per nulla, visto che ha aderito solo una manciata di persone.
Mi chiedo cosa ne diresti con il tuo pensiero graffiante e oltranzista. Ti immagino con gli occhiali scuri su un muretto del Pigneto che recluti immigrati per organizzare delle ronde in difesa della dignità italiana. Anch' io mi metterei in fila. E ti farei conoscere i miei compagni d' avventura. Uno per uno. Tu sì che alzeresti la mano con noi per condannare il razzismo istituzionale.
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